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L’arte tardogotica del Sassetta protagonista di una grande mostra a Massa Marittima

L’esposizione in programma dal 15 marzo al 14 luglio prende spunto da un’opera esposta in modo permanente al museo: l’Arcangelo Gabriele del Sassetta, piccola tavola un tempo collocata fra le cuspidi di una pala d’altare

Angelo Annunciante del Sassetta

Dal 15 marzo al 14 luglio arriva al Museo di San Pietro all’Orto di Massa Marittima una grande mostra dedicata a Stefano di Giovanni detto il Sassetta, attivo a Siena dal 1423 al 1450, dal titolo “Il Sassetta: uno sguardo all’arte tardogotica senese”.

Stefano di Giovanni è stato senza dubbio il più importante e originale pittore senese della prima metà del Quattrocento, che ha saputo inserire nel sue opere tardogotiche già alcuni elementi del Rinascimento fiorentino.

L’esposizione prende spunto da un’opera esposta in modo permanente al museo: l’Arcangelo Gabriele del Sassetta, piccola tavola un tempo collocata fra le cuspidi di una pala d’altare.

Ad accompagnare l’Angelo saranno una cinquantina di opere di cui ventisei del maestro senese, le altre appartengono ad artisti attivi in quegli anni nel medesimo contesto. Tra essi il ‘Maestro dell’Osservanza’, Sano di Pietro, Giovanni di Paolo, Pietro Giovanni Ambrosi e Domenico di Niccolò dei Cori.

“La Toscana è uno scrigno di arte e di bellezza. Promuovere esposizioni di grande valore su tutto il territorio è una priorità per la Toscana diffusa -ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani– Riscoprire il Sassetta e gli albori del Rinascimento toscano in un luogo anch’esso da scoprire e valorizzare come Massa Marittima in Maremma, è un’occasione unica per i visitatori e testimonia ancora una volta quanto la nostra offerta culturale sia dinamica e capace di suscitare interesse, dalle città maggiori ai comuni più piccoli. Massa Marittima, la Toscana del sud e i luoghi che un tempo erano dell’antica Etruria con questa mostra vivranno una stagione di assoluto rilievo. Inoltre un’ esposizione di questa portata sul Sassetta mancava da tempo ed è significativa per tutta la regione”.

Le opere in mostra

La mostra presenta, tra le molte opere del Sassetta concesse da musei e istituzioni nazionali, una importantissima “prima”, che è stata scoperta dal curatore della mostra.

Alessandro Bagnoli ha riconosciuto sotto una pesante ridipintura un capolavoro del Sassetta: una Madonna con Bambino, proveniente dalla pieve di San Giovanni Battista a Molli (Sovicille) ma originariamente realizzata per una chiesa senese, probabilmente San Francesco.

A quest’opera di straordinaria bellezza e delicatezza viene accostata una ulteriore Madonna con Bambino, del Museo dell’Opera di Siena e recentemente restaurata dal FAI, cui si aggiunge la particolare Madonna delle ciliegie, dal Museo di Grosseto, così chiamata per la presenza di questi inusuali frutti nella mano della Vergine.

Dalla Pinacoteca Nazionale senese giungono in mostra i Quattro Protettori di Siena, i Quattro Dottori della Chiesa, la meravigliosa tavoletta del Sant’Antonio bastonato dai diavoli, l’Ultima cena, tutti frammenti della famosissima pala commissionata a Sassetta dall’Arte della lana, per la quale in mostra si propone una nuova e più convincente ricostruzione.

Mentre un Sant’Antonio Abate giunge dalla Collezione Banca Monte dei Paschi. Dalla Collezione Chigi Saracini provengono una Madonna dolente e San Giovanni, un San Martino e il povero e la raffinata Adorazione dei Magi. Dal Diocesano di Cortona arriva un grande polittico.

La Madonna col Bambino proveniente dalla pieve di San Giovanni Battista a Molli (Sovicille), pur essendo il capolavoro svelato in questa mostra, non è l’unica novità: l’esposizione raccoglie il frutto di anni di lavoro del curatore sul territorio.

Vengono presentati infatti per la prima volta due nuovi profili di artisti di cultura sassettesca: Nastagio di Guasparre, finora noto come il ‘Maestro di Sant’Ansano’ e il ‘Maestro di Monticiano’.

Inoltre saranno presenti opere mai esposte al pubblico come un gentile Sant’Ansano, disegnato nel codice dei capitoli dell’omonima Compagnia, una Flagellazione dipinta sulla copertina di un volume dell’Ufficio della Gabella del Comune di Siena, che è stata recentemente riacquisita al patrimonio pubblico e prestata in via del tutto eccezionale per la mostra di Massa Marittima dall’Archivio di Stato di Siena.

Infine una piccola scultura raffigurante le Stigmate San Francesco, che si può riconoscere come un elemento di un coro ligneo intagliato da Domenico di Niccolò dei Cori.

Info e prenotazioni: 0566/906525, accoglienzamuseimassa@gmail.com

Angelo Annunciante del Sassetta

Informazioni sull’evento:

  • Quandodal 15 Marzo 2024 al 14 Luglio 2024
  • DoveMuseo di San Pietro all’Orto, Corso Diaz, 36, Massa Marittima (Grosseto) Indicazioni
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