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Alluvione, Giani a Vaiano: “Mai più tombature di corsi d’acqua”

Questa mattina il sopralluogo del commissario per l’emergenza insieme al sindaco Bosi: prima tappa alla villa del Mulinaccio, poi nel centro storico che sarà oggetto di un progetto di riqualificazione

Il sopralluogo di Giani a Vaiano

Non saranno più effettuate tombature di fiumi e corsi d’acqua e verranno messi in campo interventi immediati per riportare in luce quelli che ancora sono cementificati. È quanto emerso questa mattina dal sopralluogo del presidente della Regione e commissario per l’emergenza, Eugenio Giani, a Vaiano, il comune pratese trai più colpiti dall’alluvione di novembre.

Alla villa del Mulinaccio tante persone ancora al lavoro

Giani, accompagnato dal sindaco Primo Bosi,  ha prima visitato uno dei luoghi simbolo del piccolo centro della Val di Bisenzio, la villa del Mulinaccio, dove oggi tanti volontari, mobilitati dal primo cittadino, si sono dati appuntamento per ripulire e spalare il fango che ancora occupa tanti spazi dello storico edificio. Successivamente Giani si è recato a Vaiano, per verificare la situazione del fosso Trescellere, fiume tombato che nei giorni dell’alluvione è letteralmente esploso invadendo le strade del paese.

“Bosi ha mobilitato volontari e cittadini per provvedere al recupero e alla ripulitura e accanto a lui ho potuto assistere in prima persona all’impegno di tante persone – ha detto Gianiche in queste settimane hanno dovuto, in prima battuta, far fronte ai danni subiti dalle proprie abitazioni e imprese. E che stamani si sono date appuntamento per cercare di riportare alla normalità un luogo simbolo di una comunità duramente colpita. Ancora oggi, a più di un mese da quei drammatici giorni, è impressionante constatare la distruzione provocata dalla furia delle acque”.

Un progetto di riqualificazione urbana per Vaiano

Tappa successiva nel centro storico di Vaiano, dove oltre un mese fa il rio Trescellere, tombato negli anni cinquanta e che scorre nel ventre del paese, è esploso. “Fortunatamente – ha aggiunto Giani – scorreva sotto un capannone inutilizzato vari anni, l’ex filatura Dainelli, chiusa nel 2012. Questo ha consentito di demolire l’edificio e riportare alla luce il corso d’acqua che non sarà più tombato, così come non verranno effettuate altre tombature. Grazie a risorse regionali sarà realizzato un importante progetto di riqualificazione urbana, per garantire che il corso d’acqua che scorre lungo il centro di Vaiano possa armonizzarsi col centro storico. Un intervento che dovrà servire da monito e messaggio per tutti i Comuni toscani, per riportare in luce corsi d’acqua ed eliminare tombature ancora esistenti”.

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