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Al campione del Milan Shevchenko il premio “La chiave d’Europa” per l’impegno con i giovani ucraini

La cerimonia di consegna del premio a Shevchenko si è tenuta al Saloncino del Teatro della Pergola. All’iniziativa, promossa in collaborazione con l’ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, erano presenti 150 studenti, in rappresentanza di 12 scuole di Roma e Firenze

La consegna del premio a Shevchenko - © Federica Sanna

Per aver contribuito a ridare un sogno, una speranza, a tanti giovani ucraini che desiderano tornare presto alla normalità, che significa anche giocare liberamente a pallone in un campo sicuro. Il campione di calcio ha viaggiato nella sua Ucraina devastata dalla guerra e ha incontrato i bambini che sognano di poter presto correre di nuovo infondendogli coraggio e speranza”. Con questa motivazione l’associazione La Nuova Europa e il Comune di Ventotene hanno consegnato all’ex calciatore ucraino Andriy Shevchenko, pallone d’oro e campione del Milan, che ha ricevuto il premio “La chiave d’Europa”.

Ad un anno esatto dallo scoppio del conflitto in Ucraina oggi, al Saloncino del Teatro della Pergola, 150 studenti, in rappresentanza di 12 scuole di Roma e Firenze, hanno partecipato all’incontro “Cittadinanza europea. Giovani tra protagonismo e identità”, promosso da Acri, Fondazione CR Firenze, European University Institute e La Nuova Europa, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.

Presenti all’iniziativa anche Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Dario Nardella, Sindaco di Firenze. “L’Europa è e vuole essere la casa della pace e della solidarietà – ha dichiarato Francesco Profumo, presidente di Acri -. In questi 12 mesi dall’invasione dell’Ucraina l’Ue sta confermando al mondo di essere una comunità di Stati e di cittadini che condividono i valori di accoglienza, diritti umani, democrazia, partecipazione, pluralismo. In Europa non c’è spazio per la sopraffazione e per la guerra. E i ragazzi e le ragazze oggi hanno tante opportunità per conoscere la ricchezza straordinaria di visione e di mediazione che ha portato 27 Stati – che per secoli si sono combattuti – a cooperare fianco a fianco per costruire una casa comune dove convivere e prosperare. Ma non devono smettere di immaginare l’Europa di domani. Perché l’Unione è un organismo vivo in costante evoluzione. E anche le nuove generazioni hanno l’opportunità di contribuire in prima persona a questo sviluppo, per dare vita all’Unione europea in cui sentirsi a casa e di cui andare orgogliosi nel mondo”.

“La chiave d’Europa”

Prima del campione rossonero, questo riconoscimento è stato assegnato in precedenza, tra gli altri, al compianto presidente del Parlamento europeo David Sassoli e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Abbiamo voluto promuovere questo evento – ha affermato il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadoriper sottolineare un anniversario che ha segnato un drammatico spartiacque nella storia dell’Europa. Per questo crediamo sia opportuna e necessaria ogni iniziativa che ha lo scopo di favorire la pace. Soprattutto, come in questo caso, se è rivolta alle nuove generazioni che dobbiamo aiutare a formarsi sul tema della cittadinanza europea. È un percorso fondamentale ma certamente non facile e lo abbiamo avviato da tempo, con grande determinazione, assieme agli altri partner che hanno condiviso con noi questa giornata. Dobbiamo aiutare questi giovani, che rappresentano la ‘meglio gioventù” del Paese, a conoscere e condividere i grandi valori universali propri dell’anima europea, attraverso percorsi educativi che li renda protagonisti attivi e consapevoli’’.  

Shevchenko si è distinto per l’impegno profuso, sin dalle prime settimane dall’invasione russa dell’Ucraina, per sensibilizzare il pubblico europeo e permettere ai giovani ucraini di poter continuare a svolgere attività sportive. Un esempio cristallino dei valori di pace, solidarietà e partecipazione che sono alla base dell’Unione europea. “Nessuno meglio di lui – ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, in un videomessaggio – può essere non solo ambasciatore di questa causa, ma anche la persona che ottiene questo riconoscimento. Un abbraccio forte: unita l’Europa, unito il mondo dello sport, e questo può essere sicuramente un elemento fondamentale per il proseguo non solo dell’attività del nostro continente, ma anche del mondo dello sport, di cui Shevchenko è sempre stato ed è tuttora grandissimo protagonista“.

Le motivazioni del riconoscimento a Shevchenko

“Il campione di calcio ha viaggiato nella sua Ucraina devastata dalla guerra e ha incontrato i bambini che sognano di poter presto correre di nuovo infondendogli coraggio e speranza. Shevchenko con la sua azione ha raccontato la drammatica situazione del suo Paese natale, dopo l’invasione da parte delle Russia, mostrando con un gesto semplice cosa può fare lo sport in momenti difficili. L’associazione La Nuova Europa, che a Ventotene ha fondato una Scuola d’Europa per la diffusione dei valori solidali europei, e che insieme al Comune di Ventotene promuove il Premio La Chiave d’Europa, ritiene che l’opera di Shevchenko sia stata d’esempio per tutti gli uomini e le donne che credono ancora in una pace immediata. E augura a lui e a tutti gli ucraini in fuga dalla guerra di poter tornare presto nel loro Paese”.

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