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Tra storia e tradizione, le feste folcloristiche toscane da segnare in agenda

Dalle rievocazioni storiche, alle feste contadine, fino ai tornei con prove di abilità. I borghi e i piccoli paesi toscani sono culle di cultura popolare che fanno rivivere con eventi e manifestazioni che li animano e colorano nei mesi estivi

Feste tradizionali in toscana - © Gruppo fotografico Gian Volterra

La Toscana è terra di tradizioni. E ogni realtà della nostra regione, dalle grandi città d’arte ai piccoli borghi, porta avanti queste testimonianze legate alla cultura contadina, al folklore, alle stagioni, alla memoria popolare riproponendole sotto la veste di eventi e manifestazioni. Ed è anche grazie a queste manifestazioni che si apprende e ci si immerge nella storia di un luogo.

Dalla Maremma a Siena, passando dalle terre chiantigiane fino alla Lunigiana. Estate, inverno, autunno ce n’è per tutti i gusti e le più note hanno sicuramente un forte richiamo turistico: pensiamo alla Giostra del Saracino di Arezzo, al Palio di Siena, il palio marinaro di Castiglion della Pescaia. E se queste appena citate non hanno certo bisogno di presentazioni, anche nei borghi, nelle frazioni e nei piccoli paesi della Toscana durante la bella stagione vengono organizzate rievocazioni delle antiche tecniche contadine, come la battitura, sfide di abilità tra rioni particolari e caratteristiche e tornei agguerriti in antichi sport .

Ne abbiamo selezionate alcune tra le più folcloristiche in programma tra luglio e settembre.

1. Il Palio delle contrade a Gambassi Terme

Non solo a Siena o a Lucca è fortemente identitario il legame alla propria contrada. Vivaci e sentite sfide tra contradaioli, alcune anche molto folkloristiche, animano molte delle belle città medievali della nostra regione nei mesi estivi. La più nota è sicuramente il Braviò delle botti di Montepulciano (rievocazione che si svolge l’ultima domenica d’agosto quando le otto contrade cittadine rievocano la storica sfida che le vedeva protagoniste con botti e cavalli) ma tra le più originali, almeno per il tipo di “sfide” che impegnano i rioni, c’è sicuramente il “Palio delle Contrade” di Gambassi Terme, borgo medievale tra le colline di Firenze. Dal 23 e 29 agosto i quattro rioni, Membrino, i’Porcello, La Pieve e Belvedere si sfideranno in diverse prove di abilità e in giochi legati alla tradizione rurale di Gambassi, come lo spaccalegna, la spinta delle botti, il tiro alla fune e la corsa nelle bigonce, una staffetta che i rionali devono affrontare saltellando dentro delle bigonce.

[Palio Gambassi Terme – © the Gambassi Experience]

2.Il Bruscello di Montepulciano

Il Bruscello Poliziano è una manifestazione teatrale che si svolge sin dal 1939 a Montepulciano. Il Bruscello è una forma di teatro popolare e contadino, tipicamente toscano, recitato e cantato da attori non professionisti. Il nome deriva da arboscello e fa riferimento al ramoscello che veniva alzato e piantato in terra per segnalare il punto di raccolta degli spettatori nelle aie, poiché in origine la manifestazione si spostava da una campagna all’altra. Nei giorni di Ferragosto la Piazza Grande si trasforma in un’ampia platea e il sagrato della Cattedrale diventa il palcoscenico che accoglie attori e musicisti, tutti cittadini di Montepulciano. L’edizione 2023 è in programma dal 12 al 15 agosto e avrà come titolo “Lorenzo il Magnifico. Il Poliziano alla corte dei Medici”.

[Bruscello 2018 – ©www.bruscello.it]

3.La festa del farro e della tradizione contadina a Covigliaio

A Covigliaio, piccola località sopra il passo della Futa, nel Comune di Firenzuola, è rinata la coltivazione del farro e sempre qui c’è un museo che sembra un racconto vivente delle tecniche e degli arnesi che si utilizzavano un tempo, un tuffo in un passato di storia e tradizione montana e contadina. Il piccolo museo di Covigliaio nasce come collezione privata di Mario Mantelli che l’ha messa a disposizione della comunità arricchendola anche con le donazioni dei compaesani. E proprio qui, di fronte al museo di Mario il pomeriggio del 30 luglio, il giorno dopo la battitura vera e propria, si terrà un’esposizione di attrezzi e macchinari agricoli e della tradizione contadina. Una festa che si rifà alle vecchie feste dell’aia ma che mette insieme tradizione e contemporaneità. Accanto all’esposizione dei cimeli di Mario, è possibile scoprire come nasceva e come si è evoluta la coltivazione del farro nell’alto Mugello dove oggi l’azienda “Poggio al Farro” ne ha fatto un’eccellenza locale e un’occasione di crescita occupazionale per tutto il territorio.

[Piccolo museo di Covigliaio – ©Facebook]

4.”Palla eh” a Ciciano

Ciciano è un piccolo paese nel comune di Chiusdino, in provincia di Siena le cui strade, ogni anno, diventano il “rettangolo di gioco” di uno storico torneo dal nome sicuramente originale: “Palla Eh“, così chiamato perché “Eh” è il suono che emette il mandatore quando batte e rilancia la palla, a mani nude. Secondo la tradizione questo gioco (che viene praticato ance in altre parti della Maremma, a volte conosciuto come “Palla 21”)  affondi le proprie origini nell’antica Roma e che poi, praticato dall’aristocrazia, abbia introdotto anche le racchette. Ma a Ciciano i giocato si rifanno ancora alla versione tradizionale, a mani nude appunto. Dal 1976 a Ciciano si è anche costituita una vera e propria associazione per la promozione e la tutela di “Palla eh” , sul sito internet vengono pubblicati aggiornamenti e studi per risalire alle tracce di questa tradizione nella storia e nel mondo. Quella del 2023 sarà la 47esima edizione del torneo che animerà e “sonorizzerà” le vie del piccolo paese sabato 5 e domenica 6 agosto, già da venerdì 4 però aprirà i battenti la sagra del “ciaccino”, ovvero della focaccia tipica senese.

[Palla eh a Cician – © associazione Palla Eh Ciciano]

5.Settembre, il mese delle rievocazioni storiche 

Le rievocazione storiche sono un tratto distintivo della cultura e della tradizione toscana, ciascuna, a proprio modo, è particolare e unica. Sbandieratori, giullari, grifoni, muse e falconieri ricreeranno le atmosfere e gli usi del Medioevo a Vicopisano (nel primo week end di settembre) e a Volterra dove, domenica 3 settembre è in programma l’Astiludio. Alle ore 15,15 esatte tutte le campane delle contrade suoneranno contemporaneamente e i quattro cortei provenienti da altrettante porte della città medievale si dirigeranno in piazza per dare vita al torneo: bandiere multicolore che volteggiano accompagnate da rulli di tamburi e squilli di chiarine, in una scenografia veramente unica. Sarà un tuffo nel Medioevo anche a Fucecchio per la Salamarzana, storica e tradizionale festa medievale che si svolge per le vie della città. Dal Medioevo al Rinascimento. Nel Comune mediceo di Poggio a Caiano settembre è Assedio alla Villa, le strade del paese e la bellissima villa Medicea si trasformano nella rievocazione del matrimonio tra Giovanna D’Austria e Francesco I dei Medici, che lì fu celebrato nel 1565.

6. Il teatro in strada di Carmignano e il palio dei ciuchi

Non un salto nel passato lontano ma nella storia e nella memoria della comunità: la particolarissima Festa di San Michele a Carmignano si svolge il primo fine settimana dopo il 29 settembre, festa patronale. I quattro rioni di Carmignano portano in scena, in un vero e proprio teatro di strada, racconti e storia della memoria e tradizione locale. Per mesi i rionali cuciono e incollano, rammendano, dipingono. E nei giorni del San Michele carri, danze e canti trasformano il paese in un palcoscenico a cielo aperto. E a termine di questi, per tre serate i rioni si sfidano anche nel tradizionale palio dei ciuchi: i fantini sfaranno due giri intorno alla piazza del paese in groppa ai ciuchi per contendersi il palio.

[Festa San Michele Carmignano – © Alberto Sforazzini]
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