Attualità/

Livorno, il futuro del mercato del pesce. Saccardi: “Luogo simbolo da valorizzare”

Visita della vicepresidente della Regione insieme al sindaco Luca Salvetti. “Grandi potenzialità e opportunità, come intrecciare il mondo della pesca con la crocieristica”

porto livorno_2

A cinquanta metri dalla Fortezza vecchia, poco di più dalla Venezia. Il mercato del pesce di Livorno è un luogo simbolo della città, con la forma a pagoda progettata dagli architetti Beata di Gaddo e Pietro Barucci e inaugurato nel 1973. Oggi merita una nuova valorizzazione.   “E’ un luogo che parla di una delle vocazioni storiche della città, ma soprattutto di futuro, per le sue potenzialità”, ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, durante la  visita del 3 marzo accompagnata dal sindaco della città, Luca Salvetti, e dai rappresentanti della società Pesce del Tirreno srl che ha in gestione il mercato.

“La pesca è una delle eccellenze toscane – ha detto Saccardi –, abbiamo tanti chilometri di costa ed una mare di qualità. E’ un segmento importante di economia, che vede protagoniste soprattutto piccole imprese familiari. A Livorno c’è un’opportunità particolare: intrecciare tutto quello che ruota intorno al mondo della pesca alle attività della crocieristica. Mi piace sottolineare che tutto questo si inserisce perfettamente nel grande sforzo per ripartire dopo le durezza della pandemia”.

“Mi fa particolarmente piacere – ha sottolineato il sindaco Salvetti – che la vicepresidente sia venuta a rendersi conto personalmente delle potenzialità di questo luogo, che devono essere sviluppate innanzitutto da chi ci lavora dentro“. “Occorre partire per una nuova valorizzazione del mercato. Le idee sono molte, oltre alla destinazione principale legata alle lavorazioni del settore ittico, c’è la possibilità di sfruttare altri spazi per altri progetti. Bisogna fare tutte le verifiche del quadro normativo legato alle convenzioni e poi procedere agli interventi sulle strutture. Dopo di che verrà tutto di conseguenza, perché troppo bello è questo posto per non avere un riscontro a livello sia produttivo che turistico e di più generale capacità di accoglienza da parte della città di Livorno”.

I più popolari su intoscana