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Prato apre il suo cantiere europeo: dalla tramvia al più grande hub per il riciclo del tessile

Si chiama Next Generation Prato ed è il piano strategico per concretizzare il Pnrr. Ci sono opere già in atto e altre in progettazione, tutte nate per rendere la città più sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale. Il sindaco Biffoni: “Siamo già pronti”

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Una strategia territoriale, ma non delimitata, che si integra con i piani a più ampio raggio. Prato mette sul tavolo i progetti da concretizzare con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Next Generation Prato si chiama ed è un piano dettagliato – 24 schede progetto e 6 missioni – che descrive le opere da realizzare, alcune già in corso altre da fare a breve, per rendere il territorio più sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale. Non un libro dei sogni, per intendersi, ma qualcosa che già si tocca. Dalla tramvia che collegherà Peretola al Pecci oppure l’hub europeo del riciclo del tessile, dove Prato ha già un primato importante.

Il piano è stato realizzato dal Comune e da oltre 20 soggetti rappresentativi del territorio e del distretto, quindi associazioni di categoria, parti sociali, enti pubblici e privati.

Un percorso partito già “in tempi non sospetti”,  racconta il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che martedì 20 luglio ha presentato il piano strategico  al Pecci alla presenza anche del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Abbiamo demolito una parte di città per fare un grande parco urbano, siamo andati in Europa a dire che lo scarto tessile non è scarto e si può fare la lana senza pecore, abbiamo investito nel riqualificare grandi edifici pubblici piantando alberi sui tetti o recuperato immobili per farli diventare luoghi di produzione cinematografica e di innovazione con la tecnologia 5G. Per questo, oggi che il PNRR è stato approvato, diciamo che noi siamo pronti”.

I progetti in cantiere

Tra  i progetti che caratterizzeranno il territorio nei prossimi anni c’è l’idea di fare di Prato l’hub europeo del riciclo tessile per favorire l’economia circolare. “Questi investimenti possono avere un ritorno positivo non solo per Prato ed il suo distretto, ma anche per la Toscana ed il sistema moda italiano”, spiega Biffoni. C’è poi l’ampliamento e realizzazione della forestazione urbana, già in corso in città, e ancora  la proposta di destinare risorse alla realizzazione della tramvia e pista ciclabile Pecci (area ex Banci) – Peretola per incentivare la mobilità sostenibile. E ancora, la demolizione e ricostruzione del Tribunale. In fase di progettazione anche  la transizione al digitale con l’applicazione del 5G e delle tecnologie più innovative al distretto tessile.

Il presidente della Regione, Giani vede nella “strategia di area” elaborata da Prato l’esempio da seguire per i territori, nell’attesa che il Governo emani i bandi ai quali concorrere per le risorse:  “La Regione – ha detto – sarà a fianco degli amministratori locali per realizzare questi progetti”.

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