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Centri per l’impiego: un’intesa per rafforzare e digitalizzare i servizi

Firmato in Regione il protocollo per aumentare l’organico di Arti e investire per migliorare le sedi e i servizi digitali: nel 2022 sono state prese in carico oltre 239mila persone

La firma dell’intesa per i Centri per l’impiego

Rafforzare la rete regionale dei Centri per l’impiego, investendo in risorse umane, sedi e infrastrutture digitali per aumentare le prestazioni, anche online. È questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato ieri tra Regione Toscana, Agenzia regionale toscana per l’impiego e Cgil, Cisl e Uil: nell’accordo c’è il completamento entro un anno della pianta organica di Arti da 1068 dipendenti.

Il modello toscano per l’impiego

Un’intesa che ribadisce il modello toscano che mette il pubblico al centro, in una logica cooperativa con il privato accreditato e conferma il metodo della concertazione con i sindacati come strumento centrale per garantire servizi sempre più efficienti. Un modello che in questi anni è stato seguito per elaborare il nuovo Patto per il lavoro e realizzare Gol (Garanzia occupabilità lavoratori), il programma di riforma delle politiche attive previsto dal Pnrr.

“Questa nuova intesa dà prosecuzione al percorso avviato tre anni fa, al momento dell’insediamento di questa giunta, che ci ha consentito di rafforzare la nostra rete dei servizi per il lavoro e favorire l’incrocio tra domanda e offerta, per garantire occupazione e posti di lavoro qualificati” commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ieri ha sottoscritto l’accordo insieme all’assessora al lavoro e formazione, Alessandra Nardini, e ai sindacati.

“Oggi – aggiunge Giani – la Toscana ha raggiunto prima di tutte le altre Regioni gli obiettivi previsti dal piano nazionale di rafforzamento dei Cpi e i target del programma Gol, la riforma delle politiche attive inserita nel Pnrr. I nostri centri per l’impiego sono sempre più punti di riferimento per cittadini e aziende, e restiamo impegnati a garantire un maggior collegamento con il sistema produttivo”.

239mila persone prese in carico nel 2022 dai Centri per l’impiego

Tra i punti qualificanti del protocollo firmato oggi rientrano una formazione adeguata ai dipendenti dei Centri per l’impiego e l’affidamento a un istituto universitario toscano di elaborare uno studio sulle trasformazioni avvenute in questi anni nel sistema organizzativo regionale dei servizi per il lavoro.

Nel 2022 i Centri per l’impiego della Toscana hanno preso in carico oltre 239mila persone ed erogato più di 61mila prestazioni di politica attiva (2,6 per ogni utente). In Totale sono 16426 le aziende che si sono rivolte alla rete di Arti e quasi 27500 sono state le offerte (molte delle quali composte da più posti di lavoro) proposte dalle aziende e intermediate dai Cpi.

“Con questo protocollo rinnoviamo e aggiorniamo impegni che avevamo preso all’inizio della legislatura sul rafforzamento dei nostri Centri per l’Impiego – spiega l’assessora Nardinidal 2018 ad oggi le dipendenti e i dipendenti che vi lavorano sono passati da 405 a 900. Solo nell’ultimo anno l’organico è cresciuto di 100 unità, e arriveremo a 1.068 dipendenti così come abbiamo deliberato con il piano di fabbisogno di Arti, l’Agenzia regionale toscana per l’impiego. Abbiamo reso i servizi pubblici per l’impiego più capillari e accessibili a beneficio di cittadine, cittadini e imprese, realizzando, per primi in Italia, quanto previsto dal Pnrr, ovvero l’apertura di sportelli decentrati, che vanno ad affiancare le 53 sedi attive in Toscana. Sono 19 gli sportelli decentrati già aperti e 8 quelli già previsti entro il 2025, al fine di raggiungere le zone interne, montane distanti dal Centro Impiego di riferimento o per decongestionare i Centri con un afflusso importante. Vogliamo che continui ad aumentare il numero di cittadine, cittadini e imprese che si rivolgono ai nostri Cpi e beneficiano gratuitamente dei servizi offerti”.

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