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Linea faentina, potenziamento da 140 milioni di euro. Stop ai treni nel mese di agosto

Il servizio tra Firenze, Vaglia, Borgo San Lorenzo e Faenza sarà garantito con un servizio di autobus sostitutivi in via di programmazione

La linea Faentina è stata al centro dell’incontro che si è svolto oggi, 9 maggio, fra gli assessori ai trasporti di Toscana ed Emilia Romagna insieme ad Rfi e i sindaci dei territori coinvolti. L’incontro arriva all’indomani della lettera spedita dai due assessori al Commissario alla ricostruzione Figliuolo per chiedere un chiaro e preciso cronoprogramma delle operazioni per giungere al più presto al definitivo ritorno alla normalità dopo i fenomeni calamitosi del 2023.

Dopo l’assegnazione da parte della struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo di ben 30 milioni per il ripristino dei movimenti franosi comunicati ieri dal Presidente della Regione, nella riunione di questo pomeriggio è stato annunciato un corposo intervento di potenziamento che Rfi eseguirà sulla Faentina.

L’opera, interamente finanziata da risorse PNRR per un importo di ben 140 milioni sarà realizzata in due fasi – una nel 2024, l’altra nel 2025 – nel rispetto delle rigide scadenze previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’intervento farà della Faentina la prima linea in Toscana a disporre del moderno sistema ERTMS, a garanzia di un servizio più regolare e affidabile.

Per svolgere i lavori, RFI propone un’interruzione della circolazione di 30 giorni, dal 3 agosto al 1° settembre. Tuttavia, Regione e sindaci hanno chiesto a RFI di tentare una riorganizzazione dell’intervento che sfrutti le fasce notturne per ridurre al massimo i disagi. Sarà dunque programmato a breve un incontro di aggiornamento, durante cui discutere inoltre del servizio sostitutivo, che la Regione metterà a punto con la collaborazione degli Enti locali.

Nell’ottica di contenere al massimo i disagi e avere cantieri brevi e ben organizzati, come richiesto dalla Regione, nel periodo di interruzione sarà eseguito anche un altro intervento che avrebbe altrimenti imposto un ulteriore stop: con un investimento da 15 milioni, sarà interamente sostituita una delle travate metalliche sul fiume Lamone.

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