Enogastronomia/

A Sorana si coltiva ancora il fagiolo amato da Leonardo da Vinci

Roberto Dingacci, presidente dell’associazione Il Ghiareto Onlus, ci accompagna a scoprire una produzione tipica della Svizzera Pesciatina, una delle zone più belle e incontaminate della Toscana

Fagiolo di Sorana IGP

Nel cuore della Toscana, lungo il fiume Pescia, ancora oggi pochi produttori portano avanti un’antica coltivazione di nicchia, quella del Fagiolo di Sorana IGP, un legume che sembra piacesse molto al genio di Leonardo da Vinci.
Nella cosiddetta Svizzera Pesciatina, o Valleriana, in provincia di Pistoia, per tutelare questo fagiolo è nata l’associazione dei piccoli produttori Il Ghiareto Onlus, che si pone l’obiettivo di custodire le genuine tradizioni, i sapori e i mestieri che impreziosiscono il territorio.

Siamo una piccola realtà di circa 20 soci – spiega Roberto Dingacci, presidente dell’associazione Il Ghiareto Onlus –; il Fagiolo di Sorana era un prodotto che stava scomparendo piano piano. Io e altri produttori locali abbiamo cercato di farlo rinascere e, per certi versi, possiamo dire di esserci riusciti. Abbiamo iniziato a lavorare per questo prodotto nel 1999 e già nel 2002, con molta soddisfazione, abbiamo ottenuto il riconoscimento IGP”.
Oggi la produzione ha raggiunto i 100 quintali coltivati in modesti orti lungo la Pescia, utilizzando la stessa acqua che a valle alimenta famose cartiere dove si produceva la carta per la Zecca dello Stato o per maestri d’arte come Ottone Rosai.

Covid-19, tra impegno e beneficenza

Anche con l’arrivo dell’emergenza Covid-19 non ci siamo mai fermati – continua Dingacci –. Abbiamo sempre lavorato in totale sicurezza, rispettando le giuste distanze, e collaborato tutti insieme. La nostra forza è anche questa: ci aiutiamo tra produttori per ottenere il miglior risultato possibile”.

Oltre all’impegno c’è anche molta solidarietà. Vista la difficile situazione sociale ed economica causata dal Coronavirus, alcuni soci e produttori dell’associazione Il Ghiareto Onlus hanno deciso di donare alla Caritas di Pescia 13 chili di Fagiolo di Sorana IGP: un legume dalla buccia quasi impalpabile e altamente digeribile che, per questo, risulta prezioso per la salute degli adulti e dei bambini.

Storia e caratteristiche del Fagiolo di Sorana IGP

I Fagioli di Sorana IGP al fiasco
I Fagioli di Sorana IGP al fiasco

Importato dalle Americhe, il Fagiolo di Sorana IGP ha trovato nella Svizzera Pesciatina il suo ambiente naturale. Lungo il fiume Pescia, infatti, il terreno è drenante (quasi ghiaioso) e ciò lo rende ideale per la coltivazione di questo prodotto.

Nel corso degli anni, il fagiolo è stato amato e apprezzato da molti personaggi illustri, come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Gioacchino Rossini. Edmondo De Amici nelle sue cronache dall’Oriente dice addirittura di averli visti in vendita al mercato di Costantinopoli; mentre Indro Montanelli ne tesseva le lodi sulle colonne dei giornali.

Storia a parte, il Fagiolo di Sorana IGP ha saputo ammaliare tutti grazie alle sue caratteristiche organolettiche uniche. Entrambe le tipologie di fagiolo (bianco, particolarmente adatto per essere lessato o abbinato con il pesce, e rosso, utilizzato invece per preparare minestre e zuppe) hanno una buccia sottilissima e sapore delicato. Queste specifiche rendono il prodotto digeribile e salutare, consigliato da dietologi e nutrizionisti.

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