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Accordo tra Regione e Slow Food: nascono in Toscana i “Centri delle conoscenze e competenze”

Slow Food Toscana offrirà supporto alla Regione Toscana nell’individuazione delle migliori pratiche sperimentate a livello nazionale e internazionale sui temi dell’agrobiodiversità e dei prodotti tradizionali

La campagna di Vinci e gli olivi di Leonardo da Vinci - © StevanZZ

Nascono in Toscana i “Centri delle conoscenze e competenze per i prodotti agroalimentari tradizionali toscani e l’agrobiodiversità” grazie a un protocollo d’intesa firmato da Regione Toscana e Slow Food.

Il progetto ha l’obiettivo di creare un modello integrato fondato sulla valorizzazione delle risorse naturali e culturali, ma anche dei sistemi agroalimentari e delle iniziative di sviluppo locale; sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio toscano e della salvaguardia delle tradizioni, ma anche sulla difesa del reddito e della vitalità diffusa dei territori.

La vicepresidente della Regione Toscana ha dichiarato che questo progetto è in linea con la strategia europea “dal produttore al consumatore” per una transizione dell’agricoltura verso pratiche più sostenibili, riducendo l’uso di sostanze chimiche e potenziando l’agricoltura biologica, promuovendo così migliori stili di vita a tutele di salute, ambiente e anche benessere animale.

“Un accordo di cui siamo soddisfatti e che suggella l’impegno trentennale di Slow Food per la valorizzazione delle produzioni locali e di un’agricoltura a misura d’uomo e di ambiente”, – afferma Gianrico Fabbri, coordinatore di Slow Food Toscana-. L’intesa porta in dote progettualità importanti per la salvaguardia della biodiversità. Un patrimonio di esperienze che passa dai progetti di Arca del Gusto, I Presìdi Slow Food, i Mercati della terra e altre iniziative di educazione alla cultura agroalimentare, che viene messo a disposizione di Regione Toscana, convinti che, come in passato, la collaborazione tra Slow Food Toscana e Regione porterà risultati importanti”.

Accanto allo sviluppo di Centri delle conoscenze e competenze per i prodotti agroalimentari tradizionali toscani (PAT) e l’agrobiodiversità, Slow Food Toscana offrirà, in particolare, supporto alla Regione Toscana nell’individuazione delle migliori pratiche sperimentate a livello nazionale e internazionale sui temi dell’agrobiodiversità e dei prodotti tradizionali, che hanno assunto un ruolo sempre più importante come testimoni del territorio e dell’immagine di qualità dell’agricoltura toscana, e contribuirà al raccordo con il mondo associativo su temi connessi agli obiettivi del protocollo.

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