Enogastronomia /IL PERSONAGGIO

Damiano Carrara apre il suo Atelier di pasticceria a Lucca. La sua dolce creazione toscana? Pane e olio

Il giudice di Bake Off Italia e conduttore di Cake Star apre il suo primo atelier di pasticceria in Italia e sceglie la sua città natale, Lucca. L’ingrediente del mio successo? La determinazione – racconta Damiano Carrara. È la vera forza che ti consente di realizzare tutti i sogni nella vita

Una brigata scintillante, un design moderno e scenografico, una vetrina di dolcissime opere d’arte. Damiano Carrara è pronto per aprire nella sua Lucca  il proprio “Atelier” di pasticceria, innovativo nel concept e nell‘esperienza di gusto .

Un viaggio nella ricerca dei sapori, lui che proprio grazie ai viaggi ha costruito ciò che è oggi. A 19 anni lascia l’Italia, vola in Irlanda, poi un’altra partenza, verso gli Stati Uniti. E’ qui che apre in California, a Moorpark, la prima pasticceria insieme al fratello.. Si chiama “Carrara Pastries“. Da lì poi l’ascesa. Altri locali, altre aperture. Poi la visibilità televisiva in America  inizialmente come concorrente e dopo da giudice di show di Food Network. Nel 2017 arriva la chiamata per Bake Off Italia, nel 2018 è la volta di Cake Star su Real Time e di altri programmi.

Simona Bellocci intervista Damiano Carrara nel suo Atelier di pasticceria a Lucca

Oggi però è visibilmente emozionato perché piazza un’altra bandierina della propria carriera nella sua città.

Aprire nella mia città, nella mia Lucca è un’emozione grandissima. Questa è una pasticceria differente dal classico, ha il mio stile

“E’ uno dei giorni più importanti della mia vita – mi racconta mentre mi presenta in anteprima il suo Atelier che aprirà il 2 ottobre.  Mi sono voluto rimettere in gioco ripartendo da casa. Aprire nella mia città, nella mia Lucca è un’emozione grandissima. Poi questo progetto è differente dal classico della pasticceria. Ho voluto reinterpretarla in maniera mia, nel mio stile.

Parliamo, mentre mi prepara un caffè, accompagnato da tre degustazioni delle sue torte.

Siamo abbracciati da vetrine che espongono orgogliose delle piccole opere d’arte, testimoni vivaci di continua ricerca di gusto ma anche di estetica. Anche questo fa parte della visione sensoriale di cui parla Damiano Carrara. I profumi, l’estetica, il design e poi arriva il gusto a corollare piacevolmente l’incontro con una delle sue creazioni.

Le pasticcerie sono tutte uguali. Io volevo fare qualcosa di diverso, proporre un’esperienza sensoriale

“Nel mondo del food e della ristorazione ci sono tanti tipi di offerta: la trattoria, la pizzeria, il bistrot, il ristorante stellato, aggiunge Carrara. Le pasticcerie invece sono tutte uguali. Ecco, io volevo fare qualcosa di diverso che permettesse di avere un’esperienza a livello sensoriale. Per questo ho scelto di inserire anche un’essenza che si avverte nell’aria appena si entra in atelier.

E’ un po’ come entrare in contatto  con un mondo che ti approcci a scoprire. Entri in punta di piedi e provi ad esplorare ciò che ti circonda con curiosità. Ed è  proprio esplorando che si incontra anche la Toscana in una monoporzione, “Pane e olio”.

“Un plumcake al limone che ricorda una fetta di pane con olio extravergine.  Rappresenta Lucca e la Toscana, mi spiega Damiano Carrara  L’extravergine delle colline lucchesi è nell’impasto ma anche all’interno dell’oliva realizzata con cioccolato fondente e ancora nella mousse allo zafferano di San Gimignano”.

Un itinerario che fa incontrare la Toscana anche con altri mondi. “Sì, ho inserito il frutto della passione e il mandarino per pulire il palato dal grasso dell’extravergine ma questo è comunque un dolce nostro, che mi  riporta all’infanzia e alla mia Lucca”.

Si chiamano radici. Quelle che porti dentro anche quando infili tutto in una valigia e parti a cercare altrove una chiave di volta per la tua vita. Poi magari torni. Riprendi la strada e il cammino là, dove sei nato. Si chiama determinazione. Quella che che a Damiano Carrara non manca, ingrediente che gli ha consentito di arrivare forse dove nemmeno lui avrebbe pensato.

Sto per aprire il quarto negozio dopo quelli negli Stati Uniti e mi rendo conto che non si smette mai di crescere, di imparare

” Da giovanissimo sapevo che avevo tanta voglia di fare. Ero cosciente di avere i denti ma non il pane, proprio come tanti giovani che hanno tante speranze ma si trovano davanti muri, nonostante lavorino duramente. Anche io pensavo di aver sempre lavorato tanto in vita mia, poi quando ho aperto il primo locale in America ho capito che in realtà non avevo lavorato abbastanza prima di allora. Oggi sto per riaprire per l’ennesima volta un altro negozio, il quarto dopo quelli che ho negli Stati Uniti e mi rendo conto che non si smette mai di imparare e di crescere”.

Damiano è un fiume in piena. Racconta il suo percorso, le sue creazioni, lo studio, la lavorazione, l’attenzione al particolare dentro il laboratorio, nella parte espositiva, nella comunicazione.

“Dormo tre ore a notte, sono sempre al lavoro, viaggio. E’ un sacrificio grande ma credo che il sacrificio e la determinazione siano la  vera forza che ti consente di realizzare tutti i sogni nella vita”.

Sogni che si intrecciano anche con tanti altri piccoli produttori e artigiani locali, con i quali il pastry chef collabora per portare materie prime di alta qualità nel proprio laboratorio, partendo non solo dall’olio “ne uso a quintalate come tutti i toscani” ma anche dalla frutta come le albicocche e le pesche a km zero “con cui ho realizzato le mie confetture”, ricorda Carrara.

E poi c’è l’ingrediente principe dei boschi, richiamato anche nel nome della sua torta  “Mirtilla”:  un ricomposto di streusel alla mandorla e mirtillo, plum cake di mirtilli selvatici e cremoso alla panna acida e gelèe di mirtilli selvatici, mousse al cioccolato bianco e limone nero dell’Oman.

Damiano Carrara riparte quindi da Lucca, da un atelier che è laboratorio di sperimentazione e creatività. Un dolce museo contemporaneo di pasticceria, un incontro tra tanti mondi. E’ partenza, sosta fugace, sentimento prima di riprendere il cammino. E’ eclettico, come la personalità del pasticcere che l’ha creato.

“Questa pasticceria è sicuramente  un punto di ripartenza ma non un punto di arrivo  – precisa Damiano senza se e senza ma. Quando ti consideri arrivato la vita è finita. Io sono dell’idea che se uno cerca di darsi da fare i risultati arrivano”.

E per lui è stato davvero così. Il suo nuovo risultato si chiama Atelier Carrara, il suo “posto nel mondo” a Lucca, nella città da dove è partito per tornare e renderla più preziosa con le sue opere di pasticceria. Non ha scelto Milano, come in tanti avrebbero fatto. Ha scelto casa. Anche in questo Damiano ha dichiarato la sua cifra stilistica, il suo discostarsi dalle tendenze di massa. Ha scelto ancora una volta di distinguersi. Il suo Atelier in fondo racconta anche questa bellissima storia d’amore per  la propria terra.

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