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Nobile di Montepulciano, l’export vola e il biologico traina il mercato

Ottima la qualità dell’ultima vendemmia presentata in Fortezza ma il consorzio di tutela rinvia l’assegnazione delle stelle al 2024

Nobile di Montepulciano, le stelle possano aspettare fino al 2024. L’ultima vendemmia è un’ottima annata ma il consorzio di tutela ha scelto di assegnare il punteggio tra due anni. In pratica quando le bottiglie andranno sul mercato. La notizia ha animato l’Anteprima del vino in Fortezza con la degustazione delle nuove annate in commercio, il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e la Riserva 2018.

Il bilancio 2022 del più Nobile dei rossi toscani conferma il valore della denominazione: un miliardo. L’export è in netta risalita e il biologico traina le etichette soprattutto sui mercati esteri. I numeri danno ragione alla strategia adottata dal consorzio e dai produttori dopo la pandemia.

L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2022

Numeri che, al di là della qualità dell’annata appena messa in cantina, ci fanno capire che il mercato sta riprendendo e che il lavoro di promozione che il Consorzio ha fatto sta dando i suoi frutti – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossisenza dimenticare che nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto a tutto il sistema economico mondiale, il Vino Nobile di Montepulciano era già cresciuto nel 2020″.

La vendemmia del Nobile di Montepulciano

Il 2021 ha avuto un andamento meteo straordinario. Bene in termini di piovosità e per i picchi termici in primavera. I vini del 2021, dopo le fermentazioni malo-lattiche, presentano colori molto decisi, profumi intensi dominati da sentori di frutta matura. Notevole la struttura con abbondante tannicità e buona acidità.

Le “Pievi”, il nuovo disciplinare

Sono oltre 40 le aziende di Vino Nobile di Montepulciano che con la vendemmia 2021 hanno selezionato una partita di Vino Nobile di Montepulciano atto a divenire “Pieve”. Circa 500 mila le bottiglie previste in uscita per la prima annata disponibile (la 2024). In pratica il 10% circa della produzione di Vino Nobile di Montepulciano. Il Consorzio aspetta l’ok definitivo dal Ministero delle Politiche Agricole.

Sono state degustate le 12 Pievi al loro secondo anno di maturazione. Le 12 zone sono state individuate dallo studio storico della geologia e della geografia del territorio. Le zone di produzione UGA (Unità geografiche aggiuntive) saranno anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta.

L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2022

La volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è codificare una realtà fisica d’antica tradizione storica, caratteristica del territorio poliziano fino all’epoca moderna. Trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo. Già allora il territorio era suddiviso in sottozone definite con il toponimo.

Il Nobile vale un patrimonio

Un miliardo di euro è la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola.

Il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è dominato dalla vite. Di questi 1.210 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 305 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc.

A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori. Sono circa 90 gli imbottigliatori, 75 associati al Consorzio dei produttori. Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano. Se ne aggiungono altrettanti stagionali durante la vendemmia.

Nel 2021 sono state immesse nel mercato 6,8 milioni di bottiglie di Vino Nobile (+21,4% rispetto al 2020) e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano (+6,4% rispetto al 2020).

Anteprima Nobile di Montepulciano – foto Elisa Valdambrini

Export in risalita, Germania e Usa al top

Il 2021 è stato un anno importante per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano. Significativo l’incremento del mercato interno. Le esportazioni, principale canale di sbocco, hanno fatto segnare un + 70% (negli anni passati si era arrivati al 78%). Il restante 30% viene commercializzato in Italia.

Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda. Nel 2021 si è raggiunto il 30%. Per il mercato nazionale inoltre le principali vendite sono registrate in Toscana per il 40%. Al nord viene venduto il 34,4% (+20% rispetto al 2019).

Per l’estero si spartiscono la torta Europa e paesi extra Ue. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 39%. Gli Stati Uniti arrivano a rappresentare il 26% dell’export (+4% rispetto al 2019). Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue (+4%). Continua il trend di crescita del Canada (+4%). 

Il consorzio sta lavorando anche sui consumatori di domani: da qui l’indagine presentata sulla Generazione Z.

Il traino del mercato biologico

Un dato davvero significativo è la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio: vale il 42% delle vendite. Il mercato bio rappresenta il 69% sul mercato estero. Un dato che rispecchia anche la produzione biologica a Montepulciano: più della metà dei soci del Consorzio è ormai biologico o in conversione. Il consorzio va nella direzione della certificazione Equalitas.

L’anteprima continua nel week end

L’anteprima alla stampa ha visto anche l’assegnazione del X Premio Gambelli. L’Anteprima riprenderà nel pomeriggio da sabato 26 marzo e fino a lunedì 28 marzo con l’apertura agli operatori e agli appassionati. Nel programma anche la premiazione del Concorso “Belle Vetrine” in collaborazione con la Pro Loco di Montepulciano. Accredito (obbligatorio) alle giornate aperte al pubblico.

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