© Comune di Capannori

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Capannori è la prima città italiana a “rifiuti zero”

Il Comune della provincia di Lucca ha ottenuto la certificazione europea secondo lo standard Zero Waste Cities di Mission Zero Academy (MiZA). Il sindaco Menesini: “Il nostro obiettivo adesso è quello di diventare ancora più virtuosi”

Un territorio impegnato nel riutilizzo e nel riciclaggio degli scarti, con un’ampia gamma di misure di prevenzione. Sono solo alcuni dei punti di forza di Capannori, prima città d’Italia certificata ‘rifiuti zero’ in Europa. Il Comune della provincia di Lucca ha infatti ottenuto la certificazione europea secondo lo standard di Zero Waste Cities di Mission Zero Academy (MiZA) e il supporto dell’organizzazione no-profit Zero Waste Italy, guadagnando l’accreditamento di 4 stelle su 5, il risultato più alto ottenuto dai Comuni certificati.

Si tratta di un importante traguardo che dimostra che Capannori non solo si è rivelata conforme agli obiettivi europei ma ha saputo brillantemente coinvolgere la comunità locale per facilitare la transizione a zero rifiuti.

Capannori è la prima città d’Italia certificata ‘Rifiuti Zero’ in Europa

I numeri della raccolta differenziata

La notizia giunge pochi giorni dopo il 15° anniversario dell’adesione del Comune di Capannori, quale primo Comune Italiano, alla strategia rifiuti zero, che ha prodotto rilevanti successi.

Nel 2021 la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto l’86,50 per cento (la media a livello regionale è del 62,12%). 4.100 sono state le tonnellate di carta riciclate che hanno consentito di salvare circa 12.000 alberi; 5.100 le tonnellate di scarti da cucina trasformate in terriccio per concimare; 2000, infine, le tonnellate di vetro raccolte convertite in 4 milioni di nuove bottiglie da vino.

Le sfide per il futuro

Siamo orgogliosi di questo straordinario riconoscimento, che giunge dopo 15 anni dall’adesione alla strategia Rifiuti Zero, e che ci conferma che siamo sulla strada giusta mettendo al centro la tutela ambientale, i rifiuti come risorse da riportare a nuova vita e non da bruciare, la lotta al cambiamento climatico, la questione energetica e l’economia circolare per garantire un futuro di qualità alle nuove generazioni – afferma il sindaco Luca Menesini. Il nostro obiettivo adesso è quello di diventare ancora più virtuosi affrontando le nuove sfide che oggi si profilano e raggiungere ancora nuove tappe della strategia rifiuti zero”.

Economia circolare e ottimizzazione della raccolta porta a porta

Per il futuro, l’amministrazione comunale intende proseguire sulla strada rifiuti zero con l’adozione di un ‘Piano d’azione comunale per l’economia circolare entro il 2030’. Tra i punti principali del documento ricordiamo il raggiungimento di almeno il 95% della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani; una ulteriore riduzione della quantità di rifiuto pro capite; l’ottimizzazione della raccolta porta a porta dei rifiuti urbani, anche con l’introduzione di nuovi servizi come quelli per la raccolta dei materiali tessili.

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