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L’uso temporaneo per la rigenerazione urbana, allo studio un bando regionale

Si è concluso T-Factor, il progetto europeo guidato da Anci Toscana che aveva al centro la promozione degli usi temporanei per la rigenerazione urbana così da ridare vita a spazi e luoghi nelle città sperimentando funzioni e utilizzi innovativi

A Firenze è andato in scena l’evento conclusivo del progetto europeo T-Factor, coordinato da Anci Toscana. Al centro del progetto e dei quattro anni di lavoro c’è stato lo studio e alcuni progetti pilota dedicati a come l’uso temporaneo possa diventare uno strumento innovativo di rigenerazione urbana, che offre la possibilità di sperimentare concretamente un nuovo modo di ‘fare città’ con attività culturali, ricreative, di aggregazione e con il coinvolgimento diretto dei cittadini, in attesa di definire lo scopo finale di quanto rigenerato e restituito alla città.

Il progetto

T-Factor è un progetto guidato da Anci Toscana, che ha visto la partecipazione di 25 partner internazionali di 12 paesi europei e extraeuropei; che ha portato all’attenzione internazionale una nuova visione della rigenerazione urbana; e che soprattutto potrà incidere sulle politiche locali con un contributo concreto e di grande successo. Anche in Toscana, dove proprio grazie all’esperienza di T-Factor sono allo studio un bando regionale per i Comuni sugli usi temporanei ed un percorso specifico di formazione da parte della Regione insieme ad Anci Toscana, aperto non solo alle grandi città ma anche ai centri più piccoli.

Proprio in Toscana non mancano gli esempi di successo di uso temporaneo. Due su tutti; la Manifattura Tabacchi di Firenze, esperienza modello proprio per il progetto T-Factor e gli Hangar creativi di Livorno, dove domani si concluderà l’evento finale di T-Factor con una visita per tutti i partecipanti. Ma altre esperienze sono venute ad esempio da Barcellona, Dortmund, Londra, Lodz, Marsiglia, New York, Shanghai. Alla base, le idee per utilizzare spazi ed edifici, spesso abbandonati da tempo o al centro di programmi di recupero e riqualificazione che spesso durano anni se non decenni.

Oggi a Palazzo Medici Riccardi è stato fatto il punto dei quattro anni di attività, con esperti e amministratori provenienti da tutto il mondo, uniti dal comune denominatore della passione per uno sviluppo urbanistico dei territori sostenibile e inclusivo, che nelle attività svolte hanno trovato concretezza e successo. E i numeri lo dicono chiaro: 12 obiettivi raggiunti con almeno 18 missioni di innovazione locale; 230 organizzazioni locali impegnate nella coproduzione di eventi e programmi; 90mila cittadini raggiunti attraverso 270 iniziative (con il 40% degli eventi rivolti a gruppi vulnerabili); mille persone coinvolte direttamente; 300 tra funzionari comunali, sviluppatori, professionisti della rigenerazione urbana e stakeholder coinvolti in workshop locali ed eventi; 10 miliardi di risorse pubbliche e private investiti nei siti pilota, con ulteriori 600mila euro aggiuntivi raccolti per potenziare ulteriormente gli ecosistemi dell’innovazione.

T-Factor è stata una bellissima esperienza, che siamo stati onorati di coordinare e che abbiamo intenzione di portare avanti anche nel futuro” ha detto il direttore di Anci Toscana Simone Gheri; mentre il project manager Besnik Mehmeti ne ha illustrato il percorso e Ilda Curti dell’Università di Torino le prospettive. Poi si sono tenute tre sessioni tematiche: “Cambiare il fine: se l’uso temporaneo lavora per le transizioni”; “Cambiare la nozione di tempo: se l’uso temporaneo agisce per il lungo termine”; “Cambiare la scala di azione: se l’uso temporaneo diventa un modo di ‘fare città’”. E’ stato infine presentato il volume che raccoglie le esperienze del progetto, con la prospettiva che le prassi raccolte divengano una virtuosa consuetudine.

Per l’assessore regionale al governo del territorio la rigenerazione urbana è un tema molto caro alla Regione Toscana, dove insistono sia provvedimenti normativi che investimenti di risorse proprio ed europee. La Regione, infatti, non solo ha una disciplina, la legge 65, il piano paesaggistico, rivolti alla rigenerazione urbana come strumento per diminuire il consumo del suolo, ma investe tante risorse, praticamente tutti gli strumenti finanziari dal PNRR al FESR, ai fondi strutturali europei, proprio per promuovere interventi nella Toscana diffusa dedicati alla rigenerazione. La rigenerazione urbana in Toscana è possibile non solo grazie alle risorse regionali dedicate, ma anche alla grande progettualità dei comuni. Proprio tra la Regione e Anci Toscana è stato sottoscritto un accordo che ha dato vita ad un parco progetti di oltre 1200 progetti provenienti da la gran parte dei comuni toscani. Quello dell’uso temporaneo, ha sottolineato l’assessore, è una strada innovativa, perché per fare una buona rigenerazione occorre cogliere a pieno quale destinazione, quale funzione avrà quell’immobile. In questo soccorrono gli usi temporanei, cioè sperimentare sia per situazioni di abbandono e quindi rivitalizzare temporaneamente, ma sperimentando funzioni, utilizzi che da un punto di vista economico e sociale siano utili per la comunità.

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