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Energia, i rincari del 30% preoccupano i produttori del Chianti Colli Fiorentini

Il consorzio denuncia i costi sempre più alti per l’acquisto dei materiali e teme un cortocircuito per l’intera filiera. Il ruolo della Regione per sostenere i produttori

Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini - © pagina Facebook Consorzio Chianti Colli Fiorentini

Energia, i rincari del 30% sono una spina nel fianco per i produttori del Chianti Colli Fiorentini. “Rappresentano per il nostro settore un gravissimo problema. Ogni giorno dobbiamo sostenere costi più alti per l’acquisto dei vari materiali. Questo comporta un aumento del prezzo anche del nostro prodotto che non viene accettato dai compratori. C’è il rischio di un cortocircuito che potrebbe provocare gravi danni all’intera filiera“. A denunciare la gravità della situazione Marco Ferretti, presidente del Consorzio Chianti Colli Fiorentini.

Chianti Colli Fiorentini, un fiore all’occhiello

L’associazione conta 28 aziende, 310 gli ettari a vigne con 11.500 ettolitri e 900mila bottiglie prodotte ogni anno: “un fiore all’occhiello per il marchio e sono da sempre elemento di qualità e pregio”. “La nostra produzione media negli ultimi 5 anni è stata di circa 13.000 ettolitri a confronto di una produzione massima di 22.000 ettolitri – ha ricordato Ferrettinon raggiungendo così mai il tetto di produzione totale, a dimostrazione del fermo impegno per la ricerca della qualità anche a discapito della quantità e di facili guadagni”.

I timori per le ricadute del caro energia

Il consorzio nutre una forte preoccupazione per le ricadute del caro energia sulle produzioni vinicole. “Speriamo davvero che il quadro muti radicalmente e al più presto – ha aggiunto Ferretti -. Abbiamo segnali incoraggianti sul fronte del turismo enogastronomico, che quest’anno è partito con un mese di anticipo e da tempo fa registrare il tutto esaurito. Nonostante la guerra, gli statunitensi continuano a rappresentare i tre quarti delle presenze. Per il conflitto in Ucraina ci sono problemi per i costi dell’energia, così come registriamo criticità sull’approvvigionamento, come i tempi lunghi per avere le etichette sulle bottiglie“.

Russia, Ucraina e i rapporti con Chianti Colli Fiorentini

In questo momento – ha ribadito – non avevamo contratti in essere con il mercato russo, l’impatto è appunto sui costi: uno dei soci mi ha detto però che purtroppo era in partenza un ordine per l’Ucraina e questo ordine è fermo“. Ferretti ha evidenziato che la produzione “media negli ultimi cinque anni è stata di circa 13mila ettolitri a confronto di una produzione massima di 22mila ettolitri, non raggiungendo mai il tetto di produzione totale, a dimostrazione del fermo impegno per la ricerca della qualità anche a discapito della quantità e di facili guadagni“.

Il sostegno della Regione al Chianti Colli Fiorentini

La Regione Toscana da parte sua sta seguendo passo dopo passo l’evolversi della situazione per assicurare il sostegno a produttori del vino e consorzi. “Siamo impegnati insieme al Governo per cercare di dare un sostegno alle aziende agricole e al mondo vitivinicolo anche se devo dire che, sotto il profilo dei volumi, i vari Consorzi se la stanno cavando – puntualizza la vice presidente Stefania Saccardi -. Il problema è che, se continua il caro prezzi, c’è il rischio che il settore inizi a soffrire“.

La firma del protocollo che coinvolge Consorzio Chianti Colli Fiorentini, Regione e comuni – © Paolo Lo Debole

Il consorzio Chianti Colli Fiorentini e il percorso di qualità

Ferretti ha concluso: “da sempre siamo convinti che un percorso caratterizzato dalla ricerca della qualità e di scelte condivise rappresenti un’opportunità straordinaria per una realtà come la nostra – ha sottolineato Ferretti -. Il protocollo d’intesa con i sedici Comuni rappresenta un ulteriore passo in questa direzione. Adesso dobbiamo impegnarci a fondo per fronteggiare le difficoltà determinate in primo luogo dai due anni di pandemia e ora dalla guerra in Ucraina. Promuovere il marchio e allo stesso tempo del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del Chianti Colli Fiorentini rappresenta un obiettivo comune tanto più necessario in un momento così cruciale: le nostre aziende dovranno essere protagoniste della ripresa post-emergenza”.

La nuova sfida al Vinitaly 2022

Il punto della situazione arriva alla vigilia di Vinitaly 2022 e a poche settimane alla firma dell’intesa con i Comuni del territorio e la Regione. “Ad appena un mese dell’accordo che ha lo scopo di rendere più forte e decisa la promozione delle loro etichette, il percorso segna subito una tappa stellata e fondamentale: il Vinitaly – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi -. Il consorzio avrà l’occasione di mettere alla prova la sua strategia presentando i propri vini da un palcoscenico internazionale. I tempi sono difficili, lo sappiamo, ma abbiamo costruito premesse con le quali, lavorando, possiamo affrontare le sfide che abbiamo davanti potendo contare sulle eccellenze e sulla qualità”.

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