© CDC_STUDIO

Ambiente /

Scarti che diventano risorse: la rivoluzione del riciclo tessile parte dalla Toscana

La startup CDC Studio ha sviluppato Miktòs, una tecnologia brevettata che permette di dare nuova vita a scarti di lavorazione, abiti dismessi o invenduti

A San Miniato sta crescendo una delle realtà più innovative dell’economia circolare italiana. Si chiama CDC Studio la startup che ha brevettato Miktòs, il primo polimero al mondo ottenuto al 100% da fibre tessili miste, capace di sostituire la plastica vergine nella produzione di oggetti per design, moda, arredo, edilizia, packaging e automotive. Ma c’è di più: oltre a essere pienamente compatibile con i processi produttivi esistenti, è anche riciclabile all’infinito.

Un’innovazione che risponde a una delle sfide più urgenti del settore tessile: cosa fare degli scarti composti da fibre eterogenee, generalmente impossibili da riciclare e destinati alla discarica.

Come è nata l’idea

I fondatori di CDC_Studio – © CDC_STUDIO

“Lavoravo come libera professionista nel mondo della moda  – racconta Cristina Di Carlo, founder di CDC Studio – e ogni giorno vedevo quanto spreco si generasse: materiali inutilizzati, prodotti invenduti, intere lavorazioni destinate a diventare scarto. Da lì è nato un pensiero: trasformare ciò che consideriamo ‘rifiuto’ in una nuova opportunità“.

Cōēo è il nome del suo primo brevetto: un coating che proviene al 100% da imballaggi a fine vita. Può essere utilizzato su tutti i tipi di tessuti e pellami, permettendo di recuperare rimanenze di magazzino e prodotti difettati.

Continuando a sperimentare siamo arrivati a Miktòs: il primo materiale ottenuto interamente da fibre tessili miste”.

Questo nuovo composto consente di produrre una vasta gamma di oggetti: tacchi, bottoni, grucce, elementi di design. La sua forza sta in due caratteristiche chiave: è riciclabile all’infinito e può essere lavorato con i macchinari industriali già esistenti.

Miktòs (black compound) e bottoni in Miktòs – © CDC_STUDIO

Dallo scarto al prodotto

Il modello di business di CDC Studio è circolare: le aziende consegnano i propri scarti di produzione e ricevono in cambio granuli di Miktòs già pronti per essere trasformati nei loro manufatti.

Per esempio, un nostro cliente che produce divani ci affida i suoi scarti di tessuto e, da quel materiale, realizza i piedini dei divani stessi. È economia circolare nella sua forma più autentica“.

Miktòs (red compound) – © CDC_STUDIO

Premi e riconoscimenti

Negli ultimi mesi, l’idea ha anche conquistato riconoscimenti nazionali. A Venezia, al Teatro La Fenice, Cristina Di Carlo si è aggiudicata il “Premio speciale giovane imprenditore” nel corso della XII edizione del Premio Impresa Ambiente.

Nell’ambito della Maker Faire Rome, Miktòs ha vinto poi al contest MakeITcircular, dedicato a progetti che promuovono il riciclo e il riuso.

“Sono gratificazioni importanti, significano molto per il nostro lavoro. Continueremo su questa strada per migliorare ulteriormente”.

Una startup che guarda al futuro

Il team di CDC_Studio – © CDC_STUDIO

Oggi CDC Studio è un team giovane e strutturato che guarda a nuove opportunità. “Con l’arrivo delle nuove normative europee sulla sostenibilità, l’interesse da parte delle aziende per il nostro progetto è aumentato. Siamo nella fase del passaggio da startup a scale-up – continua l’imprenditrice – e stiamo aprendo un nuovo impianto pilota qui sul nostro territorio”.

E quando si parla di futuro, Di Carlo ha le idee chiarissime.

“Tra qualche anno vedo CDC Studio nei principali Paesi dove arrivano gli scarti tessili. La nostra tecnologia è semplice, replicabile, alla portata di molte realtà. Il mio sogno è costruire un sistema globale di recupero delle fibre miste: materiali oggi percepiti come un rifiuto ‘difficile’, ma che hanno il potenziale per diventare una nuova risorsa”.

I più popolari su intoscana
intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.