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Treni, bonus pendolari per altre sei linee. Baccelli: “Serve un cambio di passo”

Per la prima volta anche l’Aretina va sotto la soglia di affidabilità. Male anche la Siena-Grosseto, la Firenze-Empoli-Siena, la Faentina e la Val di Sieve. “Necessaria una riorganizzazione da parte di Rfi e Trenitalia”

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Aumentano, rispetto a novembre, le linee ferroviarie per le quali scatta il bonus destinato agli abbonati come risarcimento per i ritardi e le soppressioni dei treni. A dicembre sono sei le linee ferroviarie risultate sotto la soglia di affidabilità fissata al 97,25 dal contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia. Fra queste si registra, per la prima volta, anche l’Aretina, una delle linee fondamentali della regione, su cui si spostano ogni giorno migliaia di pendolari.  Per le altre cinque, invece, il bonus è più o meno una costante: basti pensare che la linea Siena-Chiusi, nel 2021, è stata sotto la soglia di affidabilità per sei mesi su 12. Male anche la Siena Grosseto, la Firenze-Empoli-Siena la Faentina e la Val di Sieve.

Ecco nel dettaglio le linee che sono andate sotto il target di affidabilità: Firenze-Arezzo-Chiusi 96,67%;  Firenze – Borgo S.L – Faenza (via Vaglia) 96,05%,  Siena-Chiusi 95,28%; Firenze-Empoli-Siena 96,70%; Firenze-Borgo San Lorenzo (via Pontassieve) 96,41%;  Siena- Grosseto 96,86%.

Con un livello di  criticità del genere è necessario un cambio di passo, una  riprogrammazione e una  riorganizzazione da parte di Rfi e Trenitalia che salvaguardi di più l’utenza  e risolva problemi che  ormai direi che sono una costante che va interrotta”, avverte l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli. Da potenziare, per la Regione il lavoro della cabina di regia con Rfi e Trenitalia: “Servono risposte, soluzioni – aggiunge l’assessore –  E’ vero che siamo in un momento eccezionale con la pandemia che proprio fra dicembre e gennaio sta toccando le punte massime dei contagi, ma serve riorganizzare  e comunicare in tempo utile all’utenza.  Certe situazioni non sono più accettabili e mi riferisco in particolare al bacino senese dove queste situazioni  vanno avanti da mesi e addirittura peggiorano”.

Su sei linee sotto l’indice di affidabilità del servizio, cinque sono diesel,  segno che i problemi di materiale rotabile hanno influito molto. Non sono ancora  rientrati in servizio tutti i Minuetto, dopo i problemi di usura anomala delle ruote dell’estate scorsa, e molti servizi sono stati effettuati con automotrici vecchie e meno performanti. Ci sono stati guasti  ai vecchilocomotori 445. “Una situazione complessiva – continua Baccelli- che va rivista,  e che non può continuare a gravare sui cittadini”

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