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Lotta agli stereotipi e cultura del rispetto: la Toscana investe 5,7 milioni nella parità di genere

La Regione finanzia per i prossimi 3 anni i progetti delle province per promuovere l’uguaglianza, dai bilanci di genere degli enti pubblici alle attività di educazione anche nelle scuole. E Loro Ciuffena diventa il primo Comune italiano certificato nella lotta al gender gap

Donne - © rawpixel.com/shutterstock

La Toscana punta ancora sulla parità di genere. La Regione tramite le risorse dell’FSE e la sua legge sulla Cittadinanza di genere del 2009, stanzierà oltre 5 milioni e 727 mila euro per i prossimi tre anni per sostenere i progetti sulla parità di genere presentati dalle province e dalla Città metropolitana di Firenze.

“Il nostro impegno su questi temi non si ferma e siamo decisi a perseguire gli obiettivi principali della strategia europea per la parità di genere 2020-2025 – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani, presentando il nuovo avviso – occorre un’azione insistita e corale di tutti i livelli istituzionali e noi, anche grazie alle risorse Ue, facciamo la nostra parte per combattere discriminazioni e violenza di genere. Lo scorso anno, in occasione dell’avviso che pubblicammo, riscontrammo una risposta pronta ed entusiasta da parte dei territori, segno che abbiamo intercettato aspettative diffuse”.

Bilanci di genere degli enti pubblici e progetti di educazione nelle scuole

Sono due le tipologie di azioni finanziabili. Da un lato l’elaborazione di bilanci di genere da parte di Province, Città metropolitana e comuni, che hanno lo scopo di analizzare l’impatto delle politiche pubbliche sulla qualità della vita di cittadine e cittadini in un’ottica di promozione dell’uguaglianza di genere.

Poi potranno essere finanziate attività di sensibilizzazione per promuovere una cultura di rispetto e parità, destrutturando gli stereotipi di genere, che sono alla base di disuguaglianze e discriminazioni, della non equa distribuzione del tempo di cura, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne.

La presentazione del bando per gli interventi per la parità di genere in Regione

Queste ultime attività sono rivolte al mondo della scuola e dei servizi educativi per l’infanzia: docenti, studentesse, studenti e famiglie, personale ATA delle scuole di ogni ordine e grado, educatrici ed educatori dei nidi. Ciascuna provincia potrà presentare un solo progetto per il proprio territorio che potrà comprendere entrambe le tipologie di intervento, ma deve essere obbligatoriamente prevista la realizzazione dell’azione di sensibilizzazione.

“Ci concentriamo su due azioni a nostro avviso strategiche – ha spiegato l’assessora all’istruzione e alle pari opportunità della Toscana, Alessandra Nardini – sostenere gli enti locali che, attraverso lo strumento del bilancio di genere, intendono analizzare ed essere quindi poi anche disponibili a rimettere in discussione le proprie scelte amministrative al fine di garantire pari opportunità e uguaglianza nei diritti; promuovere percorsi di sensibilizzazione nelle scuole perché crediamo che sia fondamentale innescare quel cambiamento culturale urgente e non più rinviabile che consenta alla nostra società di superare disuguaglianze e discriminazioni destrutturando pregiudizi, stereotipi e ruoli di genere fin dai primi mesi di vita. Indicare questa azione come obbligatoria per accedere ai finanziamenti, rappresenta una chiara scelta politica che vogliamo confermare anche nel prossimo bando.”

Loro Ciuffena primo Comune italiano certificato per la parità di genere

Il Comune di Loro Ciuffenna, nell’aretino, è diventato il primo Comune ed ente locale in Italia ad ottenere la certificazione di qualità per la parità di genere UNI/PdR 125:2022, introdotta nell’ambito della missione 5 del PNRR e disciplinata dalla legge n. 162 del 2021 (legge Gribaudo) e dalla legge n. 234 del 2021 (legge Bilancio 2022).

Il Comune ha infatti scelto da tempo di investire per favorire una effettiva parità di genere: “sostiene e incentiva – come si legge in una nota –  politiche interne che favoriscono pari opportunità durante l’intero percorso lavorativo, dal reclutamento, ai processi di gestione delle risorse umane, alla rotazione del personale, alla formazione, allo sviluppo delle carriere, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, garantendo un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso delle diversità di genere, definendo anche metodologie di prevenzione di qualsiasi forma di molestia”.

La cerimonia di consegna dell’attestato si è tenuta in Regione a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze. Erano presenti il presidente Eugenio Giani e l’assessora al lavoro e alle pari opportunità Alessandra Nardini, assieme al sindaco di Loro Ciuffenna Moreno Botti.

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