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La Regione salva il Mercato dei fiori di Pescia, chiusura scongiurata

Finanziamento straordinario da due milioni di euro per adeguare la struttura che ospita uno dei mercati all’ingrosso più grandi d’Italia

Il mercato dei fiori a Pescia – © pagina Facebook Mercato fiori piante Toscana

Il Mercato dei Fiori di Pescia è salvo. Scongiurata un’eventuale chiusura dopo il finanziamento straordinario di due milioni di euro deliberato dalla giunta regionale. I soldi serviranno per sostenere l’adeguamento strutturale dell’edificio che ospita uno dei mercati all’ingrosso attivi più grandi d’Italia. Un’opera ingegneristica che figura tra le costruzioni di interesse storico-artistico realizzate sul territorio nazionale dal 1945 ad oggi.

La Regione in soccorso del Mercato dei fiori

In questo modo veniamo incontro alla richiesta di aiuto che ci era arrivata dal commissario prefettizio che amministra in questo momento il Comune” spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani. Il finanziamento si somma ad altri 3 milioni di euro già messi a disposizione dalla Regione nel 2016.

Un altro milione ce lo metterà il Comune” assicura il vice prefetto Vittorio De Cristofaro, commissario a Pescia dal 1 febbraio, ringraziando il presidente della Toscana e il consigliere regionale Marco Niccolai per la disponibilità e il lavoro fatto.

Il mercato dei fiori a Pescia – © pagina Facebook Mercato fiori piante Toscana

Mefit, il nuovo mercato dopo il 1988

Il Mercato dei Fiori di Pescia  – il Mefit, chiamato il ‘nuovo’ mercato perché sostituì nel 1988 quello, oramai diventato piccolo, realizzato negli anni Cinquanta –  è stato progettato negli anni Settanta e sorge vicino alla stazione ferroviaria. Si contraddistingue architettonicamente per sei doppi pennoni posti su due lati opposti e sostenuti da tiranti in acciaio e grandi vetrate.

Conta la superficie coperta senza pilastri più ampia d’Italia, un quadrato di oltre un ettaro che ospita il salone delle contrattazioni, a cui si aggiungono lateralmente 89 magazzini per una superficie quasi identica, 55 box per 1900 metri quadrati, serre per 1.875 e un’area a verde per 25.500, oltre agli uffici, i parcheggi e l’area di carico e scarico.  Una struttura che necessitava di un adeguamento strutturale, non più rinviabile, e senza l’intervento della Regione rischiava la chiusura.

I soldi messi dalla Regione sono indispensabili – spiega il viceprefetto De Cristofaroper avviare la messa in sicurezza dello stabile e quindi evitare il possibile sequestro da parte dell’autorità giudiziaria per pericolo”.

Il termine ultimo imposto dalla procedura già avviata è il 22 giugno: dopo quella data i vigili del fuoco avranno sessanta giorni per fare un sopralluogo ed altri trenta per riferire all’autorità giudiziaria. Ma se i lavori saranno già partiti – i tempi ci sono – sequestro e chiusura potranno essere evitati.

Un mercato passato di mano in mano

Quando il Mercato dei fiori di Pescia fu costruito, era di proprietà del Ministero dell’agricoltura. Poi, negli anni Duemila, è passato alla Regione (assieme alla competenze agricole); dal 2016, in base ad un legge regionale approvata nel 2009 ed un successivo accordo di programma, la proprietà è stata trasferita al Comune, che dal 2013, tramite un’azienda speciale, cura anche il servizio di mercato all’ingrosso, dopo il fallimento del consorzio Comicent.

Si tratta di un’attività economica importante, per il territorio pesciatino ma non solo per Pescia, e per questo abbiamo deciso di intervenire prontamente al fine di scongiurarne la chiusura – sottolinea il presidente Giani –, anche se, lo voglio ricordare, la Regione non ha alcuna competenza o titolarità oramai sulla struttura. La sua chiusura sarebbe stata però un danno economico e sociale di rilievo regionale”.

Un riferimento per 500 produttori agricoli

Il mercato all’ingrosso è infatti un punto di riferimento per 500 produttori agricoli, ma vi girano attorno centinaia di aziende, dai commercianti ai trasportatori per finire ai servizi: in tutto si arriva a circa 4mila addetti.

L’intervento sull’edificio, che sarà realizzato grazie al contributo della Regione, servirà a renderlo da subito di nuovo sicuro e quindi successivamente idoneo rispetto alle mutate norme in materia di sicurezza ed antincendio, oltre a supplire alla manutenzione ordinaria straordinaria che negli ultimi anni non è stata realizzata.

Questo contributo dimostra come la Regione sia in campo non a chiacchiere ma con risorse ed azioni concrete” puntualizza e risponde alle polemiche il consigliere regionale Marco Niccolai, presidente della Commissione Aree interne.

Un momento della conferenza stampa: da sinistra il vice prefetto De Cristofaro, il presidente Giani e il consigliere regionale Niccolai

Due mesi fa il mercato era spacciato, oggi può guardare al futuro: grazie al lavoro che in soli due mesi dall’insediamento ha fatto il commissario prefettizio, che ha definito il progetto in modo serio e credibile e ce l’ha presentato – aggiunge -,  evitiamo uno shock e un disastro economico e sociale che avrebbe riguardato tutto il territorio della provincia di Pistoia, colpendo peraltro un hub fondamentale per il commercio dei fiori in Italia”.

Ringrazio – termina – il presidente Giani e la giunta che, in un momento non certo semplice per i bilanci delle Regioni, al primo momento utile sono riusciti a mettere in campo le risorse necessarie, in questa corsa la corsa contro il tempo per consentire al Comune guidato dal dottor De Cristofaro di potersi presentare in modo credibile agli organi di controllo dello Stato che dovranno verificare la situazione”.

Dal provvedimento dei vigili del fuoco, che c’è stato a giugno 2021, a Pescia si sono persi sette mesi inutilmente – evidenzia -: in due mesi siamo riusciti a mettere in campo un intervento, grazie alla serietà e alla credibilità delle proposte che il dottor De Cristofaro ha avanzato e che la Regione ha concretamente recepito“.

Rimediamo a probabili sottovalutazioni che in passato ci sono state da parte del Comune rispetto ad interventi che invece erano necessari – conclude Giani – Certo in futuro alla manutenzione dell’immobile dovrà pensarci l’amministrazione comunale”.

 

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