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Mattia Compagnucci, contadino, cuoco e scrittore di Montespertoli

Durante il lockdown ha utilizzato i social per trasmettere in video le sue ricette e le sue lezioni di cucina. Da questa esperienza è nato il volume “I sapori di casa” che raccoglie un menu completo, dall’antipasto al dolce

Un gelato a Km 0. È questo il piatto che proporrà Mattia Compagnucci, giovane cuoco e scrittore toscano, all’evento Olea, il forum dedicato all’olio extravergine di oliva di Montespertoli che quest’anno a causa del virus si svolgerà online nei giorni 28 e 29 novembre.

Mattia Compagnucci, classe ’96, vive a Ortimino nell’azienda vitivinicola della sua famiglia e ha le idee molto chiare: ha già pubblicato due libri, il romanzo giallo Questione d’onore e il ricettario più recente I sapori di casa. Ecco la nostra intervista:

Ciao Mattia! Visto che parteciperai all’evento Olea, in programma questo weekend, ti va di raccontarci quale ricetta proporrai per esaltare l’olio extravergine di oliva di Montespertoli?

Certo! La premessa che faccio è che sono nato e cresciuto nell’azienda agricola di famiglia, perciò conosco molto bene l’olio (e il vino) del territorio: è un ingrediente che non ha segreti.
Per l’occasione realizzo un gelato a Km 0 utilizzando l’olio prodotto dalla nostra azienda, ma anche altri prodotti del territorio di Montespertoli ovvero il latte, il Pecorino Toscano DOP e la farina di grani antichi, con cui ho fatto una base per accompagnare questo gelato. È una ricetta che può essere utilizzata sia per il dolce che per il salato.

Da dove nasce la tua passione per la cucina e l’enogastronomia?

La mia passione nasce grazie alle mie nonne. Sono sempre stato affascinato dalla cucina. Devo ringraziare la mia famiglia per avermi permesso di continuare gli studi in questo settore. Ho frequentato l’Istituto alberghiero Federigo Enriques di Castelfiorentino e per me è stato un amore a prima vista: ho trovato ottimi insegnanti e un altissimo livello di professionalità.
Sempre qui, oltre alle ore di laboratorio ai fornelli, mi sono avvicinato a un altro grande interesse: quello per la letteratura. Queste ore di studio di italiano mi sono servite per comporre la mia tesina che, tramite alcuni esempi, approfondiva il tema dell’influenza della cucina nella letteratura e nella televisione.

Oltre alla tesina, hai scritto un romanzo giallo e nel 2020 hai pubblicato il ricettario I sapori di casa.

Oltre a fare il contadino e il cuoco, sono anche scrittore. Mi definisco un po’ vintage visto che prima di creare al pc, ho bisogno di scrivere a mano, con carta e penna. Dopo aver pubblicato il giallo Questione d’onore, si è diciamo bloccato tutto per il lockdown dovuto al Coronavirus. Perciò ho iniziato a fare delle semplici dirette su Facebook dove offrivo lezioni di cucina gratuite per chiunque volesse seguirmi. Ho insegnato a stendere la pasta, fare i vari tipi di tagli, i ripieni, le farine..

Questo progetto, messo in pausa a maggio con la riapertura, si è nuovamente sviluppato quando la casa editrice con cui avevo già collaborato mi ha proposto di riunire queste ricette e di farle diventare un libro. I sapori di casa, appunto. È sempre stato il mio sogno e ne sono rimasto estasiato.

In passato, soprattutto alle elementari e alle medie, ho vissuto alcuni momenti difficili e arrivare a raggiungere questo traguardo per me è importantissimo: ci vuole tanto coraggio e altrettanta tenacia, ma si può arrivare ovunque. Questi successi sono il risultato di un’intensa sofferenza ma anche di un enorme lavoro che ho fatto su me stesso. Questo è ciò che cerco di esprimere: mai smettere di credere nelle proprie potenzialità.

Mattia Compagnucci ospite di Alice TV

Hai partecipato alla trasmissione di Alice TV portando sullo schermo un pezzo di Montespertoli; hai un blog “La Buona Penna”, organizzi corsi di cucina. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

I sogni non mancano. Spero di continuare il mio percorso come autore; mi piacerebbe poter condurre un programma tutto mio di cucina e dare il mio contributo nell’azienda di famiglia: proseguire quello che mio nonno e mio padre hanno cominciato, tutelando i valori della tradizione. Un’ultima cosa ci tengo a dire: cerco e cercherò sempre di strappare un sorriso.

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