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Un master universitario per diventare ambasciatori del vino: aperte le iscrizioni

Il corso è promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con l’Università di Pisa, l’Università per Stranieri di Siena, l’Università di Siena e in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier. Il 70% dei partecipanti trova subito lavoro nel settore

Vino

Formare i futuri professionisti delle strategie di marketing e comunicazione del vino italiano per renderli “ambasciatrici e ambasciatori” e promuovere a livello internazionale una delle eccellenze della produzione agroalimentare italiana. Riparte – ed è la nona edizione –  il Master Universitario di primo livello “Vini italiani e mercati mondiali”.

Promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con l’Università di Pisa, l’Università per Stranieri di Siena, l’Università di Siena, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, il Master è un percorso formativo ormai punto di riferimento per l’alta formazione nel settore specifico della produzione enologica nazionale. Le iscrizioni per partecipare sono aperte fino al 9 ottobre 2023.

Il 70% dei partecipanti trova subito lavoro

Alto il riscontro occupazionale del master. Circa il 70% di chi ha iniziato una attività lavorativa lo ha fatto già al termine dello stage o addirittura prima della conclusione del ciclo di formazione.[/mark[ E il consorzio universitario AlmaLaurea riporta un tasso di occupazione compreso fra il 65 e 90 per cento entro un anno dal conseguimento del titolo.

Gli sbocchi professionali sono molteplici e riguardano soprattutto l’attività di promozione nazionale e internazionale sia per singole aziende sia per marchi collettivi, poi gestione e responsabilità del marketing, organizzazione di eventi,  gestione del turismo enologico e strategie di comunicazione.

Il corso prepara una figura professionale che conosce i principi della produzione vitivinicola, dei meccanismi e degli strumenti della comunicazione e del marketing nonché delle tecniche di degustazione sviluppate nelle attività didattiche. Sarà in grado di operare nei settori finalizzati alla diffusione della conoscenza dei vini italiani all’estero, nonché alla loro [mark]promozione e all’affermazione sui mercati mondiali, considerando sia quelli consolidati come Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Canada, Paesi scandinavi. Attenzione anche a quelli in espansione, quindi Cina, Corea, Russia, Brasile, America latina, con un particolare focus su paesi “emergenti”, ad esempio Africa e Sud-est asiatico.

I partecipanti conseguiranno, all’interno del master, anche il diploma di sommelier AIS.

Italia leader nella produzione vitivinicola 

Nell’ultima vendemmia del 2022, “l’Italia ha mantenuto il ruolo di leader mondiale sfiorando il 20% della produzione mondiale”, spiega Pietro Tonutti, direttore del master e docente di viticoltura alla Scuola Superiore Sant’Anna. “Sulla base dei primi dati disponibili, avrebbe anche superato la Spagna come primo paese esportatore (per volume) di vino”.

Il valore dell’export, continua il Tonutti,  ha sfiorato gli “8 miliardi di euro, record storico assoluto, a dimostrazione della forte dinamicità del settore e dell’attrattività crescente del vino italiano all’estero. La sfida che attende l’export del vino italiano è quello dell’ulteriore aumento di valore e l’ampliamento dei paesi importatori e il consolidamento dei flussi di mercato. Rispetto al 2021, i mercati europei segnano un incremento di import del vino italiano del 7%, mentre c’è una contrazione di circa gli stessi punti percentuali dei mercati extra UE”.

 

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