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Il tuffo del presidente Giani al Canto alla Rana: “Un’occasione per promuovere Arno e territorio”

Come da tradizione, il governatore della Toscana si è tuffato nelle acque del fiume declamato da Dante nella Divina Commedia, che nasce dal Monte Falterona, la montagna proprio sopra al paese di Stia

È ormai una tradizione dell’estate il tuffo nell’Arno al Canto alla Rana per il presidente Eugenio Giani: un momento per porre l’attenzione sulle politiche della Regione Toscana per l’acqua, i fiumi e la loro gestione. Ma anche un’occasione per celebrare il “fiumicel che nasce in Falterona” di Dantesca memoria.

Economia circolare e difesa del territorio

Tradizionale tuffo in Arno per il presidente Giani al Canto alla Rana – © Marta Mancini

“Ho iniziato quasi per scherzo – spiega il governatore Eugenio Giani -; qualche anno fa, mentre eravamo in riunione a Stia, il sindaco Nicolò Caleri mi propone di fare un bagno per sfuggire al caldo. In modo totalmente improvvisato facemmo insieme un tuffo al Canto alla Rana, luogo descritto anche da Dante nella Divina Commedia.

Questo tuffo è un segno di riconoscimento per la bellezza di questo territorio, per la promozione e la valorizzazione del corso dell’Arno che è il fiume madre per il centro della Toscana, in particolar modo per Firenze, per Pisa e anche per Arezzo, per Empoli, per Pontedera, ovvero laddove la valle dell’Arno coinvolge addirittura sei province della Toscana.

Ritengo che questa giornata sia molto importante per porre l’attenzione sulla natura e sull’ambiente – conclude il presidente –. Il mio vuole essere un messaggio di rilancio sugli interventi, di attenzione sia sotto l’aspetto della depurazione, e quindi del mantenimento della pulizia dei nostri fiumi, ma anche di attenzione all’economia circolare; significa anche continuare i lavori per la difesa del suolo“.

L’Arno protagonista della giornata

Scopo dell’iniziativa è proprio quello di studiare sinergie e progetti per tutelare corsi d’acqua e territori, anche con l’obiettivo di renderli maggiormente fruibili in chiave sostenibile. A parlare di questo è stata Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che  ha ricordato il lavoro effettuato con Casentino H20, il contratto di fiume per il primo tratto dell’Arno che si occupa di “fruizione dei corsi d’acqua, sicurezza idrogeologica e qualità delle acque, tutela dell’ambiente fluviale, sviluppo sociale ed economico del territorio partendo dall’acqua“.

Il presidente Giani e il sindaco Caleri nel parco del Canto alla Rana – © Marta Mancini

Questo è un luogo simbolo del Casentino, emblema della Toscana Diffusa – afferma il sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri. Siamo felici che il presidente anche quest’anno si sia unito al tradizionale tuffo al Canto alla Rana, un luogo amato dai residenti ma anche dai tanti turisti che scelgono questo luogo per le loro vacanze nella natura“.

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