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Pisa in festa per la Torre Pendente: 850 anni fa la posa della prima pietra

Al via le celebrazioni per l’anniversario in Piazza dei Miracoli: in programma visite gratuite, campanile illuminato e un concerto del pianista iraniano Ramin Bahrami

La Torre di Pisa

Un anno all’ombra della Torre Pendente più famosa del mondo. Per gli 850 anni del monumento più iconico in riva all’Arno Pisa ha predisposto un programma di tutto rispetto. Si comincia con la visita gratuita in notturna, mercoledì 9 agosto, di tutti i monumenti di piazza dei Miracoli a Pisa, sito Unesco.

L’Opera Primaziale pisana ha pensato a questo regalo per il compleanno della Torre Pendente, la cui posa della prima pietra risale al 9 agosto 1173. Nei suoi 850 anni di vita si è temuto talvolta per le sorti di questo monumento. Gli interventi compiuti negli ultimi trent’anni sono stati invece decisivi per la sua salvaguardia.

Il programma di mercoledì 9 agosto

La giornata di festa partirà mercoledì 9 agosto alle 10 con l’annullo filatelico davanti al museo delle Sinopie. Alle 12 il suono delle campane coi rintocchi direttamente dalla cella campanaria della Torre. I suoi auguri “personali” di buon compleanno. Alle 21.30 il Campanile della Cattedrale sarà illuminato e sul muro esterno del museo dell’Opera del Duomo sarà proiettato il logo dell’850/o anniversario. Dalle 20.30 alle 24 ingresso gratuito a tutti i monumenti della piazza del Duomo ad eccezione della Torre illuminata a giorno e non visitabile per motivi di sicurezza.

Alle 21.30 sul Graduale della Cattedrale concerto gratuito del pianista iraniano di fama internazionale Ramin Bahrami, considerato uno dei più interessanti interpreti di Bach. Il programma prevede musiche di Bach, Beethoven, Mozart, Brahms, Chopin, Rachmaninov e Mompou. I prati della piazza saranno aperti al pubblico per consentire a tutti di poter seguire il concerto.

In salute dopo 850 anni di passione

La Torre pendente che festeggia gli 850 anni oggi vive di splendida salute, ma viene da un periodo in cui è stata gravemente malata. Come nel settembre del 1995, quando gli esperti della Commissione di salvaguardia scelsero di provare un ancoraggio al terreno per ridurne la pendenza: non funzionò e qualcuno temette il peggio.

Invece la tenacia di Michele Jamiolkowski, ingegnere geotecnico di recente scomparso e presidente di quella commissione, trovò la soluzione vincente, cioè la sotto escavazione del terreno che ha ridotto la pendenza e definitivamente salvato la Torre.

Una sfida vinta per salvare il Campanile

Il salvataggio del Campanile – osserva il presidente dell’Opera primaziale, Andrea Maestrellipermette di arrivare ai festeggiamenti dell’850/o anniversario ma soprattutto è possibile ancora oggi apprezzare lo sforzo progettuale dei nostri antenati nel realizzare la disposizione dei monumenti della piazza del Duomo, sebbene edificati in epoche diverse, non in modo casuale ma tali da rappresentare il percorso della vita umana. Partendo dalla nascita: il Battistero si va alla vita cristiana: la Cattedrale e il suo Campanile, alla sofferenza: l’Ospedale oggi in parte Museo delle Sinopie e alla morte: il Camposanto Monumentale“.

Sostenibilità e accoglienza: i due obiettivi futuri

Il cammino è ancora lungo e per il sito Unesco c’è ancora molto lavoro da fare. “I grandi successi conseguiti nel passato non devono però far pensare che la missione sia compiuta – conclude -. Il futuro si basa su due parole tra loro sinergiche: sostenibilità e accoglienza. Vogliamo guardare ai prossimi anni pensando a un campanile sempre illuminato con energia rinnovabile e pulita e accessibile a tutte le forme di disabilità. Le bellezze della piazza dei Miracoli devono essere accessibili a tutti perché sono state ideate e realizzate per tutti”.

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