Storie /Giovanisì

Dalla passione al lavoro: con i corsi ITS si formano i professionisti del futuro nelle biotecnologie

La diciassettesima puntata del format “Accènti Intoscana” è dedicata ai ragazzi e alle ragazze che alla Fondazione VITA studiano per diventare tecnici altamente specializzati: molti hanno già trovato un impiego

Imparano a progettare apparecchi diagnostici e dispositivi biomedicali, a gestire il controllo qualità e ottimizzare i processi produttivi nell’ambito delle biotecnologie industriali e ambientali: sono gli allievi dei corsi ITS della Fondazione VITA di Siena, percorsi altamente professionalizzanti e molto richiesti dalle aziende del settore biomedicale e farmaceutico, tanto che molti di loro trovano lavoro non appena conclusi gli studi.

Sono i ragazzi e le ragazze protagonisti della diciassettesima puntata di “Accènti Intoscana”, il format video di Fondazione Sistema Toscana che racconta le esperienze nate grazie alle opportunità del progetto regionale per le nuove generazioni.

Percorsi ITS per costruirsi un futuro

La Regione Toscana infatti, nell’ambito di Giovanisì, promuove i percorsi ITS rivolti a giovani fino ai 35 anni, di durata biennale o triennale, progettati per formare tecnici altamente specializzati in settori strategici della produzione toscana, dalla moda alla meccanica, dalle tecnologie per la vita all’energia e all’ambiente, dalla nautica all’agro-alimentare.
Ai corsi ITS possono iscriversi gli under 35 in possesso del diploma di scuola secondaria superiore oppure che hanno frequentato un percorso quadriennale di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) integrato da un percorso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) della durata di un anno. Il cofinanziamento regionale prevede la copertura parziale della quota del corso, la restante parte è a carico del giovane.

Gli Istituti Tecnologici Superiori  (ITS Academy) al momento sono nove in Toscana: sono scuole ad alta specializzazione tecnologica, nate per rispondere alla domanda di nuove ed elevate competenze da parte delle imprese. Capaci di integrare al meglio la scuola, la formazione, l’università e il mondo del lavoro, gli Istituti Tecnologici Superiori, rappresentano una formazione terziaria alternativa a quella universitaria, che vanta un elevato tasso di occupabilità a fine percorso.

Per l’anno formativo 2023/2024 la Regione Toscana cofinanzia 51 percorsi ITS, di durata biennale o triennale. Dal 2016 sono stati coinvolti nei corsi ITS oltre 2900 giovani.

Bernard Dika con uno degli ex allievi dei corsi ITS della Fondazione Vita

i giovani portano innovazione

“Vedere coetanei felici di fare un lavoro che gli piace è la cosa più bella per Giovanisì – spiega Bernard Dika, consigliere per l’Innovazione e le politiche giovanili del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – i giovani portano innovazione, creatività, e noi crediamo come Regione che aver permesso a ben tremila giovani di fare un ITS insieme a 400 aziende, che insegnano poi effettivamente in classe, sia davvero un esempio di come le istituzioni e le imprese devono lavorare insieme per dare ai giovani occasioni di lavoro che possa permettere alle giovani generazioni di esprimersi al meglio.”

Studenti in stage, ex allievi assunti

Il viaggio di “Accènti Intoscana” è partito dall’azienda Biomérieux Italia, a Grassina. Qui Leonardo, 25 anni, è stato assunto dopo aver svolto il suo stage all’interno del corso ITS “Biomedtech20”: oggi lavora nel reparto di produzione e si occupa del montaggio e assemblaggio dei prodotti. “Mio fratello aveva studiato prima di me alla Fondazione VITA – racconta Leonardomi è piaciuto che il mio corso coprisse l’ambito del biomedicale a 360 gradi, dandoci così il modo di scoprirne tutti gli aspetti e decidere che direzione prendere.”

Seconda tappa di “Accènti Intoscana” all’azienda Menarini di Firenze, dove Adeline, originaria del Camerun e in Italia da 5 anni, sta svolgendo il tirocinio. Adeline a gennaio si è laureata in Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Firenze e ha deciso di ampliare la sua formazione con il corso ITS “Bioqualtech21”.

L’azienda Falorni Pharma di Sesto Fiorentino ben tre ex allievi della Fondazione Vita nel suo organico. Come Matteo, 24enne di San Miniato, che a settembre sosterrà l’esame finale del corso ITS “Bioqualtech21” e intanto qui svolge un tirocinio non curricolare, occupandosi della produzione di integratori alimentari.

Gli ex allievi dei corsi ITS della Fondazione Vita

Federica invece è stata assunta da Falorni con contratto di apprendistato nel reparto controllo di qualità, dopo aver seguito il corso “Bioqualtech20”. “Seguivo il corso di laurea in Infermieristica all’Università di Firenze ma non ero convinta – racconta Federica – quindi ho deciso di lasciare ma senza interrompere un percorso formativo. Del corso ITS mi piaceva molto che ci fosse sia la parte didattica che lo stage, è una bella opportunità per chi desidera inserirsi in un’azienda.”

Anche Samuele è stato assunto come apprendista dopo un tirocinio in azienda, al termine del corso “Bioqualtech20”.“Io mi occupo di pianificare la produzione del reparto nutraceutico e insieme a un’altra collega del reparto farmaceutico – spiega Samuele, che aveva frequentato per due anni l’università ma non era soddisfatto, perché cercava un percorso più pratico – uscito dall’università non hai conoscenza delle aziende presenti sul territorio come invece succede con i corsi ITS.”

Infine presso l’azienda Marchesini a Barberino di Mugello “Accènti Intoscana” ha incontrato due allievi della Fondazione VITA che hanno svolto qui il loro tirocinio.
Matilde, 21 anni, ha frequentato il corso “Profarmabio21″, di cui ha molto apprezzato la trasversalità delle materie trattate, che includono marketing, disegno tecnico e diritto sul lavoro. “Dopo l’università ero in un momento di confusione e grazie a questa opportunità dei corsi ITS offerta dalla Regione sono riuscita a trovare la mia strada e conoscere il mondo del lavoro” racconta Matilde.
Anche Matteo ha seguito lo stesso corso e ha svolto qui il tirocinio: a settembre terminerà il suo percorso di studio ottenendo la qualifica di “Tecnico superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica”.

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