Attualità/

Ucraina, 5.000 profughi in Toscana. Dai taxi ai computer, tante iniziative di solidarietà

Dei 5mila ucraini accolti in Toscana, 4mila sono in famiglia e gli altri nelle strutture dedicate. Raccolta dei tassisti con banner “Peace, no war”, mentre a Empoli si donano i computer

Digitale Civile, le associazioni donano computer

La Toscana ha superato il tetto dei 5.000 profughi certificati provenienti dall’Ucraina. “Sappiamo che molti di loro, circa 4 mila, sono nelle famiglie, mentre gli altri sono in Cas e nelle strutture ospedaliere che abbiamo messo a disposizione” ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani.

“I profughi sono destinati ad aumentare” ha aggiunto Giani. “Noi ci attrezziamo perché la loro permanenza possa essere anche di settimane in più di quel che pensavano, con la consapevolezza però che è un fenomeno di migrazione destinato a non essere permanente”.

La solidarietà dei tassisti

Intanto da oggi i tassisti di 14 città italiane, tra cui Firenze, daranno un’offerta per applicare dei banner sui lunotti posteriori dei taxi, con la scritta “Peace, no war”. Il contributo verrà impiegato per comprare beni di prima necessità in favore dei profughi dell’Ucraina.

“Vogliamo dire così il nostro ‘no’ contro ogni guerra” spiega Marco Salciccia, presidente dell’associazione di volontariato Tutti Taxi per Amore. “Non potevamo rimanere con le mani in mano e non mettere in strada un’iniziativa che possa aiutare chi soffre per la guerra a vedere un po’ alleviate le sue difficoltà” sottolineano i presidenti di Socota, Simone Andrei e di Cotafi, Luca Tani. “Come avvenuto per i terremoti dell’Aquila e di Amatrice, per il crollo del ponte di Genova e per tante altre situazioni difficili, la sensibilità dei tassisti è scattata come ad un semaforo verde ed è partita con un messaggio di pace. Oltre alla sottoscrizione, sono diverse le collaborazioni che i tassisti stanno attivando, mettendo a disposizione le loro vetture per aiutare i profughi giunti in Italia a ritrovare amici e familiari”.

Dona un vecchio computer

Tra le tante iniziative di solidarietà c’è quella promossa da “Digitale Civile”, progetto del Distretto dell’economia civile di Empoli, a sostegno delle famiglie e dei loro bambini che stanno scappando dai bombardamenti e che verranno accolti in città.

Dato che avranno bisogno di comunicare con i loro parenti rimasti nel paese ormai dilaniato dalla guerra e i bambini dovranno proseguire le lezioni in collegamento da remoto, il Comune di Empoli, Golem, Arci, Auser Filo d’Argento, Cowo di E, Legambiente, Coeso Empoli, Croce Rossa Italiana, Misericordia e Pubbliche Assistenze Riunite, si sono unite in un appello alla solidarietà della popolazione, per dare una risposta concreta attraverso il “Digitale Civile”. L’obiettivo è reperire, rigenerare e donare dispositivi e strumenti oggi necessari in questa nuova e terribile emergenza.

L’associazione Golem si occuperà di rigenerarli per metterli a disposizione, il Comune raccoglierà le richieste. Per donare il proprio computer, visitare il sito digitalecivile.golem.linux.it.

I più popolari su intoscana