© Paolini/Instagram

Attualità /

Paolini, stop al secondo turno a Wimbledon: “Troppi errori, è dura da accettare”

Battuta a sorpresa dalla russa Rakhimova, la tennista lucchese numero 5 del mondo chiude con amarezza la sua avventura sull’erba londinese. Ora un po’ di riposo prima di ripartire con leggerezza nella seconda parte di stagione

Una giornata storta da manuale, contro un’avversaria che ha saputo approfittarne fino in fondo. Si ferma al secondo turno l’avventura di Jasmine Paolini a Wimbledon: l’azzurra è stata sconfitta in tre set dalla russa Kamilla Rakhimova, numero 80 del ranking WTA, con il punteggio di 4-6 6-4 6-4 dopo 2 ore e 19 minuti di gioco.

Una partita decisamente sotto tono per la 29enne di Bagni di Lucca, attualmente numero 5 al mondo e testa di serie numero 4, che dodici mesi fa si era spinta fino agli ottavi sui prati dell’All England Lawn Tennis Club. Stavolta invece a sorridere è la 23enne di Ekaterinburg, alla sua prima vittoria nel tabellone principale del torneo londinese. Rakhimova affronterà ora al terzo turno la ceca Linda Noskova, n.27 WTA.

I numeri raccontano di un match pieno di errori da entrambe le parti, con Paolini che ha chiuso con 40 gratuiti a fronte di 23 vincenti. E proprio la mancanza di lucidità nei momenti chiave è uno dei rimpianti più forti per l’azzurra, visibilmente delusa a fine incontro: “È dura da accettare – ha ammesso – sto ancora pensando a quel secondo set… Lei ha giocato bene, ma io avrei dovuto fare di più. Ho perso la concentrazione troppe volte, ho sbagliato nei momenti importanti e questo le ha dato fiducia”.

La consapevolezza è chiara: non c’è stato un solo punto a determinare la sconfitta, ma un insieme di fattori. “Qualche errore ci può stare – ha spiegato Paolini – ma non perdere l’attenzione. Su questa superficie tutto può girare in un momento, e devi essere solida mentalmente. Quando ho perso il break nel terzo set, tutta la pressione è passata su di me”.

Con l’uscita da Wimbledon, si chiude un periodo tanto straordinario quanto estenuante per la giocatrice toscana, reduce da un lungo tour de force iniziato con il Roland Garros. “Forse col senno di poi avrei potuto saltare Berlino come l’anno scorso – ha riflettuto – ma speravo di riuscire a gestire meglio le energie. Oggi mi sentivo anche meglio rispetto al primo turno, ma senza attenzione non si può competere a questo livello”.

Ora, archiviato il singolo (resta ancora il doppio con Errani), Jasmine si concederà qualche giorno di riposo, pronta a ripartire senza il peso dei punti da difendere e con l’obiettivo di ritrovare quella leggerezza che ha caratterizzato i suoi mesi migliori. “Rispetto allo scorso anno cercavo le stesse sensazioni, ma ho fatto fatica. Ora devo resettare tutto e ricaricare le batterie”. La stagione è ancora lunga, e la voglia di riscatto non manca.

I più popolari su intoscana