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Consiglio regionale, seconda edizione del Premio David Sassoli: riconoscimenti per le tesi di laurea degli studenti toscani

La cerimonia si è tenuta  nella Sala Gonfalone del Palazzo del Pegaso a Firenze. Mazzeo: ” Ci sono dei lavori davvero incredibili che possono servire anche a noi nel nostro impegno quotidiano in Europa”

Premio Sassoli 2024

L’11 gennaio 2024 sono stati assegnati a Firenze i premi per a seconda edizione del Premio David Sassoli, per la miglior tesi di laurea dedicata al tema L’Europa, le regioni e i cittadini“, a due anni dalla scomparsa dell’allora presidente del Parlamento europeo.

Bandito nel 2022 dal Consiglio regionale della Toscana e istituito con la legge regionale 21 del 2023, il Premio ha l’obiettivo di ricordare il pensiero e l’azione di Sassoli, incrociando la sua memoria con le idee delle giovani generazioni toscane e con le riflessioni sul rapporto tra Regioni ed Europa, ed è parte del programma delle iniziative per le ‘Giornate dell’Europa’ disposto dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale d’intesa con la commissione consiliare Politiche europee e relazioni internazionali.

“David Sassoli ha avuto la grande forza” di “avvicinare l’Europa ai territori, e noi dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione” ha affermato Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della ToscanaRicordare David Sassoli oggi qui – ha spiegato – si poteva fare in mille modi: noi abbiamo scelto tutti insieme di farlo investendo sui giovani, perché David Sassoli davvero è stato uno tra quegli uomini delle istituzioni che più ha creduto nella necessità di sostenere le ragazze e ragazzi più giovani. Lo facciamo premiando le migliori tesi di laurea delle nostre università: ci sono dei lavori davvero incredibili che possono servire anche a noi nel nostro impegno quotidiano, anche il mio, in questi mesi e in questi anni in Europa”.

Mazzeo ha ricordato che “abbiamo deciso di dedicare a David Sassoli, un grande toscano, un grande uomo delle istituzioni, il nostro Media center. Abbiamo voluto ricordarlo con una frase che è quella con cui nell’ultimo discorso ci ha lasciato un’eredità politica istituzionale: la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri nei nostri confini, quando lavoriamo per ridurre le disuguaglianze. Penso che l’idea di Europa vada esattamente in questa direzione”.

David Sassoli – © PATRICK HERTZOG / POOL

Tutti i premiati

Sono stati diciotto gli elaborati esaminati dalla Commissione presieduta da Jacopo Cellini dell’Istituto Universitario Europeo e composta da Benedetta Baldi dell’Università degli Studi di Firenze, Edoardo Bressanelli della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Massimiliano Montini dell’Università degli studi di Siena, Manuela Moschella della Scuola Normale Superiore di Pisa, Luca Paladini, dell’Università per Stranieri di Siena, Saulle Panizza, dell’Università di Pisa.   

Il primo classificato è Jacopo Battisti, laureato all’Università di Firenze, che si è aggiudicato 6mila euro.

Gli altri quattro vincitori si sono classificati secondi ex aequo e hanno ricevuto un premio di 3mila e 500 euro. Sono Francesco Bortoletto e Pietro Chiarelli, entrambi laureati all’Università di Firenze; Agnese Clementoni Cherubini e Francesco Genoni, laureati all’Università di Pisa e allievi della Scuola Superiore Sant’Anna.

La tesi di Jacopo Battisti, dal titolo ‘Running Fences. Analisi dell’architettura dei campi rifugiati nell’Unione Europea, il caso di Moria e Kara Tepe’ è un lavoro di grande respiro con ricadute importanti che mette in luce come gli ideali di accoglienza promossi dalle politiche adottate fino ad oggi nel territorio dell’Unione Europea non siano mai stati tradotti in linee guida utili per la progettazione delle strutture umanitarie.

Quella di Francesco Bortoletto, ‘The EU’s Quest for Democratic Legitimacy. An Analysis of the Conference on the Future of Europe’ si confronta con tema della legittimità democratica, importante per il futuro dello sviluppo dell’Unione Europea.

Il lavoro di Agnese Clementoni Cherubini, ‘Climate change, emissioni e controlli amministrativi. Un itinerario tra pubblico e privato’ si incentra sulla normativa climatica dell’Unione europea e sugli strumenti utilizzati dalle autorità amministrative per il controllo delle emissioni di gas serra.

La tesi di Pietro Chiarelli ‘The EU Framework for the Control of Inward Foreign Direct Investment. A Study on the Safeguard of Security and Public Order for a Competitive Social Market Economy’ esamina il sistema di sorveglianza introdotto dal regolamento 2019/452 sugli investimenti esteri diretti nell’UE per motivi di sicurezza e ordine pubblico, evidenziandone i punti di forza e le carenze.

Infine l’elaborato di Francesco Genoni: L’evoluzione del sistema amministrativo europeo di fronte alle crisi. Uno studio sui casi di Next generation EU, investimenti esteri diretti e cybersecurity’ affronta l’evoluzione del sistema amministrativo europeo determinata dalle crisi, di differente natura, che hanno riguardato anche l’Unione europea negli anni recenti.

 

 

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