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Veronica Raimo con “Niente di vero” vince il Premio Viareggio

Vanni Santoni con “La verità su tutto” e Elena Stancanelli con “Il tuffatore”  hanno ricevuto il premio Giuria-Viareggio. Premiati anche Claudio Damiani per la poesia e Silvia Ronchey per la saggistica

È Veronica Raimo con “Niente di vero” (Einaudi) la vincitrice del premio Viareggio-Rèpaci, sezione narrativa, proclamata ieri dalla giuria presieduta da Paolo Mieli. Il prestigioso premio letterarioo, giunto alla sua 93esima edizione, è andato così al romanzo di formazione di una giovane donna che usa l’ironia come scelta letteraria per scardinare il genere, tra nevrosi, sesso e disastri familiari.

A due scrittori toscani è andato invece il premio Giuria-Viareggio: Vanni Santoni con “La verità su tutto” (Mondadori), indagine esistenziale sul problema del male e sulla possibilità di una redenzione attraverso la ricerca spirituale, e Elena Stancanelli con “Il tuffatore” (La Nave di Teseo), sulla figura dell’imprenditore Raul Gardini, arrogante, seducente e intrepido, partito da Ravenna per conquistare il mondo fino al crollo di ogni desiderio di gloria.

Premiati Claudio Damiani per la poesia e Silvia Ronchey per la saggistica

Nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta ieri sera a Viareggio in piazza Maria Luisa, sono stati consegnati anche gli altri riconoscimenti. Quello Internazionale è andato allo scrittore e giornalista Wlodek Goldkorn, quello Giornalistico all’opinionista politica Silvia Sciorilli Borrelli e il premio Opera prima a Pietro Castellitto per “Gli Iperborei” (Bompiani). Alla direttrice responsabile dei quotidiani di Editoriale Nazione Agnese Pini è stata invece conferita la menzione speciale Viareggio-Rèpaci 2022.

Consegnato poi al poeta Claudio Damiani, autore di “Prima di nascere” (Fazi), la pergamena del premio Viareggio-Rèpaci per la Poesia, mentre a Carlo Carabba con “La prima parte” (Marsilio), e a Silvia Bre con “Le campane” è andato il riconoscimento Giuria Viareggio.

Per la Saggistica premio a Silvia Ronchey con “L’ultima immagine” (Rizzoli Libri) mentre a Enrico Terrinoni con “Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma” (Feltrinelli) e a Vincenzo Trione con “Artivismo” (Einaudi) è andato il Giuria Viareggio.

 

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