Enogastronomia/

Taste: il salone del gusto di Pitti slitta ad aprile

Pitti Immagine sta lavorando alla 15esima edizione della vetrina dell’agroalimentare in sicurezza: si terrà alla Fortezza da Basso, con più spazio per il distanziamento sociale

Il salone Taste

Taste, il salone del gusto di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze gastronomiche italiane, questa primavera tornerà per la sua 15esima edizione a Firenze ma slittando d0slittando di un mese rispetto al consueto appuntamento di marzo.
L’appuntamento con la vetrina che presenta le novità di oltre 400 aziende agroalimentari si terrà da sabato 10 a lunedì 12 aprile alla Fortezza da Basso.

“Dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria nel 2020, torniamo a lavorare a questa nuova edizione con grande entusiasmo e con profonda consapevolezza del momento che stiamo attraversando – spiega Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine – per questo abbiamo ritenuto necessario compiere alcune scelte di fondo a tutela della salute di espositori e visitatori”.

Un’edizione di Taste in sicurezza

Innanzitutto, la sede: Taste lascia la Stazione Leopolda e si sposta alla Fortezza da Basso dove spazi espositivi e aree comuni garantiscono il necessario distanziamento. “I nostri  architetti sono già al lavoro per realizzare un allestimento che rispecchi lo stile che ha sempre caratterizzato Taste”, precisa Agostino Poletto, direttore generale di Pitti.
Sempre in tema sicurezza, sarà esteso anche a Taste il pacchetto straordinario di misure e servizi, #SaferWithPitti, progettato da Pitti in vista dei prossimi saloni fisici. Poi le nuove date, a primavera inoltrata, archiviando così i mesi invernali e incentivare la partecipazione, spiega sempre Poletto.

La piattaforma Pitti Connect

Infine, anche per gli espositori di Taste verrà attivata la piattaforma digitale Pitti Connect, che permette di avvicinare buyer e operatori online.

“Pitti Connect si è rivelato uno strumento molto importante per i nostri espositori. Attraverso questa piattaforma, le aziende di Taste vedranno aumentare le possibilità di essere contattate da buyer e operatori, anche quelli non presenti fisicamente in fiera. Potranno pianificare gli incontri, effettuare video chat e raccontare al meglio i propri prodotti e i propri valori”, conclude Poletto.

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