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Banksy l’artista più sfuggente al mondo protagonista di una mostra immersiva a Firenze

La Cattedrale dell’Immagine di Firenze apre le sue porte per ospitare “INSIDE BANKSY: Unauthorized Exhibition”, un’esperienza immersiva dedicata allo street artist diventato icona internazionale

Il 26 novembre apre nel cuore di Firenze, a due passi da Ponte vecchio, una mostra immersiva che racconta la storia di Banksy attraverso una raccolta di immagini, suoni e musica che evoca la cultura underground di Bristol e che offre una panoramica sullo street artist più famoso e allo stesso tempi più segreto del mondo: “INSIDE BANKSY: Unauthorized Exhibition”.

La chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte, conosciuta come Cattedrale dell’Immagine ospiterà una mostra interattiva dedicata all’artista più sovversivo e satirico della scena street art mondiale, prodotta da Crossmedia Group con il contributo di Gianni Mercurio.

Artista o vandalo? Banksy è un artista contemporaneo che attraverso poesia e umorismo condisce le sue opere d’arte con forti dichiarazioni politiche e provocazioni apparsi su strade, muri e ponti di tutto il mondo.

La street art di Banksy è di natura satirica e sovversiva. Le sue opere combinano un umorismo oscuro con graffiti eseguiti con la tecnica dello stencil.

In un rovesciamento paradossale le opere d’arte che sono nate “libere” come graffiti per le strade si trovano oggi nelle case d’asta e nei musei più importanti del mondo.

The Wall Off Hotel in Cisgiordania

Nel 2017  Banksy realizza una delle sue opere più importanti aprendo il Walled Off Hotel a Betlemme di fronte al muro di separazione che divide la Cisgiordania e lo stato d’Israele.

L’hotel dispone di dieci stanze con vista sulla controversa barriera e vanta provocatoriamente “la vista peggiore di qualsiasi hotel del mondo”.

È una vera impresa commerciale che invita a portare i turisti e lavoro in una città la cui economia è stata pesantemente danneggiata dai sempre più rigidi controlli sugli spostamenti tra Israele e la Palestina.

L’hotel contiene decine di opere di Banksy, un bar a tema, installazioni interattive ed è dotato di uno spazio espositivo riservato a mostre temporanee di artisti emergenti palestinesi.

Banksy è anche intervenuto fisicamente sul muro per un totale di nove opere lungo tutto il perimetro della struttura.

La mostra interattiva

La mostra ospitata a Firenze è un tributo “non ufficiale” all’artista di Bristol, un percorso digitale innovativo su Banksy che va dai suoi primi graffiti a sfondo politico sull’incoerenza della società occidentale e la manipolazione dei media, al suo contributo al mondo della musica.

Questa mostra non autorizzata presenta una narrazione multimediale ricca di attività che guideranno i visitatori attraverso un percorso sensoriale, emotivo e immersivo.

Non solo si potranno ammirare le opere d’arte, ma gli ospiti potranno anche entrare letteralmente nell’universo multiforme dell’artista grazie all’esperienza VR con le cuffie Oculus VR e comprendere al meglio la visione dell’artista britannico.

I visitatori potranno anche cimentarsi nella creazione di graffiti brandendo la bomboletta spray (e portare a casa le loro creazioni).

L’esperienza dura circa 60 minuti. È aperta a tutte le età (i minori devono essere accompagnati; i bambini sotto i 5 anni entrano gratuitamente).

Disponibili in esclusiva tramite Fever, la principale piattaforma globale di scoperta dell’intrattenimento dal vivo, i biglietti sono acquistabili a partire da 15 euro.

Chi è veramente Banksy?

Sono molte le teorie su chi si nasconda dietro alla figura di Banksy.

C’è chi dice che sia un collettivo di sei artisti, chi ha ipotizzato si tratti del musicista della band inglese dei Massive Attack: Robert Del Naja, che non ha mai smentito i rumors.

Secondo uno studio condotto dal Mail on Sunday nel 2008, l’elusivo artista britannico sarebbe l’artista Robin Gunningham, già studente della Bristol Cathedral Choir School.

I risultati di questa inchiesta sono stati confermati dagli studiosi della Queen Mary University di Londra che, servendosi del metodo di indagine della ‘profilazione geografica’, mutuato dalle tecnologie poliziesche per la ricerca di criminali, hanno fatto corrispondere l’identità di Banksy a Gunningham.

Una cosa è certa, in un mondo in cui tutti cercano di diventare famosi anche solo per 5 minuti, Banksy preferisce l’anonimato.

Banksy

Informazioni sull’evento:

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