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Val d’Orcia set a cielo aperto, a passeggio col Gladiatore e il Paziente Inglese

Una terra “da film” per i grandi capolavori del cinema: da Ridley Scott a Franco Zeffirelli, da Bernardo Bertolucci a Francesco Nuti tante le scene girate qui

Poggio Manzuoli in Val d’Orcia, la casa di Massimo Decio Meridio a San Quirico d’Orcia

Il poeta Mario Luzi definì una volta la Val d’Orciaun luogo concreto ma aperto a tutti i sogni“. Il paesaggio toscano riconosciuto patrimonio dell’Unesco ha fatto sognare il grande pubblico in tanti film, foto e pubblicità. Un set a cielo aperto che ha alimentato negli ultimi trent’anni un ancor più intenso flusso turistico.

Il fascino esercitato dalla storia e dall’architettura di piccoli borghi medievali, la perfezione del paesaggio agrario, giunto ai giorni nostri senza che il progresso lo alterasse irrimediabilmente, costituiscono un’attrazione irresistibile per i filmakers. Questo spiega perché un angolo di campagna toscana è divenuto un luogo cinematografico per eccellenza.

La Val d’Orcia nel “Gladiatore” di Ridley Scott

A casa del Gladiatore

La Val d’Orcia, che per esigenze di copione è in Spagna, compare nel film Il Gladiatore, capolavoro di Ridley Scott del 2000. Celebre la scena in cui Russell Crowe torna dai suoi cari dopo essere stato gravemente ferito, ma trova la moglie e il figlio uccisi dai sicari del neo imperatore Commodo.

Il profilo dell’ azienda agricola di Poggio Manzuoli nei pressi di San Quirico d’Orcia ha fatto il giro del mondo. Ancora oggi a distanza di oltre 20 anni è meta di pellegrinaggio insieme allo scorcio di Terrapille, nella campagna di Pienza, dove sono state girate con Russell Crowe le scene ambientate nei Campi Elisi.

Bagno Vignoni

La magia da Nostalghia di Bagno Vignoni

Nostalghia capolavoro di Andrej Arsen’evic Tarkovskij uscito nel 1983 è stato girato nelle campagne senesi e soprattutto a Bagno Vignoni. Le location, esaltate dalla splendida fotografia di Giuseppe Lanci, ci restituiscono su grande schermo le suggestioni della Val d’Orcia nei mesi invernali.

In particolare la magia della piscina di Santa Caterina nella famosa scena della candela, nella quale il protagonista Gorcakov adempie alla promessa fatto a Domenico, il matto di Bagno Vignoni.

Nella piazza con la grande vasca è ambientata pure la scena del bagno notturno di “Al lupo al lupo”, film del 1992 diretto e interpretato da Carlo Verdone, con Francesca Neri e Sergio Rubini.

Il monastero del Paziente Inglese

A metà degli anni Novanta il monastero di Sant’Anna in Camprena di Pienza, noto per gli affreschi del Sodoma, ospitò diverse scene del Paziente Inglese, girato dal regista, commediografo e sceneggiatore Anthony Minghella, scomparso nel 2008.

Il film vinse l’Oscar per la regia nel 1997, ed è ancora oggi considerato uno dei migliori film inglesi di tutti i tempi. In particolare nel monastero di Camprena furono ospitate le scene della casa di cura in cui l’infermiera Hana accudisce il paziente inglese dal viso sfigurato: qui rivive tramite flashback l’amore tormentato per Katharine, incontrata in Egitto durante la Prima Guerra Mondiale.

Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci

Io ballo da sola tra Chianti e Val d’Orcia

Sempre a metà degli anni Novanta uscì sul grande schermo il film generazionale “Io ballo da sola”, di Bernardo Bertolucci. Un film con Jeremy Irons che consacrò la giovanissima Liv Tyler, futura protagonista di molti blockbuster hollywoodiani.

Questo film, omaggio alla bellezza e alla gioventù, fu girato tra Gaiole in Chianti e la Val d’Orcia. Qui nella storica villa Bianchi Bandinelli il regista italiano decise di far recitare la scena della festa e della notte d’amore tra la protagonista e il suo giovane amico.

Il Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli

La Verona di Romeo e Giulietta… a Pienza

Il “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli è stato girato nel 1968 e premiato con due Oscar. In questo caso fu Pienza e gli interni e il cortile di Palazzo Piccolomini ad ospitare molte scene del film. La Val d’Orcia a “sostituirel’austera Verona, luogo scelto da William Shakespeare per mettere in scena il tragico amore tra i due giovani.

Le curve di Monticchiello – © Teatro Povero di Monticchiello

La Val d’Orcia nel cinema italiano

La Val d’Orcia è amatissima da registi e set stranieri ma esercita un fascino irresistibile anche tra gli italiani. Alcuni scorci della Val d’Orcia sono visibili anche ne “Il Cristo proibito”, film del 1951 di Curzio Malaparte.

Lungo le celebri curve di Monticchiello e in un casale in Val d’Orcia, è stato in parte ambientato nel 1991 “Donne con le gonne”, uno dei capolavori di (e con) Francesco Nuti.

La natura della Val d’Orcia è protagonista del lungometraggio “Mare di Grano andato in onda nel 2020 su Rai Due, per la regia di Fabrizio Guarducci con Sebastiano Somma, Ornella Muti e Paolo Hendel.

In “Tutti per 1 – 1 per tutti, commedia del 2020 di Giovanni Veronesi la Val d’Orcia compare a più riprese. Il cast con Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo, Valerio Mastrandea, Margherita Buy e Giulia Michelini compare tra Pienza, San Quirico d’Orcia e Castiglione d’Orcia.

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