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Stefano Quaglierini, il wine influencer toscano: “Il mio obiettivo? Rendere il vino accessibile a tutti”

Il giovane enologo di Staffoli racconta con il suo progetto social @italian_wines il mondo del vino, tra cantine, calici, uve e tecniche di coltivazione: “La cosa più bella di questo lavoro è che c’è sempre qualcosa da imparare”

Enologo e divulgatore, consulente e fondatore di @italian_wines: Stefano Quaglierini, con 97 mila follower su Instagram e altri 334 mila su TikTok, è uno degli wine influencer più apprezzati sul web. Originario di Staffoli, frazione del comune di Santa Croce sull’Arno, si laurea in viticoltura ed enologia all’Università di Pisa e, poco più che ventenne, decide di accostare la sua passione per il vino a quella della comunicazione digitale. Nasce così il progetto social @italian_wines, un canale che descrive l’intera filiera vitivinicola, dalle uve al territorio, fino alle persone che ci lavorano.

Ecco la nostra intervista

Stefano, oltre a essere un enologo, sei uno degli wine influencer più seguiti e apprezzati a livello nazionale e internazionale. Come è nato l’account @italian_wines?

Tutto è nato all’Università. Non ho mai esercitato la professione di enologo perché studiando mi ero accorto che il mercato dell’enologia era abbastanza saturo e non sarebbe stato facile trovare lavoro. Considerando che la mia zona di provenienza (Staffoli, Santa Croce sull’Arno) non è molto legata alla viticoltura e che la mia famiglia non lavorava nel settore, dovevo trovare un modo per farmi conoscere. Ho aperto un account su Instagram – visto che ne avevo già uno sui paesaggi che stava andando molto bene – per farmi notare. Raccontavo le mie esperienze, le degustazioni che facevo e piano piano il pubblico che mi seguiva è cresciuto, fino a che non è diventato un lavoro.

Per apprezzare un vino è necessario conoscere tutto il lavoro che c’è dietro, dalla vigna alla cantina

Oggi sono anche consulente di social media marketing per le aziende vinicole: le supporto nella creazione di strategie digitali per migliorare i loro business.

Possiamo dire che la tua mission è quella di rendere il vino accessibile a tutti.

Già quando studiavo enologia avevo il desiderio di rendere accessibili le informazioni più articolate. Oggi come allora, penso che per apprezzare veramente il vino sia necessario capire quanto lavoro c’è dietro, dalla vigna alla cantina.

Instagram, tra foto, reels e stories, si è poi rivelato uno strumento perfetto per questo racconto. E la mia community è sempre più curiosa: ha voglia di imparare nozioni specifiche attraverso un approccio semplice, per tutti.

Grazie al tuo linguaggio riesci a intercettare moltissimi giovani sui social, sia su Instagram che su TikTok. E il tuo pubblico non è solo italiano: quali sono i paesi più attenti alle tematiche del vino?

Il canale @italian_wines è seguito per il 50% da utenti italiani e per l’altro 50% da stranieri. Il pubblico italiano è composto principalmente da studenti di enologia e appassionati, mentre i fan che provengono dall’estero (ad esempio dagli Stati Uniti e dal Brasile) sono amanti del made in Italy, della “Dolce Vita”. La comunicazione quindi cerca di unire tutti questi stimoli parlando di vino da un punto di visto tecnico ma anche valorizzando i luoghi, le bellezze e la cucina italiana.

@italian_winesJust a crazy wine weekend in Bolgheri last year 🥲💥🍾 ##bolgheri ##tuscany ##wine ##vino ##funny ##tiktoktravel♬ Lifestyle (feat. Adam Levine) – Jason Derulo

Le tue conoscenze e le tue passioni sono diventate anche un progetto editoriale con “Italian wines. I fondamentali per capire il vino” (Trenta Editore).

A molte persone non bastava più leggere un semplice post su Instagram; desideravano approfondire la cultura del vino con delle informazioni complete a 360 gradi e un libro avrebbe saputo rispondere a questa esigenza.

All’inizio non ne ero troppo sicuro ma grazie alla collaborazione con Vincenza Folgheretti e Andrea Gori abbiamo fatto nascere insieme a Trenta Editore un vero e proprio manuale del vino, pensato per i miei follower. Chiunque può leggerlo ed è in linea con i valori di @italian_wines.

Il tuo lavoro di divulgatore e di consulente ti porta spesso a visitare fattorie, enoteche e aziende di ogni tipo. Qual è la cantina dentro la quale ti senti più a casa?

Querceto di Castellina a Castellina in Chianti è sicuramente una delle mie cantine del cuore (e una delle prime che ho visitato durante il mio percorso di @italian_wines). Jacopo e Mary gestiscono questa bellissima realtà organizzando visite e iniziative di grande successo, come le suggestive cene in vigna. È una delle cantine che ricordo con più affetto.

Italian wines: il libro di Stefano Quaglierini pubblicato da Trenta Editore – © @italian_wines

Un po’ per l’emergenza Covid, un po’ per i cambiamenti climatici (nei giorni scorsi ad esempio si sono registrati molti danni per il calo delle temperature), la viticoltura sta vivendo un momento difficile: come pensi saranno i prossimi mesi per il settore wine?

Mi auguro che in estate le aziende del vino possano ripartire in sicurezza e riprendere i loro progetti. Va bene valorizzare i canali digitali, come l’e-commerce o le degustazioni online, ma il contatto umano sarà sempre una componente fondamentale.
Già da qualche anno il Movimento Turismo del Vino e altre associazioni stanno lavorando per ampliare l’offerta turistica e stanno facendo grandi passi avanti sotto questo aspetto. Oggi infatti l’enoturista può scegliere tra molti pacchetti a disposizione: picnic in vigna, percorsi di degustazione delle varie annate, tour personalizzati e servizi sempre più esclusivi per chi visita la cantina.

Come ti vedi tra qualche anno?

Vorrei dedicarmi maggiormente alla didattica e concentrarmi sull’obiettivo di avvicinare sempre più persone al mondo del vino perché c’è davvero tanto da scoprire. Ciò è stimolante perché mi permette di raccontare le aziende e il vino in maniera sempre originale e inedita; allo stesso tempo imparo anch’io cose nuove.

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