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La spesa nel carrello è sempre più toscana e vale 242 milioni di euro

Secondo Coldiretti è boom sugli scaffali della grande distribuzione per i prodotti provenienti dalla Toscana: il giro d’affari è cresciuto in un anno dello 0,4%

Spesa

La toscanità nel carrello della spesa di supermercati ed ipermercati vale 242 milioni di euro nel 2021. Nel corso dell’anno il giro d’affari del paniere toscano, tra i più ricchi del Bel Paese, è aumentato dello 0,4% (dello 0,7% in valore). Vini rossi Doc, Docg, Igp e Igt, ma anche passate di pomodoro, ceci e zuppe sono stati tra le categorie principali mentre le crescite più significative sono state evidenziate da vini rossi Doc e Docg, vini bianchi Igp e Igt, e prodotti di pasticceria.

A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’indagine dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy del 2021 che ha analizzato i canali di ipermercati e supermercati. Dei 23.944 prodotti sui cui l’Osservatorio Immagino ha rilevato una icona, un claim, un riferimento preciso alla provenienza o una indicazione di origine (Dop, Doc, Igp, Dpcg o Igt), 1.170 sono riconducibili alla Toscana che è la seconda regione, dopo Piemonte, con il maggior numero di prodotti referenziati.

9 toscani su 10 cercano l’origine dei prodotti

“Quasi nove consumatori toscani su dieci leggono l’etichetta di provenienza e vanno alla ricerca di informazioni sull’origine dei prodotti: l’82% lo fa sempre, il 15% a volte – spiega il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – il dato confortante è che c’è una grandissima attenzione alla provenienza, alla certificazione e soprattutto al regionalismo. I prodotti che indicano chiaramente che stiamo acquistando prodotti toscani, di aziende agricole della nostra magnifica regione, trovano sempre più spazio sugli scaffali”.

A confermalo è lo stesso rapporto secondo cui nei supermercati e ipermercati è aumentato l’assortimento di referenze sulle cui etichette è esplicitata la provenienza da una specifica regione italiana, che sono arrivate a rappresentare ben l’11% dell’insieme dei prodotti alimentari e delle bevande in vendita. L’indicazione volontaria in etichetta della provenienza regionale evidenzia un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che in tempo di pandemia e tensioni internazionali – sottolinea Coldiretti Toscana – premiano negli acquisti le produzioni legate al territorio, anche per sostenere l’economia locale.

Vince la spesa a km zero

Una tendenza confermata dal boom dei cibi a chilometri zero con quasi 4 italiani su 10 (37%) a caccia di prodotti locali, che risultano al primo posto della classifica sulle intenzioni di spesa per i prossimi mesi, secondo l’analisi Coldiretti sulla base del rapporto Coop 2022 che fotografa gli effetti sul carrello della spesa della difficilissima situazione internazionale, con l’inflazione su valori record e la crisi degli approvvigionamenti di gas.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi – spiega Coldiretti Toscana – la filiera corta di cui Campagna Amica è il modello di riferimento per milioni di consumatori, riduce anche i tempi di trasporto e, quindi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti – ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green.

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