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Castagna del Monte Amiata Igp, una prelibatezza da gustare tutto l’anno

Il settimo video realizzato nell’ambito della campagna di comunicazione regionale su Dop e Igp racconta caratteristiche e curiosità di un ingrediente prezioso per la cucina toscana, impiegato in molte ricette tipiche e genuine

Marrone, bastarda rossa e cecio: sono queste le varietà che danno vita all’Igp castagna del Monte Amiata, tra i prodotti più amati della Toscana, non solo nel periodo autunnale. Protagonista di feste e sagre, infatti, la castagna amiatina può essere consumata fresca o “lavorata” e, quindi, gustata tutto l’anno sotto forma di farina, birra, dolci, pasta, confetture, e tanto altro.

La rubrica Nato in Toscana

La castagna del Monte Amiata Igp è anche protagonista della rubrica Nato in Toscana, un’iniziativa che rientra tra le attività informative messe in piedi grazie all’intesa che la Regione Toscana ha siglato con le associazioni dei consumatori del Comitato Regionale Consumatori Utenti (CRCU) e le organizzazioni professionali dell’agricoltura (Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura).

Scopo della campagna è far conoscere al pubblico i prodotti che mangiamo, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana.

Nell’ambito di questo protocollo, verranno realizzati dei video per raccontare l’offerta agroalimentare regionale, in particolare i 16 prodotti Dop e i 15 Igp.

Castagna del Monte Amiata Igp


La coltura del castagno da frutto ha da sempre avuto diffusione nell’area amiatina grazie alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli ed è stata per molto tempo la principale – se non l’unica – fonte di cibo per la popolazione in alcuni periodi dell’anno. In questo territorio nasce l’Igp Castagna del Monte Amiata per le castagne fresche.

La castagna è protagonista di molte ricette tipiche locali, sia dolci che salate, come il castagnaccio, il pane e le minestre di castagne.

Il disciplinare

La coltivazione del castagno avviene a quote comprese fra 350 e 1000 m di altitudine, su terreni derivati dal disfacimento di rocce vulcaniche acide.

Durante la fase produttiva non possono essere utilizzati fertilizzanti di sintesi e fitofarmaci. La raccolta avviene da metà settembre a metà novembre e deve essere fatta a mano o con mezzi meccanici idonei tali da salvaguardare il prodotto.

La conservazione delle castagne può essere eseguita con vari metodi: cura in acqua fredda per un massimo di 7 giorni, sterilizzazione con bagno in acqua calda e successivo bagno in acqua fredda, o surgelazione, ma mai tramite aggiunta di additivi o altre sostanze.

Castagna del Monte Amiata IGP

Le varietà utilizzate per la produzione sono: marrone, bastarda rossa e cecio. Per l’immissione al consumo i frutti freschi devono appartenere a una sola delle tre varietà, con divieto assoluto di mescolare fra loro le partite di varietà diverse.

Per garantire la tracciabilità del prodotto, le fustaie da castagno da frutto sono iscritte in un apposito albo regionale, ed entro 10 giorni dalla fine della raccolta devono essere comunicati i quantitativi di produzione all’organismo che gestisce l’albo.

Come si riconosce il prodotto

Castagna del Monte Amiata IGP

Sull’etichetta devono comparire le seguenti indicazioni: castagna del Monte Amiata Igp; logo europeo della Igp; nome della varietà delle castagne contenute nella confezione (Marrone, Bastarda Rossa, Cecio); nome, cognome e ragione sociale del produttore, nonché ditta e sede di chi ha effettuato il condizionamento del prodotto.

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