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Giornata mondiale dell’acqua: una mostra racconta i dieci anni dell’Autorità Idrica Toscana

Fino al 5 maggio 2023 negli spazi della Fondazione Studio Marangoni in via San Zanobi a Firenze in mostra gli scatti di Emanuele Camerini, Edoardo Delille e Claudia Gori che raccontano sette delle opere più significative del servizio idrico in Toscana

“Acqua. Sette grandi opere per la Toscana” è il titolo della mostra fotografica che dal 22 marzo fino al 5 maggio 2023 negli spazi della Fondazione Studio Marangoni in via San Zanobi a Firenze racconterà i primi dieci anni dell’Autorità Idrica Toscana.

Obiettivo dell’esposizione è valorizzare l’impegno dell’Autorità Idrica Toscana sul territorio, mettendo in luce le opere principali realizzate dall’ente pubblico che regola e controlla il servizio idrico per tutti i Comuni della regione.

La Fondazione Studio Marangoni, scuola che da oltre 30 anni è leader nella formazione e divulgazione della cultura fotografica, ha incaricato tre fotografi toscani Emanuele Camerini, Edoardo Delille e Claudia Gori, di documentare e raccontare sette delle opere più significative del servizio idrico in Toscana.

“La messa a terra dei progetti del Pnrr per l’acqua consentirà di vivere un rinnovamento di quelle condotte che, sappiamo, si prestano con l’usura del tempo alla dispersione dell’acqua: ma per la Regione sarà anche il momento dell’impegno per riuscire a sciogliere i lacci burocratici che non ci consentono di realizzare invasi, laghi, laghetti” ha dichiarato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana presente all’inaugurazione nella Giornata mondiale dell’acqua – “Io sto guidando personalmente il gruppo di lavoro ha spiegato che produrrà quelle condizioni perché davvero in Toscana l’acqua sia il più possibile al servizio delle persone, perché vediamo come i cambiamenti climatici si prestano a quello che indubbiamente è sempre un maggiore elemento di tendenza verso la siccità. Però in Toscana, la mostra lo documenta, in questi dieci anni sono state fatte tante opere, si è lavorato molto e bene. Siamo stati i più bravi, abbiamo ottenuto 180 milioni e altri 40 milioni per i progetti che le le nostre società di gestione hanno presentato per il Pnrr“.

Le sette opere raccontate negli scatti dei fotografi sono: l’Impianto di Potabilizzazione in località La Race (Castiglion Fiorentino), il Collettore fognario di Lucca che collega Nozzano a Pontetetto, il Collettore reflui Valdinievole che si snoda da Fucecchio a Stabbia, il nuovo Depuratore di Barga in via di completamento all’ingresso della Garfagnana, il Collettore Reflui a San Colombano, la centrale di Franciana a Piombino (Livorno) e il Dissalatore Bonsere dell’Isola del Giglio.

Le suggestive fotografie agli acquedotti, ai condotti sotterranei, ai collettori, ai potabilizzatori, agli impianti di filtraggio, alle tubazioni che affiorano dalle rocce raccontano una storia che è fatta di tecnologie sofisticatissime ma anche di uomini e donne che lavorano per raccogliere l’acqua e portarla nelle nostre case, una sfida tra l’uomo e la natura.

La mostra include anche le opere di quattro allievi del Corso Triennale di Fotografia: Gabriele Fossi, Bernardo Migone, Elisa Norcini e Chiara Pellacci che hanno scelto di affrontare il tema dell’acqua utilizzando approcci personali molto differenti tra loro, riuscendo a trasmettere allo spettatore la complessità di un elemento così fondamentale per la nostra vita.

Antonio Mazzeo presidente del Consiglio della Regione Toscana ha dichiarato: “Spesso gli investimenti sono rallentati da troppa burocrazia, il nostro impegno è quello di costruire le condizioni per velocizzare la realizzazione di invasi. Investire sull’acqua vuol dire dare il nostro contributo nella lotta ai cambiamenti climatici, penso che ognuno di noi debba prendersi questo impegno per lasciare la Toscana migliore di come l’abbiamo trovata.”

Alessandro Mazzei Direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana ha dichiarato: “Questo inverno ha piovuto il 12-13% in meno della media degli ultimi vent’anni. La situazione è differenziata da zona a zona, c’è un maggior deficit di pioggia nella parte nord-occidentale della Toscana, invece c’è una piovosità media nell’area sud-est. Detto questo non dobbiamo abbassare la guardia il 2023 sarà un anno difficile e noi abbiamo presentato alla Protezione Civile una richiesta di 30 milioni di finanziamento per opere urgenti da realizzare entro quest’anno, le realizzeremo lo stesso a prescindere dal finanziamento dello Stato”.

La mostra resterà aperta fino al 5 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 15, oppure su prenotazione telefonando allo 055481106 o scrivendo a segreteria@studiomarangoni.it.

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