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Internet veloce, a Suvereto arriva la banda ultra larga

Una nuova rete di 25 chilometri che collega  1.862 unità immobiliari. Le altre aree di intervento sono San Lorenzo, Valdamore Uno, Valdamore Due, Il Broletto, Forni, Prata, Belvedere, San Rocco, Tabarò e Notri

Suvereto

Gli abitanti e le imprese di Suvereto hanno da oggi la possibilità di richiedere una connessione alla banda ultra larga e navigare con la fibra ottica.
Open Fiber ha realizzato infatti, nelle cosiddette “aree bianche”, oggetto dei bandi Infratel, con il contributo economico delle Regione Toscana, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale.

A Suvereto l’azienda ha realizzato una nuova rete di 25 chilometri che vede al momento 1.862 unità immobiliari con il servizio già disponibile per i clienti, attraverso un’infrastruttura che rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Oltre al capoluogo le aree di intervento sono San Lorenzo, Valdamore Uno, Valdamore Due, Il Broletto, Forni, Prata, Belvedere, San Rocco, Tabarò e Notri. Tra i punti di interesse per i cittadini sono stati collegati anche il Comune, la Croce Rossa, la biblioteca e l’asilo.

“Prosegue – afferma l’assessore regionale alla digitalizzazione e infrastrutture digitali, Stefano Ciuoffo – anche grazie al contributo messo a disposizione dalla Regione, l’operazione di infrastrutturazione e di creazione di una rete cablata in grado di velocizzare tempi e modi di collegamento delle varie utenze alla rete mondiale. Si tratta di un’opportunità di sviluppo che offriamo alle istituzioni locali, alle imprese e attività commerciali, oltre che ai semplici cittadini”.  “Questo – aggiunge la sindaca, Jessica Pasquini – è un passo fondamentale verso la modernizzazione del nostro territorio, che risponde concretamente alle esigenze di cittadini, famiglie, professionisti e imprese. La disponibilità della fibra rappresenta infatti un’opportunità strategica per favorire il lavoro, sostenere gli studenti e migliorare l’accesso ai servizi digitali per tutti. È una risposta alla necessità di garantire pari opportunità anche a chi vive e lavora nelle aree più decentrate”.

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