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Farina di neccio Garfagnana DOP, la Commissione europea approva le modifiche al disciplinare

I ritocchi riguardano lo slittamento di due mesi della data ultima per l’iscrizione annuale ai controlli obbligatori della DOP e l’introduzione di un nuovo packaging. La vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi: “Modifiche minori ma che facilitano il lavoro dei produttori”

Viaggio in autunno alla scoperta dei castagneti sulle montagne della Toscana - © Dan74

Via libera ad alcune modifiche del disciplinare della Farina di neccio della Garfagnana DOP. La Commissione le ha approvate con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Si tratta di piccole modifiche, preparate da un lungo lavoro messo a punto dall’Associazione castanicoltori della Garfagnana, presieduta da Stefano Bresciani. Un lavoro che si è concretizzato con la presentazione della domanda di modifica lo scorso marzo 2021 che apre nuove speranze ai produttori della Farina di neccio, che si stanno riprendendo da anni di raccolto sotto attacco del cinipide.

Le modifiche

I ritocchi riguardano nella fattispecie: lo slittamento di due mesi (da fine giugno a fine agosto) della data ultima per l’iscrizione annuale ai controlli obbligatori della DOP e l’introduzione di un nuovo packaging.

L’aver spostato la data ultima di adesione a fine agosto permette ai produttori di avere a disposizione tempo prezioso che potrà dare loro modo di capire se la stagione – sempre più influenzata dei cambiamenti climatici – sarà produttiva oppure no. E quindi comprendere se hanno effettivamente a disposizione prodotti da sottoporre al sistema di controllo.

L’Associazione ha anche deciso di semplificare e ridurre i costi sostituendo il sacchetto trasparente inserito in una fascia di cartone con un sacchetto quadrangolare del medesimo colore per tutti, di materiale riciclabile o compostabile pluristrato, facilmente lavorabile anche da piccoli produttori quale è la realtà produttiva della Garfagnana, ma che può essere anche meccanizzabile.

Ci sono poi altri lievi modifiche che riguardano l’aggiornamento amministrativo dei nomi dei Comuni, e, ben più rilevante, la tipologia e le informazioni di confezionamento.

Nessuna modifica agli elementi qualitativi che anzi potranno essere comunicati in etichetta quali la “lenta essiccazione” delle castagne nei metati – gli antichi essiccatoi in pietra realizzati nei castagneti-, il rispetto della tradizione per l’uso di “macine a pietra” dei caratteristici “mulini ad acqua”, per avere la dolcissima e profumata Farina di neccio della Garfagnana DOP controllata e certificata immessa sul mercato a partire dal 1 dicembre, come vuole la tradizione.

Un aiuto per i produttori e le imprese

Modifiche minori ma che facilitano il lavoro e danno più agio ai produttori con l’auspicio – dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardiche anche i giovani castanicoltori che in queste stagioni recenti stanno recuperando appezzamenti appartenuti alle proprie famiglie da generazioni, aderiscano a questa storica produzione e insieme lavorino alla tutela e allo sviluppo della Farina di neccio della Garfagnana DOP, una delle 31 DOP e IGP che la Toscana offre a chi cerca la qualità”.

Voglio ringraziare Stefano Bresciani e con lui l’Associazione castanicoltori della Garfagnana per il prezioso lavoro fatto – ha commentato il consigliere regionale Mario Puppache mi auguro possa portare nuovi benefici alle imprese del territorio e quindi sviluppo di un’attività che da sempre riesce a coniugare crescita economica, valore ambientale e qualità alimentare. Alcune modifiche al disciplinare, inoltre, intervenendo sulla semplificazione rappresentano certamente un valore aggiunto per i produttori. Un ringraziamento anche alla vicepresidente Saccardi per la sensibilità e l’attenzione che sta dimostrando nei confronti del settore”.

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