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Uffizi Diffusi, a Bibbona la Maremma si racconta con l’arte

In mostra otto opere, in prestito dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, realizzate nell’Ottocento da celebri pittori macchiaioli

A Bibbona la mostra La Maremma dei Macchiaioli per gli Uffizi Diffusi – © Gallerie degli Uffizi

Otto opere di pittori macchiaioli per raccontare la Maremma toscana. A Bibbona, nell’ambito del progetto Uffizi Diffusi, è in corso la mostra La Maremma dei Macchiaioli. Un’esposizione che celebra l’unione tra arte dell’Ottocento e un territorio tra mare e collina per esaltare il fascino del paesaggio toscano. Nei dipinti esposti tra pennellate e macchie di colore e luce la natura selvaggia di quest’angolo di Toscana sembra vibrare.

La mostra, incentrata su una selezione di otto opere che pittori macchiaioli e post-macchiaioli hanno dedicato ai territori della Toscana del Sud, fa parte del progetto Uffizi Diffusi: è in corso fino al 15 ottobre negli spazi del Comune Vecchio di Bibbona.

A Bibbona la mostra La Maremma dei Macchiaioli per gli Uffizi Diffusi – © Gallerie degli Uffizi

“Sorprendentemente, la Maremma immortalata un secolo dai Macchiaioli è lo stesso paesaggio in cui ogni abitante, ogni turista – sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt si trova immerso anche oggigiorno. In un paese piagato e rovinato dall’overtourism, ci rende felici constatare che vi sono ancora isole pressoché intatte, avendo come prova dipinti di un secolo e mezzo fa. Dipinti che ci invitano a guardare con amore e rispetto profondo – lo stesso sguardo di quei primi artisti della pittura en plein air – i molti tesori della natura offerti ancora da questo meraviglioso scampolo di Toscana”.

I dipinti arrivano in prestito dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze. Cinque sono di Giovanni Fattori: Casa rustica sul mare (1890-95 c.), Maremma toscana (1898 circa), Paesaggio sul mare (1885-1890 circa), Piccola Maremma (1884), Tramonto sul mare (1900 circa).

A questi si aggiungono Scena maremmana (1885-1990) di Eugenio Cecconi, Marina di Giuseppe Abbati, (1862-64), Paesaggio Maremma (1930) di Memo Vagaggini. Le opere “fotografano” la quiete del paesaggio toscano rurale, tra campi e case contadine, sullo sfondo di cieli cangianti che sovrastano il mar Tirreno e dei litorali che ne ricevono le onde.

Prosegue il percorso sempre più ricco, sempre più multiforme, degli “Uffizi diffusi” – aggiunge il presidente della Regione Toscana Eugenio GianiCon questa mostra, “La Maremma dei Macchiaioli”, il progetto “Uffizi diffusi” racconta uno dei nostri territori divenuti mito, che ha fatto breccia nell’animo e nei cuori di tanti artisti che l’hanno rappresentato. I Macchiaioli, elementi fondanti della storia della identità culturale e artistica della Toscana, hanno dato alla Maremma, alla sua dolcezza amara, al suo legame tra uomo e paesaggio, quella unicità e quella forza iconica basata sui valori della natura, che l’hanno resa un tesoro che merita di essere ammirato. E grazie agli “Uffizi diffusi”, la missione viene compiuta”.

Per Bibbona come ribadisce il sindaco Massimo Fedeli un sogno iniziato nel poco più di un anno fa e che si è realizzato “con una mostra che racconta il nostro territorio e quella tradizione agricola che ci caratterizza e nella quale Bibbona affonda le radici. Siamo un comune di poco più di tremila abitanti ma che supera ampiamente il milione di presenze nella stagione estiva. Un’iniziativa di così alto livello culturale, rivoluzionaria nella sua idea di portare l’arte nei piccoli borghi, ci offre un’occasione di visibilità e di offerta turistica di grandissima qualità che vale per tutta la Costa degli Etruschi”.

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