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Mercato immobiliare, in Toscana transazioni in aumento

La fotografia FIAIP sull’andamento del mercato immobiliare del 2022 denota un forte ritorno di interesse degli investimenti nel mattone

Mercato immobiliare – © Jens Neumann/Pixabay

Il mercato immobiliare tiene in Toscana, anzi il numero delle transazioni è in aumento e supera le aspettative. E’ quanto emerge dallo studio della Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali.

La fotografia sull’andamento del mercato immobiliare in Toscana relativamente al 2022, con tanto di dati e statistiche sulle varie province toscane, denota un forte ritorno di interesse degli investimenti nell’immobiliare, come prima casa o per investimento. Tengono i valori di mercato.

I prezzi degli immobili del centro storico a Firenze si confermano i più alti sul mercato. Le province meno care sono Arezzo e Massa Carrara, a seguire Pistoia e alcune zone interne. I dati sono stati presentati presenta presso la Presidenza della Regione Toscana, alla presenza del  presidente della Regione Eugenio Giani e del presidente nazionale FIAIP Gian Battista Baccarini.

Transazioni sopra le aspettative

Il dato che occorre sottolineare è che anche nel 2022 il mattone, il mercato residenziale in particolare, è stato un comparto ben attivo e presente – ha detto Simone Beni, presidente FIAIP Toscana- Nel secondo semestre abbiamo assistito ad un rallentamento nelle compravendite, ma nel complesso è stato un anno che ha fatto rilevare un numero di transazioni superiore alle aspettative”.

Una migliore qualità della vita

Da sottolineare infine, che il mercato immobiliare in Toscana ha visto diventare particolarmente richieste alcune precise tipologie di immobili. Si cercano sempre più abitazioni con determinate caratteristiche importanti per una migliore qualità della vita, come la presenza di una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa e di un terrazzo o un giardino per godersi al meglio gli spazi all’aperto.

La presentazione del rapporto FIAIP

Giani: “Importante monitoraggio”

Ringrazio gli agenti immobiliari professionali della FIAIP  per questa analisi dei dati concreti che arrivano dal territorio e che per il 2022 evidenziano una situazione positiva– ha sottolineato il presidente Giani- Questa preziosa attività di monitoraggio ci consente di scattare una fotografia puntuale di un settore così importante per la nostra regione quale quello immobiliare”.

Queste in sintesi le rilevazioni stilate da FIAIP Toscana, suddivise provincia per provincia:

FIRENZE

Nel centro storico del capoluogo toscano si va da un minimo di 3.500 euro al metro quadro ad un massimo di 6.000 euro, prezzi che scendono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 3.000 ai 4.500 euro al metro
quadro) e in periferia (da 2.000 fino a 3.300 euro al metro quadro) ma anche in località come il Chianti (da 1.500 fino a 3.000 euro al metro quadro), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.900 euro al metro
quadro) e l’area Empolese – Val d’Elsa (da 1.500 fino a 2.600 euro al metro quadro). Spostandosi in località come il Mugello e il Valdarno le valutazioni scendono ancora: nel primo caso il range varia da 1.200 a 2.500, mentre nel secondo da un minimo di 1.100 ad un massimo di 2.400 euro al metro

PRATO

A Prato, a differenza di tutte le altre province della Toscana, nel centro storico i prezzi sono più bassi rispetto alle zone limitrofe: nella parte più antica della città, infatti, le quotazioni variano da un minimo di 1.000 ad un
massimo di 2.500 euro, mentre allontanandosi dal centro salgono a 1.100 – 2.800 euro al metro quadro nell’area del semicentro e nel range 1.200 – 1.800 nella periferia del capoluogo. Le quotazioni si abbassano ulteriormente in Valbisenzio dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha un valore
minimo di 800 e un valore massimo di 2.300 euro al metro quadro. In controtendenza i prezzi registrati a Montemurlo e nell’area della catena montuosa di Montalbano: nel primo caso il range di riferimento varia da
un minimo di 1.100 ad un massimo di 2.300 euro al metro quadro, mentre nel secondo caso da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro.

PISTOIA

Nel centro storico si va da un minimo di 1.200 euro al metro quadro ad un massimo di 2.000 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.700 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.000 fino a 1.600 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Montagna Pistoiese dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha un valore minimo di 700 e un valore massimo di 900 euro. In controtendenza la valutazione degli immobili in località come la AglianaQuarrata e Montale, dove i prezzi salgono oscillando da un minimo di 1.700 ad un massimo di 2.200 e da 1.600 a 2.000 euro al metro quadro.

LUCCA

Nel centro storico si va da un minimo di 2.300 euro al metro quadro ad un massimo di 3.100 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.000 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.800 fino a 2.200 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Garfagnana, la Mediavalle e la Piana di Lucca dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 900 e un valore massimo di 1.100 euro al metro quadro, nel secondo di 1.050 e di 1.300 euro al metro quadro, mentre nel terzo caso si passa da un minimo di 1.500 ad un massimo di 1.900 euro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale della Versilia, ad esempio a Viareggio i prezzi medi vanno da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro.

LIVORNO

A Livorno i prezzi variano molto a seconda delle aree di riferimento: nella zona affacciata sul litorale si registrano le quotazioni massime, da un minimo di 2.100 ad un massimo di 3.000 euro al metro quadro. Cifre che diminuiscono gradualmente spostandosi nella zona residenziale centrale (da 1.300 fino a 1.800 euro al metro quadro) e nelle aree del centro storico della città (dai 1.090 ai 1.600euro al metro quadro). Nei comuni di Rosignano e Cecina il range di riferimento mostra quotazioni superiori: nel primo caso da un minimo di 1.200 ad un massimo di 2.500 e nel secondo caso da 1.500 a 3.500.

PISA

Nel centro storico si va da un minimo di 2.500 euro al metro quadro ad un massimo di 3.300 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.100 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.500 fino a 2.300 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come Volterra e la Valdera dove le valutazioni medie per immobili residenziali non di lusso hanno un valore minimo di 1.300 e un valore massimo di 2.000. In controtendenza la valutazione degli immobili sul litorale pisano dove i prezzi medi si allineano a quelli del centro storico del capoluogo.

MASSA CARRARA

Nel centro storico si va da un minimo di 1.500 euro al metro quadro ad un massimo di 2.200 euro. Cifre che sostanzialmente restano invariate spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.800 ai 2.200 euro al metro
quadro) e in periferia (da 1.400 fino a 1.700 euro al metro quadro). Per quanto riguarda Carrara invece i valori per il centro città si confermano più bassi, oscillando da un minimo di 1.200 ad un massimo di 1.500 euro al
metro quadro. Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Lunigiana dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 600 e un valore massimo di 1.400 euro al metro quadro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale: Montignoso (2.300 – 3.000 euro al metro quadro), Marina di Carrara (2.000 – 2.300 euro al metro quadro), Marina di Massa (2.500 -2.800 euro al metro quadro) e Cinquale (3.000 – 3.500 euro al metro
quadro).

GROSSETO

I prezzi più alti si registrano sul litorale, a Marina di Grosseto le quotazioni vanno da un minimo di 2.400 euro ad un massimo di 4.400 euro al metro quadro, mentre a Grosseto il range di riferimento va da 1.700 a 2.100 euro. Nel resto della provincia le valutazioni non differiscono di molto tra loro: in località come Braccagni e Roselle vanno da un minimo di 1.400 ad un massimo di 1.900 euro, ad Alberese invece da 1.600 a 1.900, per arrivare a Montepescali dove si scende leggermente arrivando a 900 – 1.100.

AREZZO

Nel centro storico si va da un minimo di 1.300 euro al metro quadro ad un massimo di 1.800 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.100 ai 1.400 euro al metro quadro) e in periferia (da 900 fino a 1.300 euro al metro quadro). Queste le quotazioni nelle altre principali località della provincia aretina: Valdarno da 1.100 a 1.400, Casentino da 1.000 a 1.400, Val Tiberina da 1.100 a 1.600 e Val di Chiana da 1.200 a 1.400 euro al metro quadro.

SIENA

Nel centro storico si va da un minimo di 2.850 euro al metro quadro ad un massimo di 3.650 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.300 ai 3.000 euro al metro quadro) e in periferia
(da 1.700 fino a 2.300 euro al metro quadro). Le quotazioni si abbassano nettamente in località come l’Amiata (da 1.000 fino a 1.450 euro al metro quadro), la Val di Merse (da 1.350 fino a 1.900 euro al metro quadro), la Val di Chiana (da 1.200 fino a 1.700 euro al metro quadro) e l’area delle Crete Senesi (da 1.350 fino a 1.900 euro al metro quadro). In controtendenza la valutazione degli immobili in località di particolare pregio turistico ed enogastronomico come il Chianti, la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: nel primo caso il range di riferimento varia da un minimo di 1.700 ad un massimo di 2.250 mentre negli altri due casi si va da 1.500 a 2.100 e nell’ultimo caso da 1.600 euro al metro quadro a 2.250.

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