Enogastronomia /Vino

Generazione Sangiovese, vignaioli e produttori in difesa del vitigno toscano

Un movimento per promuovere la cultura del vino artigianale e autentico nel segno di memorie, tradizioni e valori condivisi e contro una viticoltura industrializzata

Hanno unite le forze in difesa da ogni tipo di omologazione del vitigno simbolo di questa terra. Il loro nome è Generazione Sangiovese. Dietro questo progetto c’è un grappolo di vignaioli e proprietari di aziende vinicole delle colline toscane, decisi a promuovere la cultura del vino toscano, artigianale e autentico nel segno di memorie, tradizioni e valori condivisi. L’idea di creare un movimento rappresentativo è venuta a Filippo Mazzorana e Costanza Cuccuini in piena pandemia: hanno creato Enocofi srls, società di consulenza enologica e servizi alle aziende vitivinicole. “Volevamo offrire un’attività professionale e familiare per dare ai produttori di vino un sostegno concreto per la crescita delle loro aziende” spiegano i due.

Generazione Sangiovese, artigiani del vino

Dall’offerta di servizi alla nascita del movimento “Generazione Sangiovese” il passo è stato breve. Molti i produttori che si sono identificati in quello che è una sorta di manifesto dove il vino “nasce da competenza, esperienza e passione, figlio di una cultura tramandata nelle singole famiglie toscane, di generazione in generazione, e valorizzata da questo nuovo progetto“. Tutti i produttori di Generazione Sangiovese conoscono pregi e difetti della coltivazione del nobile vitigno a bacca rossa e soprattutto temono gli effetti di una “viticoltura industrializzata sempre più invadente e svilente“.

Generazione Sangiovese – il sangiovese

Generazione Sangiovese” esprime valori come “lavoro, memoria, competenza, esperienza e passione“. Si tratta di realtà vinicole affini per valori e caratteristiche, legati da memorie che in questi terreni affondano le loro radici. Sono artigiani e imprenditori, orgogliosi di se stessi e convinti sostenitori di una viticoltura sostenibile e rispettosa anche nei confronti dei consumatori. Troviamo storie come quella di Elena Barucci del Poderino, tra Siena e Castellina in Chianti, che porta avanti l’azienda della sua famiglia dalla fine del 1800 e l’Azienda Agricola Poggiagrilli di Giacomo e Rolando Lucii dove “essere vignaiolo è la loro stessa identità”. A Valdilago si produce vino da tre generazioni: per Marco Mancini e la moglie Samanthail vino ce lo abbiamo nel sangue, è passione. È uno stile di vita senza orari e giorni. Cerchiamo di fare sempre la cosa giusta per portare il miglior prodotto in cantina”.

Nella Fattoria Terranuova si producono vini Igt bianco e rosso, Chianti Docg, Vin Santo del Chianti e olio extravergine di oliva della zona. Li producono Marco e Giovannavignaioli per passione, perché crediamo in ciò che facciamo e lottiamo per ciò in cui crediamo, con lo scopo di valorizzare i prodotti del nostro grande territorio”.

L’Azienda Agricola La Collina nasce alla fine degli anni ’60 a San Casciano in Val di Pesa, nel cuore del Chianti Classico, grazie alla passione del viticoltore Riccardo Camiciottoli, oggi è di proprietà della figlia Ilaria e di suo marito Enrico: “curiamo la terra anche se a volte è ruvida, perché passeggiare nel nostro vigneto e poter ammirare la luce che filtra tra i grappoli maturi, ricompensa il duro lavoro. Lavoriamo in cantina perché il suono del mosto che sussulta nei tini ci dona la sicurezza di un respiro costante che attraverso la svinatura, la sfecciatura e i lunghi travasi, porta alla spillatura dal tino e a quel primo sorso che ci permette di pensare “ce l’abbiamo fatta!”.

La Agricola del Chianti è di proprietà della famiglia Sardelli e raggruppa tre fattorie: la Fattoria di Doccia, la Fattoria di Pigneto e parte di quella di Tigliano e la Tenuta “I Casali”: “questa passione per i nostri prodotti e l’amore per il nostro lavoro ci ha spinti a dedicarci anche all’attività agricola“. L’azienda agricola Perelli nasce 100 anni fa nella campagna a cavallo tra le province di Arezzo, Siena, Firenze, dall’amore di Federico Bindi per la terra e le sue produzioni. Oggi Sergio e Luciana sono “due vignaioli entusiasti: il progetto intrapreso dal 2018, l’anno zero di inizio imbottigliamento delle nostre 5 linee di vino, è il risultato dell’armonizzazione di attitudini storiche, moderna tecnologia e il lavoro di persone qualificate e appassionate“. 

I più popolari su intoscana