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Strage di Viareggio, la sentenza dell’appello bis: l’ex ad Moretti condannato a cinque anni

La decisione della Corte di appello di Firenze dopo circa sei ore di camera di consiglio: 13 condanne e 3 assoluzioni

Strage di Viareggio

L’appello bis per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, che costò la vita a 32 persone, si chiude con la condanna a 5 anni per l’ex amminisratore delegato di FS e Rfi Mauro Moretti. Una pena ridotta rispetto al primo appello, che prevedeva una condanna a 7 anni. Nel nuovo processo disposto dalla Cassazione, nelle aule del tribunale di Firenze,  la procura generale aveva chiesto 6 anni e 9 mesi. Rispetto ai precedenti gradi di giudizio, per la prima volta Moretti non ha rinunciato ad avvalersi della prescrizione.

La sentenza arriva dopo circa sei ore di camera di consiglio. La Corte di appello di Firenze si è ritirata verso le 11 di mattina e al momento della lettura, Moretti non era presente in aula. L’ex ad è stato condannato per i reati di disastro ferroviario, incendio e lesioni colpose. Dichiarata estinta per prescrizione il reato di omicidio colposo, seguendo le indicazioni della Cassazione. Esclusa poi la colpa dell’omessa disposizione della riduzione della velocità dei convogli merci. Il solo reato di disastro ferroviario è contestato agli altri imputati.

In totale sono 13 condanne e 3 assoluzioni. Condannati i manager del gruppo Fs: Michele Mario Elia (ex ad Rfi) e Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia) a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni, Mario Castaldo (direttore Divisione Cargo Trenitalia) a 4 anni. Condannati anche gli altri imputati tedeschi: 6 anni a Rainer Kogelheide ad di Gatx Rail Germania e a Peter Linoswki responsabile manutenzione Gatx; 5 anni e 4 mesi a Johannes Mansbart (ad Gatx Rail Austria), 5 anni 6 mesi e 20 giorni a Roman Mayer (responsabile manutenzione Gatx Austria); 4 anni 5 mesi e 20 giorni a Helmut Brodel (responsabile officina Jugenthal); 4 anni e 5 mesi a Uwe Kriebel operatore di sala alla Jugenthal; 4 anni e 8 mesi a Andrea Schroter tecnico di Jugenthal.

Ridotte rispetto alla prima sentenza,  le condanne per due manager della impresa ferroviaria Cima Riparazioni. La corte ha stabilito una pena di 2 anni 10 mesi e 20 giorni per Paolo Pizzadini (capo commessa) e Daniele Gobbi Frattini (responsabile tecnico). Il tribunale di Lucca li aveva condannati a 6 anni e e 6 mesi, il primo appello aveva già diminuito la condanna a 4 anni.

Assolti Joachim Lehmann, supervisore e responsabile esami Jungenthal, Francesco Favo, certificatore per la sicurezza di Rfi, e Emilio Maestrini, responsabile dell’unità produttiva direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema di Trenitalia. Per Junghenthal la procura generale aveva chiesto una condanna a 6 anni e 9 mesi, mentre per Favo a 3 anni e 9 mesi e per Maestrini 3 anni e 8 mesi.

“La sentenza restaura la verità negata anche oggi in udienza, lenisce i patimenti di tanti offesi e sanziona in modo proporzionato alla gravità dei fatti i responsabili”, commenta l’avvocato Francesco Bevacqua, parte civile per la Regione Toscana.

L’udienza a Firenze e le dichiarazioni (contestate) di Moretti

A conclusione dell’udienza, Mauro Moretti ha rilasciato dichiarazioni spontanee molto contestate dai familiari delle vittime presenti in aula. “Trasforma l’aula di un tribunale in un consiglio di amministrazione”, affermano in un post su Facebook i familiari delle vittime della strage di Viareggio.

“Moretti – ha detto Marco Piagentini in un video prima della sentenza – al momento in cui ha citato le vittime e le loro famiglie, ha fatto indignare noi familiari perché non può citare i familiari delle vittime dopo 13 anni, strumentalizzandoli per un proprio tornaconto. Questo è vergognoso, è di basso profilo”. Inoltre “ha confermato che lui è responsabile della sicurezza in ferrovia, proprio come dicono i nostri avvocati da 12 anni. Infine, Moretti ha detto che lui ha avuto la disponibilità economica più grande in ferrovie e che lui ha fatto molto per la sicurezza ferroviaria. Allora come è possibile che con tutte le procedure, tutti i soldi che hanno messo in sicurezza, a Viareggio sia transitato un treno come una bomba”.

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