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Nasce l’alfabeto della gentilezza, bambini a lezione di buone pratiche e di inclusione

L’idea della fiorentina Gaia Simonetti, ambasciatrice del progetto Costruiamo Gentilezza, promossa dall’associazione Cor et Amor. Il progetto si rivolge alle classi di elementari e medie

- © Beatrice Mihaela / Shutterstock

Educare alla gentilezza partendo dall’Abc. E’ nato a Firenze con questo scopo l’Alfabeto della Gentilezza, promosso dall’associazione Cor et Amor. L’idea è venuta alla fiorentina Gaia Simonetti, ambasciatrice del progetto Costruiamo Gentilezza. Gaia, che nella vita si occupa della comunicazione del Museo del Calcio di Coverciano, ha pensato a un’iniziativa in grado di valorizzare le buone pratiche, i gesti dettati dal cuore,  la bellezza dell’offrire un aiuto senza nulla chiedere in cambio. Qualcosa di semplice e immediato come imparare l’alfabeto. L’associazione ha subito sposato la sua idea. Ecco quindi che, lettera dopo lettera, emerge un mondo popolato di A di amico, B di bellezza, C di ciao, D di dolcezza, E di emozioni continuando fino alla lettera zeta. La dimostrazione pratica che le parole sono importanti.

Gaia Simonetti

Ho sempre pensato che la gentilezza fosse più di una semplice parola -racconta Gaia Simonetti – . Sarà che io ho di fronte agli occhi il modello di mia nonna e il suo dire grazie per ogni cosa, tutti i giorni. Mi sono avvicinata casualmente a questa associazione e al suo progetto. Sono stata nominata ambasciatrice, in tutta Italia siamo oltre 560. Penso che la gentilezza sia sinonimo di agire e, immaginando la riapertura delle scuole e la ripartenza delle attività per i bambini, ho pensato di promuovere l’alfabeto della gentilezza e delle emozioni. Parole belle, che possano essere fonte d’ispirazione per i giovani”.

Ecco quindi che l’alfabeto della gentilezza parte da Firenze ed è pronto a raggiungere oltre che l’Italia intera anche i paesi dell’Unione Europea. “E’ un progetto che può essere declinato in ogni lingua e che si presta per coinvolgere i bambini – sottolinea Gaia – . Un modo per praticare la gentilezza. Chiunque può aderire, basta compilare l’elenco delle parole belle e che fanno stare bene partendo dalla A e arrivando fino alla Z. Può essere scritto a mano o realizzato con i disegni. Una volta completato può essere inviato all’associazione Cor et Amor, presieduta da Luca Nardi. L’idea è di promuovere gli alfabeti e farli conoscere al grande pubblico”.

Le panchine viola di via Canova

Per l’associazione Cor et Amor che ha scelto come colore proprio il viola, frutto dell’unione del rosso di cuore e del blu di mente, l’alfabeto della gentilezza è solo l’ultima di una serie di iniziative portate avanti anche a Firenze. Quest’estate sono state inaugurate due panchine viola, nell’ambito del progetto nazionale ‘Costruiamo Gentilezza’ e della ‘Settimana nazionale delle panchine viola’, nel giardino condominiale di via Canova 166, a Firenze (Quartiere 4), adiacenti al murale dedicato al capitano della Fiorentina Davide Astori. Le panchine viola sono un simbolo ma soprattutto uno strumento per portare le buone pratiche di gentilezza nelle comunità locali e sportive attraverso un complemento d’arredo facilmente riconoscibile che identifichi simbolicamente la gentilezza come valore condiviso.

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