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Tennis, Jasmine Paolini fa impazzire Roma: sarà finale agli Internazionali

Il sogno di Roma passa da Bagni di Lucca. E oggi quel sogno ha il volto emozionato, lucido e coraggioso di Jasmine Paolini. A 11 anni dall’ultima volta, c’è di nuovo un’azzurra in finale al Foro Italico

Io e il pubblico abbiamo vinto questa partita insieme”, ha detto Jasmine appena terminato il match sul Centrale del Foro italico. E forse non c’è modo migliore per raccontare quanto sta accadendo nella Capitale: un sogno condiviso, una corsa entusiasmante che parte dalla provincia toscana e arriva dritta nel cuore del tennis mondiale.

La 29enne di Bagni di Lucca ha superato con autorità la statunitense Peyton Stearns, rivelazione del torneo e n. 42 del ranking, con il punteggio di 7-5 6-1. Una vittoria che la proietta nella storia del tennis italiano: è la prima azzurra dell’era Open ad raggiungere due finali WTA 1000, la prima a farlo agli Internazionali d’Italia dopo Sara Errani nel 2014.

E pensare che, fino a quest’anno, Paolini a Roma non aveva mai superato il secondo turno. Ora sono cinque le vittorie consecutive, tutte conquistate con grinta, intelligenza, spesso in rimonta e una determinazione che commuove.

Una partenza in salita, poi l’abbraccio del Foro

Il match, come spesso accade per Jasmine, è iniziato in salita. Sotto 0-3, tradita da un po’ di tensione e da una Stearns efficace con il dritto, l’azzurra ha impiegato qualche game a trovare le misure. Ma quando l’ha fatto, la partita ha cambiato volto. Il pubblico del Centrale, caldo come non mai, l’ha accompagnata punto dopo punto, break dopo break, fino alla rimonta. Il primo set, durissimo, si è chiuso 7-5 con quattro giochi consecutivi dell’italiana e tanti errori non forzati dell’americana, visibilmente stanca e meno lucida rispetto ai turni precedenti.

Il secondo set è stato quasi una formalità: Stearns ha ceduto nettamente il campo, Paolini ha alzato il livello del gioco e in meno di 40 minuti ha archiviato la pratica (6-1) con un ace liberatorio.

Orgoglio toscano

Con questa vittoria Jasmine Paolini diventa la terza tennista italiana in finale a Roma nell’Era Open, dopo Reggi ed Errani. Ma è anche qualcosa di più: è l’anima di un movimento che, mai come quest’anno, sta vivendo una vera rinascita. Con Musetti in semifinale, Sinner numero uno al mondo e l’entusiasmo crescente intorno al tennis italiano, Jasmine si inserisce nel cuore di una generazione di talento e passione.

È bellissimo far parte del movimento italiano in questo momento”, ha detto. E lo è ancor di più farlo da toscana, in un torneo che finora l’aveva vista protagonista solo da spettatrice. A 29 anni e 123 giorni, Jasmine è anche la terza finalista più “matura” nella storia del torneo romano. Ma i numeri, oggi, contano poco: quello che resta è l’emozione di un percorso costruito con pazienza, sacrificio e una grande forza interiore.

Una finale da sogno

Sabato, per il titolo, ci sarà Coco Gauff che nella partita più lunga del torneo ha battuto Qinwen Zheng per 7-6(3) 4-6 7-6(4). La numero tre al mondo è una avversaria di livello assoluto, ma Jasmine arriva al match decisivo con la consapevolezza di chi non ha più nulla da dimostrare e tutto da guadagnare. Dopo Madrid, ecco Roma. E stavolta non è solo un punto di arrivo.

 

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