Enogastronomia/

Expo dei vini 2022 e cicloturismo nel futuro del Chianti Colli Fiorentini

Storico accordo tra il consorzio vinicolo, Regione Toscana e comuni per la promozione del brand e del territorio

Il Chianti Colli Fiorentini riparte dall’Expo 2022 e dal progetto del parco per il cicloturismo: si avvia così una collaborazione senza precedenti che vede il consorzio vinicolo al fianco di Regione Toscana e di amministrazioni comunali per una promozione del brand e del territorio che va di pari passo tra ambiente, storia, enologia, turismo.

Cultura, turismo, enogastronomia, paesaggio: queste le risorse di un territorio già ricco che il concorso di forze vuole promuovere con progetti che valorizzano il patrimonio enologico e agroalimentare, senza trascurare storia, tradizione e territorio.

In particolare, i Comuni tutti lavoreranno per promuovere al meglio il marchio del Chianti Colli Fiorentini sul territorio, con eventi come l’Expo 2022 del Chianti Colli Fiorentini; sarà montata una cartellonistica ad hoc sul territorio e riattivato ed implementato il “Progetto del Parco Cicloturismo del Chianti Colli Fiorentini”. Ecco i comuni firmatari: Firenze, Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Certaldo, Fiesole, Figline ed Incisa Val d’Arno, Impruneta, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano Val di Pesa, Scandicci.

Questa firma ha anche un significato storico – ha sottolineato il presidente Eugenio Giani  – Se si pensa che a 90 anni dalla sua costituzione il Consorzio Chianti Colli fiorentini con la sua attività crea un legame fra tutti i Comuni che rappresentano con il loro territorio una parte di identità forte della Toscana. Perché la Toscana del vino deve parte del suo successo alla maestria e alla caparbietà degli imprenditori, alla forza delle organizzazioni consortili ma anche ai territori, come in questo caso, quello delle colline fiorentine, che ha conservato e direi rafforzato nel tempo la sua identità e che rende viva l’equazione che fa corrispondere l’ “essere” fra le colline toscane all’essere proiettati in un benessere quotidiano fatto di cultura, natura, storia, arte e, chiaramente, di eccellenza enogastronomica: un paradiso in terra, insomma, che abbiamo il dovere di valorizzare con sempre maggiore impegno. E la firma di oggi ne è la testimonianza”.

Il vino – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardinon è solo un prodotto di grande qualità che porta il nome della Toscana nel mondo ma è anche un elemento di valore e di ricchezza del nostro territorio e questo accordo, molto importante, mette insieme il Consorzio del Chianti Colli Fiorentini, ispiratore di questa intesa, e tante amministrazioni comunali che hanno deciso di lavorare insieme alla promozione del territorio e alla promozione del vino. Credo sia un segnale davvero significativo di quanto il vino sia collegato alla bellezza del nostro territorio. In Toscana non si vende solo un prodotto ma un territorio, elemento di attrattività unico e lo dimostra il fatto che l’enoturismo sia diventato importante almeno quanto il turismo tradizionale”.

Il patto siglato in Regione è solo il punto di inizio di un lavoro di squadra che vedrà unire le forze dei sedici Comuni compresi nell’area del Chianti Colli Fiorentini. L’obiettivo è di “dare valore ad una realtà che da novant’anni porta nel mondo il nome del territorio all’insegna della qualità e dell’eccellenza – dichiarano gli amministratori degli enti locali promotori dell’iniziativa -. L’unione di intenti, sottoscritta alla presenza della vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi che assicura il suo supporto, si realizzerà nei fatti con una progettualità condivisa che punta alla promozione del marchio e allo stesso tempo del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del Chianti Colli Fiorentini. Un obiettivo comune tanto più necessario in un momento così cruciale: le nostre aziende dovranno essere protagoniste della ripresa post-emergenza e ripartire tutti insieme è il modo migliore per crescere”.

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