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Distretto irriguo 8 a Castiglion Fiorentino, più acqua per il vivaismo

Un’infrastruttura indispensabile per gli imprenditori agricoli della zona: potranno così utilizzare la diga di Montedoglio

Distretto irriguo 8 a Castiglion Fiorentino, l’apertura dei rubinetti

Entra in funzione il distretto irriguo numero 8 nel comune di Castiglion Fiorentino, grazie a 2milioni 260mila euro di risorse PSR (Programma di sviluppo rurale) 2017-2020 e finanziamenti regionali.  Si tratta di un’infrastruttura indispensabile per gli imprenditori agricoli del territorio, che chiedevano di poter utilizzare l’acqua della diga di Montedoglio per sviluppare il loro lavoro, migliorare il prodotto, ridurre i costi e contenere l’impatto sull’ambiente.

I numeri del distretto irriguo 8

L’intervento è stato portato a termine rapidamente ed ora è pronto per garantire un’irrigazione costante e di qualità ai grandi e prestigiosi vivai presenti in questa fetta di Valdichiana. Composto da 4.300 m di condotte, articolato in 5 nodi e dotato di 6 misuratori di portata e pressione, il distretto irriguo numero 8 nasce con 20 punti di consegna per servire una superficie irrigabile complessiva di circa 200 ha.

Si tratta di un impianto strategico per consegnare l’acqua ad attività altamente specializzate ed in coltura protetta, che necessitano della risorsa con continuità, tutto l’anno, e  che ha dovuto  (e saputo) superare diversi “ostacoli”: 6 attraversamenti di infrastrutture, 4 attraversamenti di corsi d’acqua e l’impennata dei prezzi seguita allo scoppio della guerra russo-ucraina.

L’apertura ufficiale dei “rubinetti”

L’apertura ufficiale dei “rubinetti” insieme al presidente Eugenio Giani, alla vice presidente con delega all’ agricoltura Stefania Saccardi, al direttore generale di Anbi Massimo Gargano, alla presidente del Consorzio Serena Stefani.

L’inaugurazione della nuova rete è stata salutata con soddisfazione dal presidente Eugenio Giani: “Con l’apertura dei rubinetti – ha detto- oggi portiamo l’acqua al distretto irriguo numero 8 in Valdichiana nella prospettiva di  dare una risposta concreta ai fabbisogni delle tante aziende  del  settore agricolo e  florovivaistico di questo territorio”.

L’investimento della Regione Toscana

“Oggi inauguriamo una condotta importante per consentire un utilizzo razionale della risorsa, la Regione ci  ha messo oltre 2 milioni di euro per portare l’acqua della diga di Montedoglio alle aziende agricole che insistono sul territorio di Castiglion Fiorentino” ha aggiunto Giani ricordano come la Regione ha creduto molto nell’utilità del progetto e ha investito molto, sia attraverso risorse comunitarie che attraverso risorse proprie.

“Consapevoli che i finanziamenti messi a disposizione dal Piano di Sviluppo Rurale non erano sufficienti per completare l’opera, abbiamo fatto una legge ad hoc per destinare le somme necessarie al completamento dell’intervento. Questa condotta va ad integrare la rete irrigua della vallata, indispensabile per potenziare le attività agricole e, nello stesso tempo, per risparmiare le falde e dunque l’ambiente.  E’ una risposta importante per il vivaismo di eccellenza che qui si è sviluppato” ha concluso Eugenio Giani.

Il binomio con la diga di Montedoglio

È un progetto importante – ha aggiunto  Stefania Saccardi-  che completa l’importanza della diga di Montedoglio, e che serve al mondo agricolo che ne ha fortemente bisogno per l’irrigazione. Abbiamo sostenuto quest’opera con 1milione  e mezzo di fondi Psr a cui poi  sono stati aggiunti 750mila euro con l’ultima variazione di bilancio. Questo impianto era quasi pronto, mancavano solo queste ultime risorse necessarie dopo l’aumento dei costi dovuti alla guerra in Ucraina”.

Saccardi ha sottolineato che “è importante che la diga di Montedoglio serva ancora di più il territorio di quest’area, che pur essendo vicino alla diga, prende ancora poca acqua rispetto alle potenzialità. La giornata di oggi dimostra  cosa vuol dire costruire e investire  nella rete idrica che dalla diga porta acqua al mondo agricolo”.

L’impegno della Regione Toscana

“L’opera è stata finanziata con risorse del PSR 2017-2020 per un importo di 1.500.000 euro, cifra fin dall’inizio inferiore al valore complessivo del progetto. Successivamente il forte e improvviso rincaro delle materie prime ha fatto ulteriormente lievitare i costi. Grazie al contributo messo a disposizione dalla Regione Toscana, con apposita variazione di bilancio, il Consorzio ha potuto compensare  i pesanti quanto imprevedibili aumenti dei prezzi delle forniture e, in questo modo, portare a termine l’opera” ha commentato la presidente del Consorzio Serena Stefani.

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