© Consorzio Tutela Vitellone Bianco

Enogastronomia /

Qualità certificata: un video per conoscere il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP

La campagna regionale “Nato in Toscana” ci porta a scoprire un’eccellenza italiana, frutto di una tradizione secolare e di un sistema di allevamento attento al benessere animale

Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP rappresenta un’eccellenza italiana, frutto di una tradizione secolare e di un sistema di allevamento attento al benessere animale e alla qualità nutrizionale. Questa carne, proveniente da razze storiche come Chianina, Marchigiana e Romagnola, unisce il valore del territorio alla sicurezza della tracciabilità, offrendo al consumatore un prodotto genuino, versatile e certificato.

La rubrica Nato in Toscana

Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP è anche protagonista della rubrica Nato in Toscana, un’iniziativa che rientra tra le attività informative messe in piedi grazie all’intesa che la Regione Toscana ha siglato con le associazioni dei consumatori del Comitato Regionale Consumatori Utenti (CRCU) e le organizzazioni professionali dell’agricoltura (Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura).

Scopo della campagna è far conoscere al pubblico i prodotti che mangiamo, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana.

Nell’ambito di questo protocollo, verranno realizzati dei video per raccontare l’offerta agroalimentare regionale, in particolare i 16 prodotti DOP e i 15 IGP.

Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP

La carne di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP proviene da bovini delle razze Chianina, Marchigiana e Romagnola, di età compresa tra i 12 e i 24 mesi, nati e allevati nell’area di produzione.

I vitelli sono allattati naturalmente dalle madri fino allo svezzamento. L’allevamento può avvenire al pascolo, in stabulazione libera o in semibrado. L’alimentazione è caratterizzata da livelli nutritivi elevati, con una quota proteica compresa tra il 13% e il 18%, in base allo stadio di sviluppo dell’animale.

La macellazione avviene in mattatoi idonei, prestando particolare attenzione al trasporto per evitare stress agli animali. Il patrimonio genetico delle razze, insieme al sistema di allevamento e alimentazione, conferisce alla carne caratteristiche organolettiche e nutrizionali distintive.

Le razze

Le tre razze Chianina, Marchigiana e Romagnola condividono una storia agricola comune, con un apice di sviluppo durante l’epoca della mezzadria. Per secoli sono state considerate un unico tipo animale, fino a essere identificate con il nome collettivo di “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”, oggi entrato nella tradizione.

In cucina

Hamburger con carne di qualità certificata – © Consorzio Tutela Vitellone Bianco

La carne può essere venduta al taglio o confezionata. Il confezionamento avviene in laboratori di sezionamento e macellerie autorizzate. Ogni taglio presenta un contrassegno apposto da un esperto incaricato dall’organismo di controllo.

È ideale per cotture veloci alla griglia, con un filo di olio extravergine di oliva aggiunto a fine cottura.

Come riconoscere il prodotto

L’etichetta consente l’identificazione e la rintracciabilità del prodotto: contiene un numero di riferimento o codice di tracciabilità, la denominazione “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”, il logo dell’Unione Europea con la dicitura “Indicazione Geografica Protetta” o l’acronimo IGP, e la razza del soggetto (esclusi i lotti misti con più razze).

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