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La Toscana in piazza con i 422 lavoratori della Gkn: “Ritirare i licenziamenti”

Migliaia di persone in Santa Croce a Firenze. Applausi e cori per gli operai: ad aprire il corteo lo striscione “Insorgiamo”. Giani: “Offesi dall’arroganza. Saltate tutte le regole sul lavoro”

Manifestazione Gkn

La Toscana, in questo caldo 19 luglio, è tutta in piazza Santa Croce a Firenze, ad abbracciare e applaudire i 422 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio licenziati in maniera fredda e incomprensibile con una mail. Lo sciopero generale ha riunito le sigle sindacali Cgil-Cisl e Uil, istituzioni, ma soprattutto tutti i lavoratori. C’erano migliaia e migliaia  di persone unite da uno slogan “Firenze difende il lavoro”.

Manifestazione Gkn in piazza Santa Croce a Firenze

Sul palco si sono alternate le testimonianze dei lavoratori, e dei sindacati, tutti a chiedere una sola, semplice, cosa: ritirare i licenziamenti, bloccando la procedura di licenziamento collettivo. Accanto al palco c’erano i Gonfaloni di tutti i 41 comuni della Città Metropolitana di Firenze, perché questa storia è il dramma di un territorio che coinvolge non solo i lavoratori, ma l’intero l’indotto: migliaia di persone.

Un lungo applauso ha accolto gli operai della Gkn al loro ingresso in piazza. Un corteo aperto dallo striscione “Insorgiamo”.  Non c’erano però tutti, alcuni di loro sono rimasti in fabbrica per il presidio permanente. Dietro di loro un corteo di lavoratori Sammontana che nei giorni scorsi avevano proclamato otto ore di sciopero per solidarietà.

“Quella mail che ci hanno inviato per licenziarci  si compone di tutte le leggi che negli ultimi 20 anni hanno massacrato il mondo del lavoro. La nostra rabbia mescola fragilità e commozione. La partita non si gioca solo di fronte ai cancelli della Gkn, dove noi abbiamo messo i nostri corpi a difesa della dignità del nostro lavoro. Noi non vogliamo perdere la dignità. Prima si ritirano i licenziamenti e poi si tratta anche sugli ammortizzatori sociali. Noi non ci arrendiamo, vogliamo lavorare. Per questo diciamo che contro questo stato di cose dobbiamo insorgere insieme”, ha detto Dario Salvetti, uno dei rappresentanti della Rsu dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio

I sindacati e le istituzioni con i lavoratori

“Questa piazza è il simbolo di unità e di orgoglio di un intero territorio che non vuole essere depredato. In questi anni sono stati distrutti i fondamenti dei diritti dei lavoratori, bisogna invertire la rotta e il momento è ora. Da questa piazza deve partire il riscatto e l’orgoglio di questi territori”, ha detto dal palco  la segretaria generale di Cgil Firenze Paola Galgani. Le cause che hanno portato ai licenziamenti “non hanno niente a che vedere con il lavoro, sono logiche puramente finanziarie.  Chiediamo il ritiro incondizionato di tutti i licenziamenti, ma poi la legge va cambiata perché va impedito che quello che è successo alla Gkn sia legalmente possibile”, ha ribadito il segretario generale Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi.  Anche Leonardo Mugnaini, coordinatore della Uil per l’area fiorentina, ha chiesto dal palco “l’apertura di una trattativa per la ripresa della produzione all’interno dello stabilimento di Campi Bisenzio”.

“Faremo di tutto per costringere la proprietà a revocare i licenziamenti. In questo momento tutti i lavoratori della Toscana si sentono offesi dall’arroganza di un comportamento che ha portato, con una mail, a saltare tutte le regole sul lavoro”, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Purtroppo anche l’atteggiamento dell’azienda nel momento in cui abbiamo coinvolto il Governo in questo nostro impegno è stato assolutamente inaccettabile: trovarsi in prefettura con il viceministro Alessandra Todde e dall’altra parte non l’azienda, ma invece un consulente, a mio giudizio è stata una grave mancanza di rispetto”.

Valerio Fabiani, il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali, per mesi ha cercato di aprire un confronto utile con l’azienda. “Quando li abbiamo cercati non si facevano trovare; poi si sono detti stupiti di essere stati convocati dall’Unità di crisi della Regione Toscana, perché loro, così hanno detto, non si consideravano un’azienda in crisi. Tre mesi dopo Gkn ha annunciato la  chiusura dello stabilimento di Campi e il licenziamento di tutti i dipendenti. Non ci si può prendere gioco delle istituzioni, dei lavoratori e di un intero territorio. Per questo siamo tutti in piazza, istituzioni, sindacati, associazioni e cittadini uniti per il lavoro e contro iniziative di puro sciacallaggio”

“Sarete la nostra ossessione perché sul diritto e la dignità del lavoro non si possono e non si devono fare sconti”. È il messaggio del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. “La presenza delle Istituzioni non è solo formale. Vogliamo dire alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento di Campi Bisenzio che questa è anche la nostra battaglia. Non siete soli e faremo tutto quanto possibile per evitare la chiusra e restituirvi la dignità che meritate”.

Tra i tanti, presente anche Giancarlo Antognoni, la bandiera della Fiorentina: “Da parte mia, piena solidarietà, è giusto esserci”.

La battaglia non si ferma: il prossimo 24 luglio è in programma la manifestazione nazionale.

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