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In piazza a Fiesole la cantina vista Duomo di Bibi Graetz

Il produttore di Testamatta e Colore ha ristrutturato lo storico Hotel Aurora per ospitare le barriques dei suoi vini pluripremiati

La cantina di Bibi Graetz a Fiesole

Nello storico Hotel Aurora, nella piazza principale di Fiesole, nasce una cantina unica nel suo genere. Bibi Graetz, produttore vinicolo di talento, ha realizzato nelle sale che ospitarono la Regina Vittoria e la Regina Margherita e l’aristocrazia di fine Ottocento lo spazio per ospitare le barriques con i pluripremiati vini della casa: Testamatta e Colore.

Un investimento di circa 10 milioni di euro tra l’acquisto dell’immobile nel 2019 e la sua successiva ristrutturazione, prendendo a modello palazzo Capponi a Firenze. In questi anni, nell’attesa della ristrutturazione, Bibi Graetz ha continuato la sua attività vinicola, aspettando che la nuova cantina in piazza Mino 39 a Fiesole fosse pronta. Si entra dall’ingresso che un tempo fu del Blu Bar. Dove ancora oggi i ragazzi si fermano ad ammirare la cupola del Duomo e a baciarsi.

Bibi Graetz all’esterno della cantina – © Raffaella Galamini

La cantina nello storico Hotel Aurora

L’imprenditore vinicolo ha scelto di presentare i nuovi spazi, a cominciare dalla sala degustazioni per chi viene a visitare la cantina e l’annesso shop a pochi giorni dalla fine della vendemmia 2023. I nuovi ambienti si sviluppano su 3mila mq complessivi, con un impianto di condizionamento per garantire una temperatura costante tra i 15° e i 18° e i livelli di umidità necessari per il corretto mantenimento delle barriques.

Passeggiando per l’edificio del 1860 si rimane colpiti dall’odore di vino appena svinato e dalle opere d’arte della famiglia Graetz. Un ambiente insolito, a tratti bizzarro tra pavimenti in marmo, il pianoforte dell’albergo, dipinti di Bibi e luci stroboscopiche di quella che fu la discoteca dell’albergo. Questa è la stanza adibita alle fermentazioni dove il mosto diventa vino in tini di acciaio e troncoconici di rovere pregiato. In questi spazi affinano Testamatta e Colore in barriques di rovere francese.

Le bottiglie di Colore 2001 per l’Enoteca Pinchiorri – © Raffaella Galamini

L’archivio storico di Testamatta e Colore

Le parcelle più piccole dei vigneti vengono lasciate a fermare anche in barrique aperte, coperte da un semplice telo per favorire le fermentazioni attive. Dietro ai tini si nasconde l’archivio storico di Bibi Graetz. Lungo uno stretto corridoio si possono ammirare tutte le vecchie annate di Testamatta e Colore, con la loro collezione dei grandi formati.

Graetz di anno in anno ha sempre tenuto per sé il 10% della produzione. Tra le curiosità le prime edizioni di Colore realizzate espressamente per Giorgio Pinchiorri e la sua Enoteca come rivelano le etichette.

Bibi Graetz davanti alle barriques di rovere – © Raffaella Galamini

Opere d’arte, barriques e botti di Sangiovese

Nella parte più antica del complesso, risalente al XIX secolo, dove una volta c’era l’Hotel Aurora, ora si trovano barriques e botti colme di Sangiovese e vitigni autoctoni toscani. I decori storici dell’Hotel si sposano con le sculture di Gidon Graetz e i dipinti di Bibi, che ha frequentato l’Accademia di belle arti e per lungo tempo ha sognato di aprire un suo atelier. Alla fine la passione per il vino ha avuto la meglio ma la cantina per certi versi assomiglia a una galleria d’arte.

A questo si aggiunge il wine club, un altro dei sogni nel cassetto di Bibi Graetz. Nei suoi progetti c’è l’obiettivo di trasformarlo in un luogo di riferimento e di ritrovo sul modello di quanto avveniva a Napa Valley negli anni ’70. Tramite prenotazione, si potranno quindi assaggiare vini e annate più pregiate di Bibi Graetz.

Il Testamatta di Bibi Graetz – © Raffaella Galamini

Un artista innamorato delle vigne della Toscana

La vena artistica di Bibi Graetz, ereditata dal nonno tra i più famosi pittori norvegesi e dal padre, si ritrova nei suoi vini. Basta osservare le etichette realizzate con i suoi dipinti. Nei vecchi vigneti di famiglia a Vincigliata, ha trasformato le varie parcelle di terreno in colori nella sua tavolozza, vinificandole separatamente. Un approccio che ha portato alla nascita dei suoi vini più famosi: Colore e Testamatta, che riflettono perfettamente il suo approccio eccentrico.

Nel 2003 Bibi ha investito nell’Isola del Giglio, luogo a cui era legato da ricordi d’infanzia. Oggi ha due vigne singole di Ansonica che hanno dato vita a Colore Bianco e Testamatta Bianco.

Vini premiati dalla critica internazionale

L’annata 2021 ha ricevuto i punteggi più alti della sua storia dalla critica internazionale: da James Suckling: 99pt. a Colore 2021 – 98pt. a Testamatta 2021;  The Wine Advocate – Robert Parker: 98+pt. a Colore 2021 – 96pt. a Testamatta 2021; Decanter: 99pt a Colore 2021 – 97pt a Testamatta 2021; Jane Anson -Inside Bordeaux: 100pt a Colore 2021 – 97pt. a Testamatta 2021 e The Wine Indipendent: 99pt. a Colore 2021 – 96pt a Testamatta 2021.

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