Attualità/

Calo delle temperature: in Toscana il gelo brucia le colture, danni anche alle viti

Confagricoltura, Coldiretti e Cia Toscana chiedono lo stato di calamità: “la situazione è catastrofica”

Ice,Wine.,Wine,Red,Grapes,For,Ice,Wine,In,Winter - © Stastny_Pavel

Le gelate primaverili che hanno fatto scendere le temperature anche sei gradi sotto lo zero hanno causato ingenti danni in varie parti della Toscana a ortaggi, alberi da frutto ma anche alle piante ornamentali e ai vitigni.

Provincia di Firenze

Nel Fiorentino, spiega l’associazione Cia Toscana, molti agricoltori hanno trascorso la notte incendiando balle di fieno e legname per provare ad alzare le temperature nei vigneti. “In qualche caso è servito – ha spiegato il presidente Sandro Orlandini – ma laddove le temperature sono state sotto lo zero per molte ore i danni alle produzioni, vanno dal 50 all’80%; mentre per l’ortofrutta i danni arrivano fino al 100%”.

Provincia di Pistoia

Nel Pistoiese Coldiretti stima la perdita di oltre la metà della produzione di uva, con punte del 90% per quanto riguarda i vitigni di sangiovese, che erano già germogliati. Danni anche a alberi da frutto e piante ornamentali, come le photinie.

Giorgio Tesi Group

Le piante di pomodori e zucchini trapiantate da settimane si sono ‘afflosciate’ – spiega Coldiretti Pistoia -. Ad una primissima stima il 50% delle piante di pomodoro andranno perse, anche nel caso di quelle che erano in serra non riscaldata”.

Provincia di Pisa

Nel Pisano a rischio le produzioni di fave, piselli, carciofi, zucchine, e c’è preoccupazione per la famosa ciliegia di Lari. Oltre a frutta e verdura a rischio le coltivazioni più precoci di mais. “Siamo passati da temperature che hanno superato i 20 gradi di alcuni giorni fa a meno uno-due in un momento chiave del ciclo vegetativo”, osserva Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.

ciliegia di lari

Val di Cornia

Anche in Val di Cornia, tra i terroir vinicoli più pregiati della provincia di Livorno, questa notte i viticoltori hanno riscaldato i filari bruciando paglia bagnata per salvare i vigneti dal gelo. Nel Livornese il freddo ha danneggiato produzioni importanti come i meloni e gli alberi in fiore di albicocche e pesche.

Montalcino

Gelate anche a Montalcino in provincia di Siena, con effetti nelle preziose vigne del Brunello a macchia di leopardo. “Oggi all’alba – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci la temperatura è scesa sotto lo zero ma i danni sono limitati: buona parte delle gemme sono ancora dormienti e per le altre ci affidiamo a una seconda germogliazione. Il danno c’è stato – ha concluso – ma la seconda vegetazione rimetterà in parte le cose a posto”. Nel frattempo, da ieri sera diversi produttori si sono adoperati per scaldare l’aria bruciando grandi rotoli di paglia posizionati nei vigneti. L’obiettivo, spiega il Consorzio, “è generare fumo e calore a bassa altezza bruciando lentamente la paglia bagnata. Il risultato visivo è suggestivo, quello sui vigneti lo si scoprirà tra qualche giorno”.

La richiesta per lo Stato di calamità

Cia Toscana centro lancia l’allarme e chiede che venga riconosciuto lo stato di calamità con ristori immediati per le aziende.

Per Luca Brunelli, presidente Cia Toscana, “questa ondata di gelo in questo momento dell’anno, che in alcuni territori pare che si protrarrà ancora per un’altra nottata, ha interessato tutte le colture presenti in campo, a partire dagli ortaggi, i frutti, le viti che stavano germogliando e si temono ripercussioni anche sul raccolto dei cereali. Chiediamo che la Regione si attivi presso le istituzioni nazionali in modo da avviare l’iter per il riconoscimento della calamità naturale ed il risarcimento in tempi rapidi dei danni subiti, per permettere alle aziende agricole toscane di non perdere ulteriori quote di mercato”.

Coldiretti Siena sottolinea cheil rialzo anomalo delle temperature registrato nelle scorse settimane è stato l’innesco per i danni odierni in quanto le piante avevano accelerato il ciclo vegetativo. Per queste motivazioni problemi sono diversi a seconda dell’altitudine e dell’esposizione e a risentire di più del freddo invernale sono state le coltivazioni di fondovalle ed esposte a sud, mentre, ad esempio, i vigneti e esposti a nord e situati ad altitudine maggiore sono stati meno colpiti”.

Anche il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, ha rivolto un appello alle istituzioni: “Con la gelata di ieri notte, la produzione ortofrutticola in Toscana è seriamente compromessa. Chiediamo che la Regione Toscana riconosca l’evento calamitoso eccezionale e tutte le misure consequenziali”. Neri ricorda che ad Arezzo è andata persa tutta la produzione frutticola, nel resto della Toscana susini e peschi registrano danni ingentissimi. Per gli ortaggi faremo una stima nei prossimi giorni, le premesse sono pessime”.

Il presidente della sezione ortofrutta di Confagricoltura Toscana, Antonio Tonioni spiega cgela situazione è catastrofica, la produzione riprenderà solo nel 2022. Molte aziende sono a rischio chiusura e migliaia di stagionali resteranno senza lavoro. Questa annata non produrrà reddito. Non c’è tempo da perdere, ci aspettiamo risposte dalla politica in tempi brevi. Le aziende hanno spese a cui devono far fronte nell’immediato. Serve una rimodulazione degli impegni bancari, degli oneri fiscali e previdenziali”.

Winter,Grape,Pruning,,Early,Works,In,The,Vineyard. – © Somogyi Laszlo

Dalla Regione interventi compensativi per i danni da gelate

Emergenza “gelate”: è stata avviata la procedura per le segnalazioni per l’evento che ha interessato l’intero territorio regionale il 7 e l’8 aprile.

Le segnalazioni potranno essere presentate sul Sistema Informativo ARTEA mediante compilazione del modulo id 20402 fino alle ore 24:00 del 30 aprile 2021.

Quelle pervenute potranno consentire alla Regione di richiedere al Ministero una misura di intervento in deroga alla normativa vigente, ovvero il D.Lgs. 102/2004, che prevede l’attuazione di interventi compensativi a sostegno delle aziende agricole colpite da calamità naturali, avversità atmosferiche e altri eventi catastrofici.

Per tutti coloro non coperti dalle assicurazioni agevolate la Regione richiederà il riconoscimento di calamità da parte del Ministero. Questo potrà consentire, oltre ad un minimo ristoro, la proroga delle scadenza delle rate delle operazioni di credito agrario, di esercizio, di miglioramento e di credito ordinario, nonché l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

Per ogni ulteriore chiarimento è possibile contattare i referenti regionali:

Riccardo Muni 0554385483
riccardo.muni@regione.toscana.it

Massimo Ceccatelli 0554383099
massimo.ceccatelli@regione.toscana.it

 

I più popolari su intoscana