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Scuola: didattica a distanza al 100% alle superiori e mascherine obbligatorie

Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm sulla scuola. E intanto il Ministero dell’istruzione stanzia 4,8 milioni di euro per la Toscana per la didattica digitale

Didattica a distanza al 100% per le superiori, uso delle mascherine per tutti, tranne i bambini al di sotto dei 6 anni, ancora stop alle gite e riunioni di organi collegiali solo da remoto. Sono queste le principali novità sul mondo della scuola contenute nel nuovo Dpcm per il contenimento del Covid-19.
Il Ministero dell’Istruzione, nelle sue articolazioni centrali e territoriali, fa sapere che accompagnerà le istituzioni scolastiche nell’attuazione delle nuove disposizioni. È prevista l’emanazione di un’apposita nota esplicativa.

Nelle secondarie di secondo grado il 100% delle attività si svolgerà tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza per l’uso dei laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e, in generale, con bisogni educativi speciali.

Mascherine obbligatorie dai 6 anni in su

Nelle scuole dell’infanzia, in quelle del primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) e nei servizi educativi per l’infanzia le attività didattiche continueranno a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Restano sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).

Queste sono le disposizioni che si applicheranno in Toscana, che è stata definita in zona gialla, ovvero a rischio moderato.

Misure più restrittive nelle aree più a rischio

Il Dpcm invece prevede misure più restrittive per la scuola nelle aree che dovessero, invece, essere caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”.
Per la didattica, in caso di misure, più restrittive resteranno in presenza la scuola dell’infanzia, i servizi educativi per l’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza.

4,8 milioni di euro alla Toscana per la didattica a distanza

E intanto il Ministero dell’Istruzione ha assegnato alla Toscana oltre 4,8 milioni di euro – ripartiti su 476 istituti – per la didattica digitale integrata, ovvero per l’acquisto di tablet, pc e strumenti per le connessioni da fornire in comodato d’uso agli studenti meno abbienti.
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato il decreto che assegna alle scuole gli 85 milioni stanziati dal ‘Decreto Ristori’ nel Consiglio dei Ministri del 27 ottobre scorso. “Come Ministero non abbiamo mai smesso, in questi mesi, di investire
sul digitale – commenta nella nota Azzolina – continueremo a farlo. Abbiamo messo risorse su tablet, pc e connessioni, ma anche sulla formazione dei docenti e del personale. Stiamo guardando anche oltre l’emergenza: sono tutti investimenti che restano alla scuola“.

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